Recensione per “Il mangione” scritta in data
30/08/2005
Eravamo piuttosto in ritardo per la cena, causa i fortissimi
temporali accaduti proprio durante il nostro transito in
autostrada; non potendo organizzarci per andare a scoprire
qualche posto nuovo (ormai andiamo in giro con in auto la stampa
delle schede ristoranti del Mangione), abbiamo prenotato alla
trattoria Merlini per le nove di sera.
La trattoria è a conduzione familiare: il figlio cuoco
cucina, direi divinamente le portate, mentre la mamma serve ai
tavoli e prepara alcuni dei dessert.
L'ambiente è decisamente accogliente: due sale una più
piccola che confina con la cucina (la mia preferita perchè
più intima) e una decisamente più grande adatta
anche ad ospitare piccoli matrimoni sono arredate in modo privo
di fronzoli, ma le tende bianche ricamate, i quadri che
ritraggono paesaggi e risaie tipiche della pianura padana e
l'affabilità dei padroni del locale fanno la differenza.
Non è grandissimo in tutto saranno 60 coperti al
massimo ( ??? che ne pensi, è possibile?).
La signora ci accoglie sorridente, riconoscendoci, visto che
ormai siamo clienti quasi abituali; ci fa accomodare nella sala
piu' grande, visto che stasera e' in uso quella. Sono occupati
solamente altri tre tavoli: dalle nostre parti si cena abbastanza
presto, ed alle 21 molti hanno gia' terminato.
Ordiniamo acqua minerale frizzante (1 litro) e vino sfuso
rosso, non granchè a mio giudizio, ed anche abbastanza
caldo; ci viene subito portato il cesto con il pane e i
grissini(confezionati, ma buoni).
La signora arriva quindi a prendere le ordinazioni: ci chiede
se vogliamo l'antipasto, ne prendiamo due, anche se viste le
porzioni abbondanti, una sarebbe stata sufficente.
L'antipasto consiste in un piatto a testa di affettati misti,
ottimi ed abbondanti( a casa mia con un piatto così ci si
mangia in tre): prosciutto crudo stagionato al punto giusto ed
assolutamente non salato, coppa, salame crudo a fette, salame
cotto e un buonissimo salame della duja, oltre ad un piatto di
insalata russa davvero di buonissima qualità, è una
delle migliori che abbia mai mangiato sempre freschissima,
abbondante e con una spumosità che la rende leggera.
Come primo scelgo la paniscia, piatto tipico novarese, un
risotto con verza, fagioli, salame sbriciolato, tracce di
cotiche; la signora sceglie dei ravioli di magro con sugo di
asparagi, buonissimi. purtroppo il riso è un po' scotto,
magari anche vista l'ora tarda a cui siamo arrivati.
Arrivati al secondo io prendo lo stufato d'asino con polenta
veramente abbondante e saporito, cotto al punto giusto l'asino,
la polenta forse un filo di meno era l'ideale. Barbara .passa il
giro, perchè inizia ad essere davvero piena e sta tenendo
un po' di posto per il dolce (il tiramisù che fa la
signora è eccezionale!),
Come dolce prendo una torta al cioccolato e pere fatta da
loro, buona ma non eccezionale anche se si sente che è
fresca e fatta in casa. Barbara finalmente puo' avere dalla
signora il tiramisù fatto da lei di cui è
estremamente orgogliosa e con ragione e ci promette la ricetta
la prossima volta, cosa su cui conto, perchè apprezzo ogni
volta la sua cremosità e leggerezza.
Un buon caffè conclude il pasto e se si considera che
abbiamo speso in tutto 30 euro come si può non apprezzare
questa cena abbondante e tipica della cucina regionale italiana,
servita con gentilezza e cortesia in un ambiente semplice e
familiare. Una trattoria in cui amo sempre tornare.
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