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Il racconto |
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Partenza poco dopo le 7:30, viaggio
tranquillo, ed arrivo a Marzaglia per le 9:45. Ovviamente la fiera
e' gia' nel pieno, ormai comincia alle 5 di mattina, ed ogni anno si
sposta sempre piu' verso la mattina presto. Tra un po' iniziera'
direttamente la sera prima. Peccato perche' in questo modo alle 13-14 la
gente tira gia' su i banchetti , innescando poi l'effetto valanga ed in
mezzora la fiera e' finita e tutto il camping sbaraccato. Parcheggiamo
l'auto nel campo a lato del camping, sempre piu' lontano, ed in modo
sempre piu' assurdo: un messaggio per i parcheggiatori di marzaglia: e se
per un anno provassimo a lasciare che la gente parcheggi secondo il buon
senso e non secondo il vostro metoto ? Giusto per provare, sia chiaro :)
Raggiunta la fiera, iniziamo a visitare le bancarelle , che ormai occupano
qualunque posto disponibile; pensare che pochi anni fa occupavano solo il
corridoio centrale. Pochi minuti di gironzolare e Raffaele mi avvisa che
c'e' un banchetto che ha un mucchio di roba da retrocomputing. Individuata
la zona, lo trovo, e scopro che si tratta di Giorgio Falavigna, da poco
conosciuto sul gruppo di discussione it-alt.comp.retrocomputing.annunci.
Effettivamente ha un bel po' di macchine, ed i prezzi sono piu' che
onesti, ma si tratta di macchine che gia' possiedo e generalmente in piu'
esemplari; comunque e' occasione per una piacevole chiaccherata, anche in
vista della manifestazione Computer Console Retro. Passa poco tempo e
Daniele Lena, incontrato poco prima, mi dice che c'e' un banchetto nel
prato che ha un HP 64000. Il tempo di arrivare sul posto, ma la macchina
e' gia' stata venduta, al nostro Fabietto Hkz che mi ha preceduto:
ovviamente mi spiace, e' una macchina che adoro, ma sono felice che vada
in buone mani, perche' conosco Fabio.Direi che tra di noi
retrocomputeristi c'e' un sano agonismo, come tra i veri giocatori di
calcio: in fondo lo facciamo tutti per divertirci. A questo banchetto ,
che chiameremo Valentini, ci sono un mucchio di cose interessanti,
parecchie apparecchiature medicali, ed i prezzi sono bassissimi, 5 euro al
pezzo quasi tutto. Prendo in tutto 6 caricatori multi cd pioneer , 4 sono
completi ed infatti li pago 5 euro, 2 sono senza cestello caricatore, e
cosi' me li faccio regalare dal simpatico ragazzo che gestisce questo
banchetto, presente ormai da qualche anno e che e' uno dei pochi banchi
all'insegna della vera fiera. Decidiamo di riprendere quindi il giro da
dove l'avevamo sospeso, e cosi' percorriamo tutto il corridoio centrale,
che pero' e' quasi totalmente occupato da banchi di radioamatori e
audiofili, di computers c'e' veramente poco. Arrivati in fondo al
corridoio centrale, si prosegue il giro per il pezzo che una volta era
chiamato lo sterrato, dove c'erano i camper , adesso ormai relegati ad una
porzione minima del parcheggio. Anche qui bancarelle interessanti, ma
niente da acquistare. Nel nostro cammino, incontriamo uno ad uno
tantissimi retrocomputeristi presenti a questa manifestazione. Dopo alcuni
giri parziali, perche' un vero e proprio giro completo della fiera non
sono mai riuscito a farlo, facciamo una sosta al bar, dove purtroppo c'e'
poca scelta tra le cibarie ed in piu' molte sono finite. Faccio uno
spuntino con due pizzette e mezza minerale gasata, giusto per spezzare la
fame e riposare un po' le gambe , seduti fuori per terra davanti al bar
del camping.
