Quando il donatore sottovaluta l'organizzazione... il salvataggio fallisce

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L'organizzazione A Terni in casa di Federico ed Allegra ci sono alcune macchine da salvare, in attesa da qualche mese. Le principali sono delle Sun Sparcstation 5 ed un server Blade IBM in unita' rack (tutto funzionante). Inizialmente non era stato chiaro che il Blade fosse IBM e sembrava fosse Sun, una macchina decisamente piu' trasportabile, ma quando e' stato chiarito il missmatch e' saltata l'idea iniziale che avevo proposto di consegna da parte al casello A1 di Orte perche' il 12 marzo dovevo gia' andare a Roma per motivi personali.... quindi si comincia male, viaggio apposta per fare il salvataggio ma il livello del materiale giustifica la spesa ed il tempo. Studio il percorso da Trecate (NO) a Terni, e tra le opzioni possibili scelgo quella che include la E45 Cesena-Roma, che mi porta direttamente a Terni e fa risparmiare molta costosa autostrada. Il percorso complessivo si aggirerà sui 1300km. Confermo a Federico il salvataggio il 5, con previsione di arrivo a casa sua verso le 11. Caricherò quanto in casa poi andremo con la sua macchina in un magazzino localizzato in ZTL Terni dove è depositato il server IBM Blade. Perche' si', altra sorpresa, non e' tutto in casa. E visto che il server richiede almeno due persone (e forti, in due si fa molta fatica, è grosso e pesante) e Federico non mi può aiutare perché in convalescenza da un infortunio, prende l'impegno di procurare qualcuno che mi aiuti. Viaggio verso Terni E' venerdì 4 marzo, prima di andare al lavoro faccio il pieno di GPL alla Lodgy, sono i primi 27€ che verranno spesi. Terminata la giornata in ufficio passo da casa a Trecate a mangiare qualcosa, quindi parto alle 18.30 per Sant'Agata Bolognese (BO), dove farò tappa a dormire nell'appartamento dove tuttora abita mia moglie dopo che io mi sono trasferito in Piemonte per lavoro quasi un anno fa. Lei non c'è, in questi giorni è da parenti, quindi non ho fretta di scendere e uso abbondantemente strade extraurbane per risparmiare. Trovo un certo traffico e impiego più tempo del previsto, ma a parte questo arrivo a Sant'Agata senza grossi problemi e dopo poco vado a dormire. Sveglia alle 6.15, partenza poco prima delle 7 per fare il pieno di GPL (28.20€) ed un po' di benzina di sicurezza (19.42€), quindi mi dirigo verso la E45 usando strade extraurbane sostanzialmente parallele alla autostrada e così riesco ad entrare al casello di Lugo (RA), minimizzando il tratto a pedaggio fino a Cesena Nord dove inizia la E45. Avrei potuto scendere ancora con strade extraurbane ma il meteo dà rischio neve sul passo a Verghereto, quindi è ora di correre. La E45 è praticamente vuota, scendo molto bene. Qualche decina di km prima di Terni finisce il GPL, quindi ora vado a benzina. Arrivo a destinazione intorno alle 11.20 Le Sun sono in salvo Il materiale da prendere in casa non è molto ma per fortuna c'è l'ascensore... altrimenti portarlo giù per 7 piani sarebbe stato tragico... Incontro Federico ed Allegra, che gentilissima mi aiuta a preparare il materiale fuori dall'ascensore: due Sparcstation 5, un monitor Sun 17", una busta con le tastiere Sun 5c e del materiale sfuso (purtroppo non ci sono i mouse) ed infine uno scatolone di libri informatici vintage. Il materiale Sun e' in condizioni pessime, sporco - anche in modo pazzesco - e in parte visibilmente danneggiato, non e' un bello spettacolo, comunque un unico viaggio di ascensore permette di portare giù tutto, e mentre carico la Lodgy scendono Federico e Allegra per andare al magazzino dove è depositato il server IBM. Si va a prendere il server Blade.... anzi no! Mi metto alla guida della loro auto, con Federico a fianco e Allegra dietro... e non parte. Come dicevo Federico è in convalescenza e la sua auto è ferma da troppo tempo, la batteria è praticamente scarica. Per fortuna ho sempre dietro i cavi, ma loro controllare prima che partisse???? In ogn caso colleghiamo i cavi alla batteria della Lodgy e il problema è risolto e ci dirigiamo al magazzino dove e' depositato il server Blade. Il magazzino e' in centro ed ha l'accesso in una via stretta ma in cui la loro Dacia Duster riesce ad entrare, quindi parcheggiamo davanti alla porta. Decidiamo di lasciare il motore acceso, per non rischiare che poi l'auto non riparta. Dentro di me sono preoccupato, non vedo nessuno ad aspettarci. Intanto esamino la situazione del magazzino: TRAGICA. E' piccolo, pieno di roba e senza corrente elettrica (quindi niente luce). Federico