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Preparativi
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Volete
partecipare alla classica cena che si tiene alla sera di ogni Marzaglia ?
Contattatemi, oppure registratevi qui
Anche questa volta, come la scorsa sto organizzando una cena presso la
trattoria Rana, della quale siamo stati tutti ampiamente soddisfatti.
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Racconto
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Alle 5:30 di mattina sono gia' sveglio, operazioni di toelettatura
quotidiana, un panino, un bicchiere di latte, ed alle 6:15 parto alla
volta di Marzaglia. Non si puo' dire che il traffico sia fluido, ma
nemmeno congestionato, specialmente nella prima ora di viaggio, quando
forse non si sono ancora mosse troppe persone. Arrivo a Marzaglia alle 8
in punto, un caso piu' unico che raro, forse non mi e' mai capitato,
essendo quasi sempre in compagnia di altri e dovendo di conseguenza
aspettare l'uno o l'altro. Ovviamente non e' che arrivare alle 8 vuol dire
trovare un mucchio di roba, gli avvoltoi delle 4 di mattina hanno gia'
fatto il loro lavoro:) ma l'intenzione e' quella di godermi piu' che posso
la giornata, considerato anche che la fiera ormai finisce sempre prima,
nel primissimo pomeriggio la maggior parte dei banchetti cominciano gia' a
raccattare la merce esposta. Appena arrivato parcheggio nel campo a fianco
del camping, mi cambio le scarpe con quelle da prato e parto ad esplorare
la corsia centrale della fiera.Punto subito verso lo sterrato alla fine
della fiera, ma vedo che la situazione e' cambiata, una grossa parte del
camping e' stata trasformata in una strada, ci sono le montagnole di terra
che la nascondono, e lo spazio per gli espositori e' diminuito, al punto
che sono tutti ammassati su una stradina stretta, tra l'altro poco
visitata dalla maggioranza dei visitatori, mentre la fiera si espande
sempre piu' nel campo vicino all'ingresso, utilizzato solo negli ultimi
anni. Piano piano incontro tutti gli amici retrocomputeristi, la
maggioranza di loro arrivata prima di me, molti gia' presenti la sera
precedente. Nella zona sullo sterrato, faccio il primo affare della
giornata: Matteo, un ragazzo che ho conosciuto alla scorsa edizione, e con
cui ero gia' in contatto a mezzo mail, ha un bellissimo P2000C della
Philips; inutile dire che lo prenoto, si tratta di una macchina che mi
piace troppo per lasciarla, poi e' tenuta veramente bene, non si tratta
del solito materiale "da testare", ma di un computer tenuto da
un appassionato come me,che lo cede solo perche' non lo usa. Da un
banchetto che vende di tutto, compro un po' di memorie di vario tipo, ad
un euro l'una, tra cui parecchie memorie della HP del tipo di quelle
impiegate sulle Apollo oppure su altre workstation unix della stessa casa;
possono sempre tornare utili. Mi sposto poi nella zona vicina
all'ingresso, dove ormai siamo arrivati a tre corsie, sembra che ogni anno
si aggiunga una corsia. Trovo un banchetto che ha un M20 Olivetti,
purtroppo senza la targhetta del modello, ma lo prendo, perche' e' sempre
prezioso avere parti di queste macchine. Al banchetto dell'amico Mauro
vedo un mucchio di bella roba, peccato che il disgraziato abbia gia'
venduto tutto prima del mio arrivo. Dopo mezzogiorno, Maurizio e Gianni
offrono un momento di rifocillamento, con lardo di colonnata e formaggi,
una sosta per riposarsi anche un po', visto che siamo tutti stremati.
Ormai nel pomeriggio la fiera gira a rilento, molti vanno a casa, si
caricano le macchine, si fanno gli scambi, e verso le 16:30 la fiera gia'
si svuota. Ci accampiamo allora dove possiamo per riposarci e per
chiaccherare un po', in attesa della cena. C'e' anche chi arriva all'alba
delle 18:30, la mia amica Barbara di Bologna, che praticamente partecipa
solo per la cena. Tra un gelato al bar ed un'occhiata al portatile di
Antonio Mule' da riparare, attendiamo che il camioncino che gira a
raccogliere i rifiuti compia il suo dovere, poi facciamo l'immancabile
pellegrinaggio al cassone finale, dove troviamo pero' solo una
tastiera, alcuni schermi lcd volutamente spaccati da qualche bastardone,
alcune schede madri alle quali Simone toglie tutto il possibile, perche'
la scheda madre e' come il maiale, non si butta via niente ;)
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Cena
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Questa volta alla cena siamo veramente pochi, molti hanno preferito andare
a casa, siamo solo in 13. Il menu della trattoria La Rana e' sempre il
solito, ma soddisfa i nostri stomaci. Tre primi, che da queste parti si
chiamano minestre : agnolotti, gramigna con salsiccia e tagliatelle al
ragu, poi carni arrosto assortite di secondo, tra cui io vado
particolarmente ghiotto degli involtini, quindi dolce composto da zuppa
inglese e tiramisu, il tutto condito da un lambrusco della casa. Chiude la
libagione caffe' e l'immancabile limoncello, un po' troppo forte per i
miei gusti. La cena ci permette comunque di riposare e di fare qualche ora
di chiacchere con gli amici, seduti ad un tavolo, senza il turbinio della
fiera.
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Il ritorno
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All'alba di mezzanotte, dopo essermi fermato a chiaccherare nel parcheggio della rana, parto alla volta di casa. Dovro' fermarmi ben tre volte per il sonno, la prima delle quali per cercare le caramelle alla menta, che non trovo, e sono costretto a sostitutire con altri surrogati, caramelline varie ma niente di cosi' forte da farmi stare sveglio. Piano piano, da un autogrill all'altro, sostando per riposare qualche decina di minuti ogni volta, arrivo a casetta, quando ormai sono le tre e mezza di notte. Sono cosi' stanco che l'unica cosa che ricordo e' di aver spento la sveglia per la mattina dopo :)
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Foto
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Qui ci sono tutte le foto scattate, mie e di altri che gentilmente me le
hanno fatte avere
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