Nel pomeriggio, riprendono i giretti parziali, ma e' quasi impossibile
riuscire a fare mezzo giro completo, perche' o si incontra qualcuno e si
cambia strada, oppure c'e' da andare alle macchine per qualche scambio, o
si trova qualcosa e bisogna portarlo in auto, oppure si ha sete e si va al
bar. Comunque nella seconda parte della giornata, sicuramente lo spazio
maggiore e' occupato non tanto dalla visita dei banchetti, quanto dalle
chiaccherate con gli amici, che di volta in volta formano chioschi in giro
per il camping. Giunge l'ora in cui tutti ormai hanno sbaraccato, per cui
ci si puo' sedere con calma a riposarsi, in attesa del giro al cassone
finale. Io prendo una granita al bar, che si rivela un pezzo di ghiaccio,
non una granatina, e mi richiede mezzora per consumarla. Nell'attesa
cerchiamo di organizzare qualcosa per la cena. Purtroppo alla rana sono
pieni, non ho potuto prenotare perche' nessuno si e' svegliato a
confermare per tempo; cerchiamo di tirare fuori le idee, con l'aiuto anche
della mia fidanzata Barbara, che, in collegamento telefonico, cerca
qualche posto adatto su internet. Visto che ci sono un po' di
idee, io ed Alberto Garlassi partiamo per un giro di perlustrazione, a
Marzaglia e poi a Rubiera. Passiamo alla trattoria Secchia, che avevamo
visto lo scorso anno vicino alla Masseria, della quale sfruttiamo il
parcheggio. Purtroppo alla sera hanno sospeso il servizio di trattoria, e
ci propongono dei piatti scaldati al microonde. Salutiamo ed andiamo
quindi a Rubiera, dove abbiamo un paio di posti da controllare. La Corte,
ristorante, pizzeria, albergo si rivela quello adatto a noi, per cui
prenotiamo per 8 persone e torniamo quindi al camping, giusto in tempo per
iniziare il giro al cassone finale. Quest'anno e' stata buttata una
quantita' di materiale esagerata, al punto che molto deve essere scaricato
all'esterno del cassone strapieno. Notiamo molto materiale elettrico ed
informatico, e recuperiamo un monitor, due router cisco , due tastiere, un
display lcd ed altre cosette che non ricordo. Assieme a noi quest'anno
altri ravanatori, che soddisfatti mettono da parte la loro borsetta di
materiale. Tra il materiale che recuperiamo ancor prima del cassone
finale, abbandonato dal banchetto del personaggio con il camice bianco,
all'ingresso del camping, c'e' uno scatolone strapieno di joystick, di cui
molti nuovi di pacca, modello Quickjoy M5.
Tutti i
retrocomputeristi che ho incontrato (ovviamente quelli che ho
riconosciuto)
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La cena |
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Quando sono ormai quasi
le 20, ci incamminiamo verso la pizzeria La Corte, a Rubiera, che dista
due chilometri da Marzaglia. Arriviamo in brevissimo tempo, nonostante ci
sia ancora un discreto traffico, sia perche' tocca attraversare la via
Emilia, sia perche' stanno ancora passando auto d'epoca e meno che hanno
partecipato alla millemiglia. Dopo qualche indugio, entriamo nel locale,
dove veniamo accolti da una ragazza dell'est, la stessa che aveva raccolto
la prenotazione e da una invece nostrana cameriera modenese, che sara'
quella poi che ci assistera' al tavolo. Il locale e' veramente immenso,
due enormi saloni, comunicanti mediante tre gradini, un grande bar con
bancone, ed ancora si intravede altro spazio. L'ambiente e' molto
industriale, sicuraemnte non adatto ad un primo appuntamento per una
coppia :) Impieghiamo un tempo infinito a decidere cosa prendere, al punto
che la cameriera' verra' almeno 4 volte a vedere se siamo pronti: in
grande dilemma e' antipasto o subito primi ? Alcuni scelgono, altri
mangioni invece non si prendono questa briga e ordinano sia l'uno che
l'altro. Io prendo un antipasto misto a buffet, che mi impegnera' nella
dura e delicata impresa di far stare il piu' possibile su un piattino di
dimensioni molto modeste, poi di primo garganelli con panna, pancetta e
rucola, quindi passiamo tutti a tigelle e gnocco fritto , accompagnate da
pesto alla modenese (lardo da spalmare) , affettati misti, formaggio
parmiggiano ed infine nutella. Alla nostra richiesta di riportare
affettati e lardo in quanto finiti prematuramente, non ci viene posto
problema e veniamo soddisfatti subito. Accompagnano la cena acqua minerale
naturale e frizzante ed un buon lambrusco frizzante della casa, non
eccelso ma sopportabile.
Terminata la cena passiamo un'abbondante mezzora a chiaccherare
piacevolmente, seduti al tavolo, senza che nessuno ci disturbi o ci metta
fretta. Ci rechiamo poi alla cassa a pagare, dove vuoi per una
disattenzione nel segnare gli antipasti, vuoi per uno sconto per pagamento
senza ricevuta, contrattiamo un prezzo di 15 euro a persona, che ci viene
garantito anche in caso di future manifestazioni.
