Angolo Angolo
 XI edizione ABC dell 
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La fiera di Erba del 9 Novembre 2002
Pur non essendo una fiera eccezionale dal punto di vista retrocomputeristico, ABC dell'elettronica di Erba rappresenta per me una meta abituale, in quanto abbastanza vicina geograficamente, non troppo affollata, con un parcheggio ancora possibile.
Biblietto ingresso
Quello che ormai non e' piu' una sorpresa, ma e' altrettanto sgradito e' il prezzo del biglietto di ingresso: questa volta 7 euro, decisamente caro se si considera che la struttura LarioFiere non offre moltissimi servizi, se poi si considera che si partecipa a queste fiere principalmente per acquistare, e che gli espositori pagano non poco, il prezzo del biglietto diviene incredibilmente alto. Forse la gratuita' della cosa sarebbe eccessiva, anche perche' comporterebbe la partecipazione del solito flusso di quelli che non hanno niente da fare e perche' e' gratis partecipano, ma anche un biglietto cosi' salato sicuramente tiene lontano gli studenti piu' disagiati e magari qualche pensionato appassionato ma poco abiente.
All'interno, come al solito, la fiera e' divisa in due padiglioni, purtroppo senza nessun criterio. Comincio a girare quello che si rivelera' il meno interessante, per i contenuti, quello situato sulla destra appena entrati. I banchetti sono bene o male i soliti, almeno nelle ultime due edizioni, noto qualche assenza, come il famoso banchetto veneto della New Surplus, e qualche nuova presenza, ma nulla di sensazionale. Faccio un giro di tutti e due i padiglioni della fiera, praticamente a vuoto, notando qualcosa di interessante, ma niente di sensazionale. Riprendo poi i giri piu' lentamente e cercando di portare a termine quegli acquisti che bene o male, per diletto o per necessita', avevo messo sullo stack. Comincio con due bellissimi display lcd della Seiko, retroilluminati a lampada, dotati anche del loro inverter: visto il prezzo irrisorio di 4 euro cadauno, ne prendo appunto un paio. Si tratta di display di grosse dimensioni e probabilmente molto luminosi, visto il tipo di retroilluminazione adottato;sono molto ansioso di collaudarli ed utilizzarli in un paio di applicazioni come monitor di apparecchiature di networking. Proseguo poi acquistando una confezione di cacciaviti Torx di cui avevo veramente bisogno, pagando il tutto 10 euro: fino ad oggi avevo trovato solo i singoli cacciaviti a prezzi attorno ai 5-6 euro cadauno; bada ben che si tratta non dei soliti cacciaviti giocattolo, ma di cacciaviti professionali, un modello dei quali posseggo gia' gli equivalenti a lama ed a croce.Immediatamente collaudati nello smontaggio di un cellulare Ericsson e relativa riparazione, a dir poco perfetti. Girando per la fiera incontro Gianni <cognome??> , un vivace collezionista che ho conosciuto a Vicenza retrocomputing , e che si aggira , munito di numerosi euro, acquistando tutte le macchine di interesse retrocomputeristico che trova :) Facciamo quattro chiacchere, prendiamo un caffe' assieme, poi riprendiamo il giro dei banchetti. Un paio di stand destano il mio interesse, perche' trattano materiale di networking e retronetworking, del quale vado particolarmente ghiotto. Da uno acquisto un CAU della Olicom, ovviamente Token-ring, un access router della 3Com, ed un'altra unita' sempre della 3Com della serie modulare NetBuilder, equipaggiata con molti moduli. Invece dall'altro stand acquisto un Cisco Workgroup Stack Catalist 3000, un interessantissimo switch equipaggiato anche con un modulo in fibra ottica. Proseguendo nei giri, dopo aver scaricato il materiale in auto, acquisto un paio di Simm da 32Ma 72pin, ormai divenute introvabili come rottame, invece presenti in abbondanza sui bachetti delle fiere, a 7 euro cadauna, che serviranno per poter riutilizzare uno dei vecchi 486 o pentium prima generazione per installarci linux, visto che sono tutte macchine che originariamente sono dotate quando va bene di 8M di memoria. Aprofittando della presenza di molte bancarelle che vendono accessori per cellulari, acquisto un auricolare per il mio Siemens S40, pagandolo 5 euro, ma che si rivelera' al secondo utilizzo disastroso, in quanto la qualita' sonora e' bassissima, ed il connettore non fa contatto bene, causando la continua commutazione vivavoce/normale. Continuando nei giri, acquisto anche una presiera di quelle a 7 posti universali, con le prese Shuko a 45 gradi, utilissime nel ced. Da notare la pessima quanto illegale abitudine di molti banchetti a non fare lo scontrino, pur disponendo di registratore di cassa e pur essendo tenuti all'emissione del documento; onore invece a quelli che regolarmente lo emettono: le tasse le paghiamo tutti.
Negli ultimi giri, fatti piu' che altro per passare il tempo, noto un simpatico laptop Amstrad, SLT345-SX, che purtroppo manca del dischetto di avvio, ed il proprietario molto onestamente mi dice che anche su internet non si trova; il prezzo richiesto e' di 30 euro, per cui lo lascio al suo destino. Ancora qualche giro cosi', tanto per ravanare tra le ceste di cose varie e poi mi avvio verso l'uscita, tranquillamente visto che ho un ampio anticipo sull'orario di chiusura.
Spese
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