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Con l'intenzione di
trascorrere una bella giornata, parto all'alba verso Scandiano, uscendo di
casa che non saranno state nemmeno le 7. Giro dal benzinaio per il
rifornimento di carburante, giro al bancomat per il rifornimento di soldi
e poi vai, imbocco l'autostrada e vado dritto sino al casello di Reggio
Emilia. Traffico piu' che fluido, nessuna coda, nemmeno in tangenziale a
Milano. Uscito a Reggio Emilia, prendo la tangenziale e poi le stradine
che portano fino a Scandiano, raggiungendo la localita' senza nessuna
difficolta', grazie alle indicazioni stradali sempre presenti e piu' che
precise, cosa non sempre comune in tante localita'. Arrivato a Scandiano,
nella zona della fiera, cominciano pero' le difficolta' : e' letteralmente
impossibile trovare parcheggio, non solo in prossimita' della fiera, ma
praticamente in tutta la zona della citta' in cui risiede l'ente
fieristico. Appare evidente che quest'anno la quantita' di persone e' ben
superiore alle aspettative, ma guardando a come sono distribuiti e
strutturati i parcheggi in prossimita' della fiera, appare anche che le
strutture sono assolutamente inadatte ad una fiera anche di dimensioni
inferirori a questa, per cui il disastro e' praticamente assicurato; penso
che occorra riflettere seriamente sull'opportunita' di eliminare dal
calendario questa manifestazione, in virtu' magari di altre in luoghi
meglio attrezzati, questo per evitare di usare il visitatore come un pollo
da spennare, al quale chiedere solo soldi (7 euro di ingresso non sono
pochi) senza dargli la possibilita' di usufruire di nessun servizio, come
ad esempio un parcheggio in prossimita' della fiera. E' lampante
l'importanza della vicinanza del parcheggio a tutti quelli che frequentano
questo tipo di fiere, che non sono esposizioni di monete o francobolli,
dove in una borsetta uno porta via il mondo intero, ma sono fiere di
elettronica, informatica, radiantistica, dove tornare a casa con 100-200Kg
di materiale e' piu' che normale, almeno per me. Dopo aver girato
inutilmente per oltre 40 minuti le strade adiacenti la fiera, esco dalla
zona fieristica e trovo parcheggio, aspettando per un quarto d'ora che
qualcuno vada via, nel Supermercato Conad presente sulla strada
principale. Da qui alla fiera, percorro circa un chilometro, che fatto con
in mano una macchina fotografica e' niente, ma fatto con due borse piene
di materiale e due computer sotto il braccio, e' qualcosa che non
raccomando a nessuno. Arrivo finalmente all'ingresso della fiera, pago il
salasso di 7 euro, mi dirigo all'ingresso e qui una ragazzina addetta allo
strappo dei biglietti mi contesta in modo maleducato il fatto che ho la
macchina fotografica e che non si possono fare foto per via della siae: le
mostro il ridicolo biglietto di ingresso appena ricevuto, con scritto
appunto sopra SIAE e "BALLO DONNA", evitando di sfogare su
questa poveretta il nervosismo accumulato durante la ricerca del
parcheggio. Entro finalmente in fiera, dove mi accorgo subito di un caldo
soffocante, tecnica ormai diffusa ed utilizzata da molti padiglioni
fieristici per far consumare bibite ed affini. Le mie fatiche vengono
pero' subito premiate, perche' in un banchetto di un signore che vende
radio a valvole, noto anche per terra un qualcosa di molto familiare: si
tratta di un Commodore SX-64, l'ambito trasportabile della casa. Ne
verifico le condizioni e lo acquisto senza nemmeno trattare, visto il
prezzo piu' che onesto richiesto dal venditore; e cosi' finalmente anche
io divento possessore di questo oggetto rare ecc per cui tutti
impazziscono: e' probabile che, dopo averlo smontato completamente,
studiato, fotografato ed averci giocato un po', lo ceda a mia volta,
proprio perche' non tutti impazziscono dietro alle mode da collezione.
Proseguendo nella fiera, non trovo particolari attrattive, ed arrivo in
fondo in nemmeno un'ora; anche quest'anno devo dire che la fiera di
Scandiano come numero di espositori e come spazi e' veramente deludente,
sarebbe veramente il caso di spostarla ad un'altra localita', se non
eliminarla. Durante i giri multipli, per far passare un po' di tempo e
lasciare che la folla stretta negli spazi ridotti, defluisca, incontro
anche Antonio Mule', con il quale faccio un po' di chiacchere, per poi
riprendere i giri. Di cose interessanti da quello che puo' essere il punto
di vista retrocomputeristico, vedo un Amiga 500 al folle prezzo di 45
euro, senza nessun accessorio ne scatola, ed un invece a mio giudizio
ghiotto Alpha server 1000 della Digital a 80 euro, veramente ben messo,
che infatti al giro successivo non e' piu' presente, segno che i
retrocomputeristi, anche se ormai sempre piu' in anonimato per paura di
farsi fregare (ditemi voi che mondo), sono sempre piu' presenti a questo
genere di manifestazioni fieristiche. Nel pomeriggio arriva un altro
amico, Mauro Grossi, che mi accompagna per qualche altro giro, durante i
quali acquisto un bellissimo Atari 130XE, nuovo , nel suo imballo
originale intatto, che il venditore ha deciso di mettere sul banco solo
nel pomeriggio, perche' non aveva spazio. Raccolgo anche, visto che
parlare di acquisto mi sembra eccessivo, un Toshiba T3200SXC, per 3 euro,
che sorprendentemente si rivelera' essere funzionante, salvo qualche
piccolo acciacco riparabilissimo. Nell'ultimo giro che faccio nella parte
terminale della fiera, quella dopo il bar per chi conosce i locali
espositivi, vedo per terra una banconota da 5 euro: visto che nessuno la
raccoglie, la prendo io; mi guardo in giro, nessuno che cerca niente,
provo a chiedere a quelli vicini, ma nessuno dice di aver perso, e d'altro
canto non e' facile identificare qualcuno in una folla che scorre tra le
corsie della fiera. Cosi' ritengo questa piccola fortuna, un omaggio del
destino per il mio museo. :) Ancora qualche giretto, giusto per passare un
po' di tempo, e poi raccolgo tutto il mio fardello di acquisti e mi dirigo
all'uscita e quindi verso il parcheggio, a circa un chilometro di
distanza, dove ho lasciato l'auto. Inutile dire che questo percorso mi
spezza le braccia, costringendomi piu' volte a sostare per riprendere le
forze. Quando finalmente arrivo all'auto, scarico tutto e mi riposo
qualche minuto. Penso anche di fare la spesa nel supermercato Conad, visto
che ormai ci sono, ma appena entrato mi rendo conto che e' uno di quei
supermercati ridicoli dove praticamente dentro non c'e' quasi nulla, tre
stupidate, per cui lascio subito il negozio e mi dirigo verso Novara.
Foto della fiera |
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