rimane fuori, Allegra viene con me e illumina tramite il cellulare. Cerca cerca ma ne' io ne' Allegra vediamo il Blade, che essendo 6U è tutto fuorche' piccolo, poi lo troviamo. E' un casino. E' all'interno di un mobiletto, ad altezza braccia ma girato di 90° quindi non sfilabile direttamente, per di piu' il mobiletto è dietro delle scrivanie ed altre cose!!! Lo spazio per muoversi e' pochissimo, ma letteralmente intrappolando Allegra riesco a spostare del materiale ed arrivare al Blade, e provare a sollevarlo da un lato anche se con le braccia in posizione molto scomoda: lo alzo di non più di un paio di mm e lo lascio dove e'. Valuto la situazione. Il mobiletto e' su ruote, si potrebbe ruotare ma per farlo bisogna quasi svuotare la stanzina, quindi liberare un pezzo di percorso nell'altra stanzina del magazzino che e' quella con la porta che dà sull'androne. A questo punto sperare di riuscire a portare il mobiletto con su il Blade (che ne fuoriesce da ambo i lati, anche se di poco) in androne quindi alla porta che dà sulla via, e chiamando necessariamente qualcuno ad aiutarci caricare in macchina. Rimettere dentro tutto nel magazzino, quindi ritornare a casa loro dove ho lasciato la Lodgy, e finalmente effettuare il trasbordo (sempre con l'aiuto di qualcuno) sulla mia auto. Il tutto lasciando costantemente accesa la loro auto. Troppo tempo, troppe variabili, non si può fare. Un minimo problema e ci troviamo nella peggiore delle ipotesi con magazzino svuotato, Blade nell'androne e impossibilità di caricare!!! La missione è fallita, senza appello. Sono sceso apposta per la Blade ma non si può fare perché in fase di organizzazione non sono state fornite informazioni vitali (come lo stato del magazzino e l'assenza di luce) e soprattutto la mancata presenza di persone di supporto. Chiudiamo il magazzino e torniamo a casa loro, dove ci salutiamo e quindi parto per Acquapendente (VT) dove si trova mia moglie, domenica risaliremo insieme. Sabato pomeriggio, trovare un rifornimento GPL aperto nel percorso è stato impossibile, faccio 19.43€ di benzina ad Orvieto perché sono in riserva sparata. Arrivato ad Acquapendente rifornisco di GPL (27€ per il pieno). Organizzo al volo un salvataggio Domenica 6 tornando a Trecate passerò davanti a Parma, dove c'è un Power Mac G4 in attesa di essere salvato. Non è urgente, ma la macchina senza Blade è praticamente vuota e provo a contattare il donatore, la sig.ra Giovanna Pederzani. Fortunatamente sarà in casa quando posso passare (tra le 14 e le 15), e l'orario è all'interno della finestra di disattivazione della ZTL parmens. Il salvataggio si farà. La risalita domenica mattina è senza problemi, una volta lasciata mia moglie a sant'Agata mi dirigo a Parma dove tutto si svolge velocemente, ho anche il tempo di poter scambiare quattro chiacchiere con la sig.ra Giovanna prima che riattivino la ZTL. Ora via verso Trecate, che raggiungo usando esclusivamente strade extraurbane. Nel frattempo finito il GPL, faccio altri 25€ di benzina. La questione che il GPL è solo servito lo rende quasi introvabile la domenica, salvo in area di servizio autostradale. Consuntivo della missione Non e' stato solo un fallimento, e' stato un disastro senza precedenti e spero irripetibile. Ho bruciato un weekend, percorso 1300km, speso una barca di soldi (fate i conti, son quasi 150€ solo di carburante, tra tutto siamo vicino ai 200€ e solo perche' ho minimizzato l'uso dell'autostrada) per NON poter prendere l'unica cosa che richiedeva una discesa specifica, in quanto il resto era trasferibile gratis con l'appuntamento al casello Orte inizialmente ipotizzato!!! Il salvataggio di Parma ha limitato i danni, ed e' stato un colpo di fortuna poterlo organizzare al volo, ma pur essendo una bella macchina non compensa l'assenza del Blade. Vi diro', mi sono reso conto completamente dell'entita' del disastro solo dopo alcuni giorni, quando ho ricapitolato le cose. Una sequenza di eventi assolutamente evitabile, se dal lato del donatore ci fosse stata cura della gestione di una situazione che ben conosceva (come minimo la presenza di qualcuno ad aiutare, poi controllare che l'auto ferma da tempo fosse operativa, ed infine magari sgomberare preventivamente il percorso nel magazzino) e che invece sono stati macigni piombati addosso.

Questo e' un MUSEO : il materiale visibile nelle foto o elencato in queste pagine NON e' in vendita. Se avete necessita' di qualche macchina o qualche parte, tutto quello che possiamo fare e' aiutarvi a riparare la vostra oppure a trovarne una funzionante.       CONTATTI