Angolo Angolo
 Mostra regionale elettronica - 25? edizione 
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Con l'intenzione di trascorrere una bella giornata, parto all'alba verso Scandiano, uscendo di casa che non saranno state nemmeno le 7. Giro dal benzinaio per il rifornimento di carburante, giro al bancomat per il rifornimento di soldi e poi vai, imbocco l'autostrada e vado dritto sino al casello di Reggio Emilia. Traffico piu' che fluido, nessuna coda, nemmeno in tangenziale a Milano. Uscito a Reggio Emilia, prendo la tangenziale e poi le stradine che portano fino a Scandiano, raggiungendo la localita' senza nessuna difficolta', grazie alle indicazioni stradali sempre presenti e piu' che precise, cosa non sempre comune in tante localita'. Arrivato a Scandiano, nella zona della fiera, cominciano pero' le difficolta' : e' letteralmente impossibile trovare parcheggio, non solo in prossimita' della fiera, ma praticamente in tutta la zona della citta' in cui risiede l'ente fieristico. Appare evidente che quest'anno la quantita' di persone e' ben superiore alle aspettative, ma guardando a come sono distribuiti e strutturati i parcheggi in prossimita' della fiera, appare anche che le strutture sono assolutamente inadatte ad una fiera anche di dimensioni inferirori a questa, per cui il disastro e' praticamente assicurato; penso che occorra riflettere seriamente sull'opportunita' di eliminare dal calendario questa manifestazione, in virtu' magari di altre in luoghi meglio attrezzati, questo per evitare di usare il visitatore come un pollo da spennare, al quale chiedere solo soldi (7 euro di ingresso non sono pochi) senza dargli la possibilita' di usufruire di nessun servizio, come ad esempio un parcheggio in prossimita' della fiera. E' lampante l'importanza della vicinanza del parcheggio a tutti quelli che frequentano questo tipo di fiere, che non sono esposizioni di monete o francobolli, dove in una borsetta uno porta via il mondo intero, ma sono fiere di elettronica, informatica, radiantistica, dove tornare a casa con 100-200Kg di materiale e' piu' che normale, almeno per me. Dopo aver girato inutilmente per oltre 40 minuti le strade adiacenti la fiera, esco dalla zona fieristica e trovo parcheggio, aspettando per un quarto d'ora che qualcuno vada via, nel Supermercato Conad presente sulla strada principale. Da qui alla fiera, percorro circa un chilometro, che fatto con in mano una macchina fotografica e' niente, ma fatto con due borse piene di materiale e due computer sotto il braccio, e' qualcosa che non raccomando a nessuno. Arrivo finalmente all'ingresso della fiera, pago il salasso di 7 euro, mi dirigo all'ingresso e qui una ragazzina addetta allo strappo dei biglietti mi contesta in modo maleducato il fatto che ho la macchina fotografica e che non si possono fare foto per via della siae: le mostro il ridicolo biglietto di ingresso appena ricevuto, con scritto appunto sopra SIAE e "BALLO DONNA", evitando di sfogare su questa poveretta il nervosismo accumulato durante la ricerca del parcheggio. Entro finalmente in fiera, dove mi accorgo subito di un caldo soffocante, tecnica ormai diffusa ed utilizzata da molti padiglioni fieristici per far consumare bibite ed affini. Le mie fatiche vengono pero' subito premiate, perche' in un banchetto di un signore che vende radio a valvole, noto anche per terra un qualcosa di molto familiare: si tratta di un Commodore SX-64, l'ambito trasportabile della casa. Ne verifico le condizioni e lo acquisto senza nemmeno trattare, visto il prezzo piu' che onesto richiesto dal venditore; e cosi' finalmente anche io divento possessore di questo oggetto rare ecc per cui tutti impazziscono: e' probabile che, dopo averlo smontato completamente, studiato, fotografato ed averci giocato un po', lo ceda a mia volta, proprio perche' non tutti impazziscono dietro alle mode da collezione. Proseguendo nella fiera, non trovo particolari attrattive, ed arrivo in fondo in nemmeno un'ora; anche quest'anno devo dire che la fiera di Scandiano come numero di espositori e come spazi e' veramente deludente, sarebbe veramente il caso di spostarla ad un'altra localita', se non eliminarla. Durante i giri multipli, per far passare un po' di tempo e lasciare che la folla stretta negli spazi ridotti, defluisca, incontro anche Antonio Mule', con il quale faccio un po' di chiacchere, per poi riprendere i giri. Di cose interessanti da quello che puo' essere il punto di vista retrocomputeristico, vedo un Amiga 500 al folle prezzo di 45 euro, senza nessun accessorio ne scatola, ed un invece a mio giudizio ghiotto Alpha server 1000 della Digital a 80 euro, veramente ben messo, che infatti al giro successivo non e' piu' presente, segno che i retrocomputeristi, anche se ormai sempre piu' in anonimato per paura di farsi fregare (ditemi voi che mondo), sono sempre piu' presenti a questo genere di manifestazioni fieristiche.  Nel pomeriggio arriva un altro amico, Mauro Grossi, che mi accompagna per qualche altro giro, durante i quali acquisto un bellissimo Atari 130XE, nuovo , nel suo imballo originale intatto, che il venditore ha deciso di mettere sul banco solo nel pomeriggio, perche' non aveva spazio. Raccolgo anche, visto che parlare di acquisto mi sembra eccessivo, un Toshiba T3200SXC, per 3 euro, che sorprendentemente si rivelera' essere funzionante, salvo qualche piccolo acciacco riparabilissimo. Nell'ultimo giro che faccio nella parte terminale della fiera, quella dopo il bar per chi conosce i locali espositivi, vedo per terra una banconota da 5 euro: visto che nessuno la raccoglie, la prendo io; mi guardo in giro, nessuno che cerca niente, provo a chiedere a quelli vicini, ma nessuno dice di aver perso, e d'altro canto non e' facile identificare qualcuno in una folla che scorre tra le corsie della fiera. Cosi' ritengo questa piccola fortuna, un omaggio del destino per il mio museo. :) Ancora qualche giretto, giusto per passare un po' di tempo, e poi raccolgo tutto il mio fardello di acquisti e mi dirigo all'uscita e quindi verso il parcheggio, a circa un chilometro di distanza, dove ho lasciato l'auto. Inutile dire che questo percorso mi spezza le braccia, costringendomi piu' volte a sostare per riprendere le forze. Quando finalmente arrivo all'auto, scarico tutto e mi riposo qualche minuto. Penso anche di fare la spesa nel supermercato Conad, visto che ormai ci sono, ma appena entrato mi rendo conto che e' uno di quei supermercati ridicoli dove praticamente dentro non c'e' quasi nulla, tre stupidate, per cui lascio subito il negozio e mi dirigo verso Novara.

Foto della fiera

  Questo e' un MUSEO : il materiale visibile nelle foto o elencato in queste pagine NON e' in vendita. Se avete necessita' di qualche macchina o qualche parte, tutto quello che possiamo fare e' aiutarvi a riparare la vostra oppure a trovarne una funzionante.  
 
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