Il
racconto |
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Il VCF e' una manifestazione unica nel suo genere, niente a
che vedere con le fiere ed i meeting che teniamo noi in Italia; e'
un'occasione unica per vedere macchine che nessuno ha mai visto, per
immergersi completamente per un giorno o due nella storia dell'informatica
ma sopratutto per parlare, conoscere imparare quello che c'e' fuori dal
nostro paese, che e' veramente tanto e spesso totalmente differente. La
visione del retrocomputing italiana e' veramente limitata, me ne rendo
conto ogni giorno di piu', oggi piu' che mai dopo aver passato una
giornata assieme ad amici inglesi, tedeschi, americani e di altre nazioni.
Siamo arrivati al VCF con un po' di ritardo, causa abbondantissima
colazione a base di uova,salsicce, formaggio, marmellata e tante altre
cose tali da far saltare il pranzo; dopo un giro nel mercatino, dove si
trovano macchine che qui in Italia ormai sono cose riservate alle
aste, entriamo nella zona espositiva, divisa da pannelli, ben ordinata.
Presto incontriamo Michele Perini e Tiziano Garuti, assieme al fratello
Fabrizio, la rappresentanza italiana a questo evento., che espongono in
due stand rispettivamente il Be Box ed un Next Cube completo di tutto.
Proprio nei pressi, un bellissimo pdp11 in rack, una perforatrice di
schede ibm ed un juke box di nastri vhs della CDC. Nell'arco della
giornata ho tutto il tempo di ammirare e rimirare tutte le macchine
esposte, quasi tutte veramente degne di nota, veri capolavori, il numero
di macchine insignificanti, come c64, vic 20 ecc e' veramente basso.
Sorseggiando birra in abbondanza, mi sono girato tutta l'area espositiva,
per poi passare un po' di tempo nel mercatino: ho comprato uno ZX81 a 15
euro, alla faccia di quelli che li vendono sulle aste sciacallando, poi,
quasi verso la fine della manifestazione, mi sono deciso ad acquistare
anche un CBM 8032, praticamente nuovo di pacca, per 50 euro: sono stato
parecchio indeciso, non tanto per la cifra, che e' piu' che onesta, quanto
perche' in realta' c'erano un mucchio di macchine interessanti, ma non
volevo caricarmi di materiale che poi magari non mi godro' mai. Alla fine
la scelta e' caduta sul Commodore 8032, principalmente perche' non ne ho
mai avuto uno. Alla sera siamo stati invitati da Hans Franke,
l'organizzatore del VCF Europe, a cena, presso i locali della
palestra dove si svolge il VCF: descrivere quanta roba c'era e
come era buona e' un'impresa quasi impossibile; dopo la zuppa
inziale, ho fatto due giri al ricchissimo buffet con specialita'
tedesche. Quanto tutto sembrava ormai terminato, arriva invece
il dolce: una fetta enorme di buonissimo strudel con gelato alla
vaniglia e panna, come si usa da queste parti.
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Foto,
filmati, materiale |
Foto scattate da Alberto Rubinelli
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Visita
a Monaco, il giorno prima
Nella giornata di venerdi', assieme a Barbara, la mia
fidanzata, ho fatto un reportage fotografico del centro di
Monaco, una visita che vale la pena. |
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Esposizione
al VCF
Una carrellata di tutte le macchine presenti, dei
tavoli espositivi, di alcuni momenti della manifestazione |
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Il
ritorno
Alcune foto scattate durante il viaggio di ritorno |
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Visita
a Venzone
Un giro turistico per Venzone, paese distrutto dal terremoto e
ricostruito totalmente dove ha origini la dinastia dei Bradipi |
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Foto scattate da altri (se me le mandano) :-)
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Sulla
via del ritorno ... |
Allargando il giro del ritorno, siamo passati da Udine per
incontrare il gruppo di amici retrocomputeristi friulani, composto da Luca
Balzano, Luca Gremese con Simona, e Simone Di qualcosa (non ricordo). Dopo
aver visitato Venzone, paese natale di Luca, siamo stati ad Udine per un
gelato (decisamente grasso) e poi per caricare un po' di macchine dalla ex
casa di Luca. Purtroppo il tempo a disposizione era veramente poco, per
cui non ci siamo neppure potuti fermare per cena ed abbiamo dovuto fare
utto un po' di corsa. |
(c) 2004 Alberto
Rubinelli
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