Angolo Angolo
 L'unione fa la forza 
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26 Giugno 2000 - L'unione fa la forza

E' cosa nota che il retrocomputerista e' un animale molto socievole, nonostante alcune dicerie sostengano il contrario, ed ama recuperare spesso in compagnia. Oggi, di buona mattina , assieme a Paolo Binotti ed a Diego Lesen abbiamo iniziato una dura giornata di lavoro retrocomputeristico, sfidando il sole cocente, le distanze chilometriche, e le famigerate api assassine. L'avventura per me comincia alle 7:45 circa, quando mi reco in ditta per aspettare l'arrivo di Diego, e nel frattempo comincio a scaricare la posta , aprire la ditta, accendere le maccchine, e farmi un buon caffe'. Non appena arriva Diego, partiamo immediatamente alla volta del nostro primo rottamaio, dove abbiamo appuntamento con Paolo Binotti: si tratta del solito posto ultranascosto nella campagna a nord di Milano, dove io e Paolo siamo gia' stati ad effettuare sostanziosi recuperi. Durante il viaggio io e Diego abbiamo modo di parlare di vari argomenti retrocomputeristici e non, mentre Paolo ci avvisa che e' gia' sul posto ed ha gia' cominciato a recuperare. Dopo un'altra mezzora buona di traffico, arriviamo a destinazione, e come prima cosa restituisco l'ombrello che Paolo mi aveva prestato una vita fa, quando probabilmente recuperavamo ancora le calcolatrici meccaniche :) Entriamo dal rottamaio e subito notiamo il mucchietto di cose preparate gia' da Paolo: infatti si usa preparare il mucchio delle cose che si vogliono portare via in una zona apposita, detta zona del conteggio, e dopo il rottamaio fa un forfait di tutto, che praticamente che porti via un camio di roba o un notebook non cambia quasi mai, rendendo particolarmente convenienti questi recuperi di massa, con un altissimo rapporto quantita' prezzo, anche fosse solo in termini di peso. Cominciamo subito il ravanamento, e ci accorgiamo che per l'ennesima volta i mucchi di macchine sono stati rivoltati a suon di colpi di muletto e probabilmente ragno, infatti affiorano nuovi cassoni di merce che prima manco avevamo visto. Dopo un giretto di ricognizione, si comincia il ravanamento serio, ed infatti troviamo subito un case Digital, che potrebbe tranquillamente essere quello di un Microvax: peccato che le schede interne siano mancanti o se presenti piegate in due, rendendo inutile qualsiasi tentativo di recupero. Infatti lo lasciamo, con non poca sofferenza, sul posto, ma oggi gia' mi e' venuta voglia di andare a riprenderlo, con la speranza in un futuro molto remoto di trovare qualche pazzo su EBay che vende schede Digital a prezzi di realizzo e nessuno interessato che le voglia comprare. Nel giro di poco tempo il mucchio cresce, anche se alcuni pezzi che volevamo recuperare abbiamo dovuto lasciarli in stanby, causa la presenza delle famigerati api assassine, che rendevano poco consigliabile il ravanamento ravvicinato delle suddette apparecchiature. Da un cassone che apparentemente sembrava stracarico solo di pesantissimi alimentatori, fuoriescono con sorpresa un paio di monitor professionali da rack ed una workstation AT&T, con relativa unita' di dischi esterna, i cui cavi sono stati purtroppo tranciati in modo violento. Grazie alle capacita' commerciali di Paolo, riesco finalmente a portare via una Sun alla quale facevo il filo ormai da quasi un anno, e che il tipo voleva sempre vendere a prezzi astronomici; dopo mesi di vendite mancate , si e' dovuto accontentare delle canoniche 100 carte, e puo' ringraziare, visto che ho notato subito un atto di cannibalizzazione della memoria, segno di uno sciacallaggio effettuato in precedenza sulla macchina. Sulla cima di un mucchio di cassoni colmi di rottami informatici, scorgo due cose che mi sembra di conoscere ... un pronto intervento dell'agilissimo Diego, e le mie aspettative non vengono deluse: si tratta di due cassetti raid, non so per quale server, ma raid. Li avevo riconosciuti dal maniglione per l'estrazione dell'hard disk in hot swapping. In piu' riprese ho scoperto anche dei sistemi di sviluppo della Philips, che per adesso mi sono solo prenotato, ma che prima o poi andro' a prendere. Una volta raccolta tutta la rument ... ops, il materiale, avviene la quotazione, che come sempre ci lascia particolarmente stupiti in senso positivo, visto che il carico di roba (due macchine piene zeppe) viene via praticamente a 100.000 lire. La scena del carico e' a dir poco tragica, ed uno per uno rischiamo di farci tranciare le dita dalla Sun 4/370, che se da un lato e' tatno bella, dall'altro e' fatta malissimo come base, tanto da essere di una scomodita' incredibile nel sollevamento. Nonostante questo, anche lei viene domata e caricata nel capiente bagagliaio della mica auto. Come al solito gli ultimi pezzi vengono caricati facendo un tetris per cercare di fare stare tutto, e come al solito la macchina e' cosi' piena che occorre mettere dei cartoni per evitare che i cassoni sfondino i vetri dell'abitacolo posteriore. Un'oretta di viaggio e siamo nuovamente a Novara; da un mesetto a questa parte dispongo anche di un nuovo garage, e quindi lo spazio e' per un attimo risalito a valori