Hanno partecipato alla cena
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Il
ritorno |
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Il ritorno e' veramente un'odissea. Avevamo visto durante il viaggio di
andata che questa notte l'autostrada sarebbe stata chiusa da Modena fino a
Parma. Ma visto che tanto dobbiamo passarci davanti, proviamo lo stesso ad
entrare nel casello di Modena Nord, invece che buttarci subito in statale.
Troviamo il casello aperto, ma appena entrati capiamo che e' aperto
solamente per permettere di raggiungere la A22, l'autostrada del Brennero.
Poco male pensiamo, e decidiamo di prendere per la A22, che avrebbe
sicuramente allungato il percorso di un 50Km ma avrebbe risparmiato una bel
pezzo di statale da Modena a Parma che tra rotonde e semafori, al sabato
sera e' una cosa atroce. Purtroppo c'e' una pioggerella abbastanza
fastidiosa, che va a tratti. Pochi chilometri percorsi sulla A22 ed
incontriamo un display luminoso che ci avvisa che l'autostrada sara' chiusa
tra Mantova Nord e Mantova Sud. Non dico la reazione di sconforto e
successiva incazzatura. Ma e' mai possibile che a nessuno venga in mente che
se chiudono l'autostrada del sole, una buona parte di traffico si riversera'
sulla brennero? Ormai siamo in ballo, e non possiamo certo tornare indietro
a modena a farci statale, per cui arriviamo a Mantova Sud ed usciamo,
pensando che non sara' mica lunghissimo il tratto tra due caselli ... ed
invece e' una cosa interminabile, facciamo tantissimi km in statale
accompagnati da un camion davanti e da qualche cretino dietro che si butta
in sorpassi suicidi. Quando finalmente, dopo km e km di statale, rotonde a
volonta' , svincoli incomprensibili, giungiamo all'ingresso di Mantova Nord,
non ci sembra nemmeno vero. Da qui fino a Verona il traffico e' molto
tranquillo, praticamente non c'e' in giro nessuno e la pioggia non ci
disturba piu' di tanto. Arrivati all'autogrill di Montebaldo, sulla A4,
facciamo una sosta, per cercare di svegliarci un po', visto che dopo
l'abbondante libagione e dopo un'ora abbondante di guida in quello stato,
siamo decisamente cotti. Prendiamo un pacchetto di caramelle Fisherman del
tipo piu' forte, ma nonostante Elia assicuri che sono fortissime, a me non
fanno proprio molto, e dopo qualche decina di km mi viene di nuovo sonno
come prima. Arrivati verso il lago di garda, troviamo una pioggia
fortissima, che ci costringe ad un notevole rallentamento, e che purtroppo
ci seguira' quasi fino a milano. All'autogrill Brembo altra sosta, un paio
di caffe', una lavata alla faccia, acqua minerale e via di nuovo, alla volta
di milano. Da qui in poi andiamo abbastanza comodamente, perche' la pioggia
ha ormai smesso e noi siamo praticamente ormai svegli senza avere dormito.
Arriviamo a novara alle 4 , scarichiamo un po' di materiale dalla mia auto a
quella di Elia, poi due chiacchere e si va a nanna, visto che Elia ha ancora
di fronte un bel pezzo di strada prima di essere a casa. Io alle 4:40 circa
sono nel letto.
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Le foto |
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Foto scattate da Alberto Rubinelli
Foto scattate da Elia Bellussi
Foto di Fabio Bragonzi
Foto di Alberto G.
Foto scattate da Massimo Corsi
Se avete scattato delle foto, inviatemele e le pubblichero', naturalmente
a vostro nome.
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Ringraziamenti |
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Il primo ringraziamento va all'ARI
sezione di Modena, che due volte all'anno ci ospita nel mercatino e rende
possibile questa bellissima occasione di incontro. Naturalmente poi a
tutti i retroman intervenuti alla manifestazione, in modo particolare a
quelli che hanno partecipato alla cena.
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Varie
ed eventuali |
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Ma quanto costa partecipare a
Marzaglia ?
Visto che molti dicono che non possono partecipare a Marzaglia perche'
costa troppo, ho provato a fare due conti, tanto per vedere quanto costa
mediamente partecipare a questo importantissimo evento.
Dove sta andando Marzaglia ?
Ogni anno che passa Marzaglia diventa sempre piu' mattutina. Gli
avventori arrivano sempre prima, da qualche anno ormai arrivano la sera
precedente o durante la notte.
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