Elenco dei partecipanti
Fiera
di Erba 8 Novembre 2003 Il racconto |
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Inizialmente avevo in programma di
recarmi a questa fiera alla mattina presto, per poter una volta
tanto beccare qualche occasione (di solito arrivo sempre tardi), ma
nonostante la sveglia sia regolarmente suonata, l'ho spenta e mi
sono riaddormentato, complice una settimana veramente faticosa di
12-14 ore lavorative piene ogni giorno. Cosi', all'alba delle 11:30
esco di casa, sotto una pioggia non molto battente ma estremamente
fastidiosa, che imperversa ormai da due giorni nelle nostre zone.
Nel giro di poco tempo, nonostante la pioggia, giungo ad Erba, ed
alle 12:30 sono gia' all'ingresso, dopo un inutile giro per cercare
di parcheggiare nella parte anteriore del parcheggio. Grazie ad un
ingresso omaggio della Italfiere, posso risparmiarmi almeno una
volta i soldi del biglietto, cosi' posso iniziare il mio giro nel
primo dei due padiglioni, una collocazione logistica ormai assodata
da qualche anno qui alla Lario Fiere.
Come ormai sono abituato a fare da anni, inizio con un giro veloce,
passando in rassegna le bancarelle, senza soffermarmi troppo, per
vedere cosa c'e' e farmi un'idea della possibilita' o meno di fare
acquisti; sara' poi nei giri successivi che si decide se acquistare
e si constratta; questo metodo e' utile per evitare di spendere
magari soldi per qualcosa si di interessante, ma magari di non
strettamente indispensabile, per poi ritrovarsi di fronte
all'occasione del secolo con il portafoglio vuoto. Noto che sono
presenti un numero enorme di occasioni di PC usati, con
caratteristiche decisamente interessanti , a prezzi dai 45 ai 100
euro: parlo di macchine PII 266 fino a 400MHz, 64M di ram minimo e
lettore cd; decisamente una buona occasione per chi vuole avere un
pc in casa senza spendere un capitale. Per quanto riguarda il
retrocomputing propriamente detto, che poi ormai nel gergo comune e'
diventato sinonimo di un insieme molto ristretto di macchine (e
forse anche di pensieri), ho notato su un banco un MSX molto bello ,
della Toshiba : peccato per i 75 euro richiesti, idem per uno
spectrum plus, proposto alla irragionevole cifra di 200 euro: forse
per via della scatola :) Possibile invece trovare macintosh in
abbonzanza, un classic a 50 euro, ma anche numerosi LC475 e Quadra
610 tutti a 10 euro uno per l'altro. Immancabili poi le sparcstation
4 e 5, ma questa volta anche alcune ultra 5, ed in mattinata mi
racconta il venditore, aveva anche delle ultra 1. Di interessante
dal mio punto di vista, i due compaq portable 386 che ho preso,
assieme ad un PS/2 portatile, anch'esso 386: sono macchine
robustissime e che quando trovo non manco mai di acquistare. I primi
acquisti li faccio al banchetto della Cyberzone,
che ha uno scatolone di cavi con un bel po' di chicche, tipo i cavi
per i router Cisco, adattatori introvabili, e molti altri cavi
utili: esagero forse un po', spendendo 30 euro di cavi ; in realta'
basti pensare che solo uno di questi cavi a volte costa quella
cifra.Completano il lotto un po' di cavi di alimentazione (ebbene
si, ho finito le mie scorte decennali) e qualche scheda ethernet
3Com pci, precisamente delle Etherlink III 3C590C, il modello combo,
sempre utile. Prima della piccola pausa dedicata al pranzo, un
panino (misero a dire il vero) e mezzo litro di acqua minerale, noto
un'interessante banchetto, quello del sig. Provenzi
Ettore, che vende materiale per elettronica ed automazione: qui,
una cesta piena di stecche di integrati ad un euro per stecca mi
attira immediatamente. Cosi' prendo 20 stecche
di materiale, tra cui
eprom, ram, flash, zoccoli plcc, insomma, una valanga di materiale
nuovo e di un certo pregio a 20 euro complessivamente. Nel
pomeriggio noto nella parte trasversale del banco della R.P
di Ricci Pierpaolo una cosa interessantissima, dei print server
compatti ad un canale della Axis, venduti a due euro: ne prendo
subito 5, due con connettore RJ45 (purtroppo ce n'erano solo due) e
tre con connettore bnc. Mancano di alimentatore esterno, certo, ma
per due euro direi che un print server, tra l'altro di marca, non e'
proprio molto. Prima di lasciare la fiera, quando ormai sono le
17:30 passate, vado a fare un po' di compere al banchetto della Ellebizeta,
sempre ricco di strumentazione di recupero, anche sofisticata, a
prezzi da realizzo; certo, si tratta di strumenti da sistemare, ma
altrimenti dov'e' il divertimento ? :) Sono presenti anche numerosi
Macintosh e numerose macchine Sun a prezzi piu' che ottimi, ma sono
cose ormai poco interessanti e comuni come i commodore 64.
Stracarico di strumentazione, con piu' di 30Kg di macchine
trasportate a braccia, lascio i padiglioni fieristici, per
raggiungere l'auto parcheggiata decisamente distante, sotto una
pioggerella fastidiosissima. Da notarsi il fatto che nelle
precedenti edizioni, quasi sempre da meta' pomeriggio in poi il
parcheggio era cosi' vuoto che si poteva parcheggiare quasi davanti
alla fiera; questa volta invece era strapieno fino alla fine, e ci
si accorgeva anche girando tra le bancarelle di quanta gente,
veramente tanta, fosse presente. All'uscita dal parcheggio ho dovuto
pure fare mezz'ora di coda prima di poter riprendere la statale,
tanto era la gente presente ed ammassata all'uscita.
Prossimo appuntamento la fiera di Cerea,
vicino a Verona, gia' il weekend entrante. |
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