accettabili. Assieme a Diego scarichiamo tutta la merce nel garage, arrangiandola alla meglio, in attesa della costruzione di un nuovo e capiente scaffale/espositore, dove le apparecchiature potrenno tre pochi giorni trovare alloggio. Accaldati all'inverosimile, facciamo un salto in ditta per rinfrescarci e abbeverarci, e poi via, alla volta di un altro rottamaio, addirittura in un'altra provincia. In autostrada urge una sosta per rifornire la belva di Diego di nafta, ed i retrocomputeristi di cibo : quando si recupera in questo modo, cose pesanti e sotto il caldo, ben presto il fisico sente la necessita' di recuperare le forze, ed allora anche qualche panino tipico da autogrill puo' essere utile, anche se non sara' mai come una cena all'osteria del presidente. Mentre pasteggiamo arriva la telefonata di Fabio Borborini: dopo alcuni problemi di comunicazione dovuti alla perfetta deficenza della telefonia mobile italiana, sempre attenta solo alla pubblicita', riusciamo a scambiare quattro chiacchere, ed a raccontare a Fabio in diretta la prima parte del recupero, quella effettuata in mattinata: il sesto senso di Fabio e' incredibile, ogni volta che siamo in fase di recupero, Fabio telefona, presagendo un'azione dei retrocomputeristi; comincio a pensare che forse passo troppo tempo impegnato in queste azioni di recupero. Ma il tempo e' tiranno, e si deve rapidamente ripartire alla volta di questa nuova localita' piemontese, dove risiede il secondo rottamaio, un ragazzo con il quale gia' la prima volta che ci siamo incontrati ad una fiera, avevamo allacciato rapporti, visto che si tratta di una persona veramente disponibile, oltre che competente nel settore informatico, anche se , grazie alla sua indole rottamatrice, la maggior parete delle volte subito dopo aver giocato con le macchine, le viviseziona. Arrivati sul posto, impossibile da raggiungere senza una guida del posto, parcheggiamo tra cumuli di materiale inerte non retrocomputeristico, e ci addentriamo nel capannone. Spiego subito al rottamaio che non ci interessano i pc, disposti a cumuli da tutte le parti, ma che cerchiamo macchine strane. Vengo subito accontentato con un sistema della Cubix, una macchina multiprocessore, ma nel senso che contiene all'interno di un solo case piu' computer che si condividono le periferiche. Dopo aver analizzato attentamente una serie di array di dischi della Tricord, grossi come lavatrici, passiamo all'interno degli uffici per vedere il famoso sistema texas, motivo principale della visita a questo rottamaio. Il sistema si presenta molto bene, completo di tutte le sue perifereiche, dischi, nastri, transceiver ethernet, cavi, concentratori per terminali rs232, anche qualche cassetta contenente il System 5 , probabilmente il sistema operativo attualmente installato. Proseguiamo il giro, per osservare tutto quello che c'e' attorno, ed arriviamo ad un bellissimo server AST Manhattan SMP, dalle dimensioni ragguardevoli, talmente nuovo che ha ancora le pellicole protettive sugli sportelli di plastica fume' che racchiudono il pannello comandi e la zona delle unita' a dischi. Purtroppo non si riesce ad aprirlo, e cosi' , nell'attesa di sapere cosa c'e' dentro esattamente, lo lasciamo in deposito dal buon rottamaio, prenotato per Diego. Frugando alla ricerca di cassoni di dimensioni interessanti, troviamo un disk array memorex, purtroppo ormai cannibalizzato dal rottamaio stesso, che tra le altre cose ha il pallino dell'assemblatore di pc, e successivamente scopriamo seminascoste delle unita' Olivetti NetTrade 100, che a prima vista potrebbero sembrare dei cluster controller, ma poi aprendoli sembrano piu' degli array di dischi. In tutta sincerita' non abbiamo capito ancora cosa siano, si procedera' nei prossimi giorni ad uno smontaggio investigativo. Dopo aver visionato il tutto, e fatta una bella bevuta a base di ginger ed un surrogato di coca cola, si passa alla contrattazione: partendo da prezzi astronomici, si raggiunge preso un accordo con l'acquisto del solo sistema Texas Instrument e la donazione di tutto il resto , condizione accettabile visto che per il solo sistema Texas mi tocchera' sborsare 300.000 lire. Le vale tutte, visto il tipo di sistema, vista la rarita' e vista la completezza, ma quando si tratta di superare le 100.000 lire per il retrocomputing sono sempre un po' titubante. All'alba delle 20, dopo aver fatto spazientire il cugino del nostro rottamaio di fiducia, levo le tende, e seguendo l'apripista Diego raggiungo la tangenziale, ma il mio e' lo svincolo sfortunato, quello che va verso Milano, infatti sull'altro svincolo, per Torino, faceva l'autostop una giovane brunetta, che Diego carica prontamente assieme ai terminali texas. Il viaggio di ritorno lo faccio con tranquillita', nell'intenzione di non scuotere troppo i miei trasportati, ed alla sera lascio la macchina carica com'e' perche' non ho piu' la forza di fare niente. Lo scarico avverra' il giorno successivo, nell'ormai pronto retrogarage, che oggi si e' arricchito di un ampio scaffale, che per la verita' deve essere ancora fissato al muro, ma che mi da gia' soddisfazione anche solo pensandolo riempito di macchine :)

