Il
racconto |
Raggiungo rapidamente l'uscita Stupinigi della
tangenziale di Torino, grazie alle indicazioni di Leonardo, poi ci
vuole piu' tempo per trovarsi dentro al parecheggio del carrefour
che a fare tutto il resto: se non esistessero i cellulari, guai in
queste occasioni :) Ci avviamo verso Candiolo, poco distante, ed
arriviamo quasi per caso proprio davanti alla casa di Stefano, che
riconosco per il mucchio di terra a fianco. Dopo qualche
approssimazione successiva, incontriamo finalmente Stefano, che ci
aspetta nella sua casa, immersa nei campi, con le macchine oggetto
del recupero, tutte veramente interessanti. Non resistiamo alla
tentazione di aprire gli imballi di qualche macchina, per
osservarle: sono veramente belle, basta guardare la faccia di Leo :)
Passiamo poi al carico, che avviene con facilita', dopotutto l'unica
cosa pesante e' il plotter A0. Non possiamo trattenerci molto a
chiaccherare con Stefano, perche' i genitori di Leo ci attendono per
cena, quindi ci congediamo e raggiungiamo Nichelino, dove siamo
ospiti presso il ristorante degli amici cinesi, dei genitori di Leo.
Terminata la cena, decisamente ottima ed abbondante, andiamo a
visitare la casa di Leo, ma prima ancora la cantina, il luogo sacro
dove regnano le retromacchine di Leo. Anche da qui (non so se dire
purtroppo) carico qualche macchina, fortunatamente tutte cose
piccole. Dopo i saluti, riprendo la via di casa; percorro in meno di
venti minuti le tangenziali fino all'autostrada, che chiamare
autostrada e' un complimento esagerato, visto che i cantieri la
trasformano in una mezza mulattiera, irta di pericoli, altro che
patente a punti ! Poi ... sorpresa, all'altezza della diramazione
per la gravellona/alessandria (A26, uscita obbligatoria verso
Alessandria, cosi' mi tocca andare fino a Vercelli Est, per poi
ritornare a Novara in statale. Naturalmente pagando il pedaggio. Che
dire ? Siamo in Italia, l'unico paese nel quale e' consentito di far
pagare un disservizio. |
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Le foto |
Stiamo imballando un bellissimo sistema per ora sconosciuto, ma che si preannuncia estremamente interessante
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Alberto e Stefano mentre curiosano tutto il materiale, meticolosamente imballato da Stefano anni fa, ed in effetti perfettamente conservato.
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Leonardo con in mano un bellissimo Sirius, basta vedere quanto e' contento per immaginare di che macchina si tratti
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Come si presenta la mia auto dopo il carico
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L'immancabile foto del cacciatore vicino alla cacciagione :)
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Siamo nella cantina di Leonardo, e questo e' il suo orsacchiotto portafortuna
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Leonardo nella sua cantina , dove sistema molte delle macchine recuperate
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Un altro scorcio della cantina di Leonardo
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