Ecco il materiale che e' stato recuperato, con evidenziato in grassetto i pezzi che ritengo piu' interessanti:

Materiale recuperato da Alberto

  • N° 2 Terminali Wyse WY-120 completi di tastiera
  • N° 4 Cavi SCSI con connettori DSub 50 pin half pitch
  • N° 1 Sistema di sviluppo per Z80 della Genrad, completo di probe
  • N° 1 Apple IIe completo di doppio drive 5.25"
  • N° 6 terminali Texas Instruments completi di relative tastiere
  • N° 1 Monitor professionale da banco regia Panasonic
  • N° 1 Sun 4/370
  • N° 1 PS2/qualcosa
  • N° 2 Cassetti raid con dischi Seagate e alimentatore hot swap
  • N° 1 Workstation AT&T
  • N° 1 Monitor di test Olivetti
  • N° 1 Server Texas Instruments System 1500, completo di varie periferiche
  • N° 1 Olivetti NetTrade 100
  • N° 1 Server ridondante Cubix ERS II
  • N° 1 Cavo speciale HP per sistemi di test schede
  • N° 3 Rack industriali per superserver della Elma
  • N° 12 Moduli SIM 1M 30 pin 80/100nS

Materiale recuperato da Paolo

  • Hard disk da 3" 1/2
  • Conner CP2088 N. 2
  • Quantum GO DRIVE GL80A231 GRS80T
  • GLS127AT GLS127AT
  • GL80A232 GRS80AT
  • DAYTONA DA25A231 DAY256AT
  • IBM DBoA-2540
  • TOSHIBA MK1824FCV HDD2512C ZE01
  • SEAGATE ST9140AG
  • ST9252A dovrebbe essere SCSI
  • ST9190AG
  • Hard Disk 5"
  • QUANTUM EMPIRE SERIES EM54S233-04-13
  • Unita' Nastri:
  • WANGTEK 5525ES N.2
  • 5150ES
  • CIPHER ST150s-II/90
  • IOMEGA DITTO 3200 Model IO3020fi
  • Una scheda per ricezione satellitare ?? di marca sconosciuta.
  • 1 SUN SPARCstation SLC
  • N° 1 Macchina contasoldi per uso bancario

Materiale recuperato da Diego

  • - Un UPS BULL by Riello (rivelatosi poi cotto)
  • N° 2 Olivetti Notebook S25
  • - Un Olivetti Notebook S20
  • - Un Olivetti M25 portatile con due tastiere, una italiana e una americana,
  • doppio floppy ma senza schienalino posteriore
  • - Un portatile Zenith 8088 con doppio floppy
  • - Quattro cavi SCSI mini micro connector
  • - Un dissipatore king size per 486 (rimasto nella macchina di Alberto)
  • - Una scheda Kingston di espansione memoria MCA per Fabrizio
  • N° 2 Batterie da 6 Volt per l'UPS
  • N° 1 Programma Optivity 5 della SynOptics per HP.
  Questo e' un MUSEO : il materiale visibile nelle foto o elencato in queste pagine NON e' in vendita. Se avete necessita' di qualche macchina o qualche parte, tutto quello che possiamo fare e' aiutarvi a riparare la vostra oppure a trovarne una funzionante.  
 
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