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Arrivo sul posto facilmente, grazie al
navigatore che nonostante si blocchi ogni due minuti, il suo dovere lo fa; ma il
parcheggio e' impresa ardua. Dopo un paio di giri, trovo un buco che,
anche se parzialmente occupato da due cliclomotori ed un cassonetto,
riesce ad accogliere la mia vettura. Dopo poco arriva anche Elia, che
ha parcheggiato nella vicina Piazza Solferino. Entriamo alla Automata S.p.a.,
dove ci sta aspettando il sig. Manini, che ha conservato molta
manualistica di vax e pdp. Gli uffici della Automata si trovano al primo
piano di un palazzo storico della cittadina, e la ditta e' in procinto di
traslocare, quindi tutta la parte di documentazione obsoleta e' a rischio
di smaltimento come carta. Carichiamo due scatoloni pieni e pesantissimi
di manuali di vms e rsx, quei bellissimi raccoglitori di color arancio,
che si usavano ai tempi in cui i manuali erano veramente manuali, e non
fotocopie di schermate video con qualche suggerimento ovvio, come quello
di accendere la macchina. Andiamo poi nella sottostante cantina, un ambiente
bellissimo, con i soffitti a volta e dove si respira l'atmosfera di un
antico castello; polverosi scatoloni vengono caricati, si tratta piu' che
altro di documentazione dei pdp/11. Il microvax che speravo di trovare, a
quanto pare proprio non c'e', nonostante tutti giurano che non e' mai
stato spostato da li'. La documentazione basta comunque a riempire
totalmente la mia auto ed anche ad appesantire quella di Elia; tutti
manuali molto preziosi, trattandosi per la maggior parte di materiale non
reperibile in formato elettronico in internet. |
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Dopo le fatiche del recupero, non
poteva mancare una bella cena, per ricompensare degli sforzi e per passare
una bella serata. Diego ci raggiunge sul posto, in via Bertolotti, poi
tutti assieme andiamo a prendere Roberto, quindi via verso la trattoria,
quando ormai sono le 20:30 passate. Questa sera porto i miei amici e
compagni di avventure in una bella trattoria torinese, di quelle come
ormai se ne trovano poche, un luogo dove in un ottimo ambiente e'
possibile gustare piatti genuini ad un costo ragionevole.Sara' un casino trovare parcheggio in
questa zona, molto centrale, ed infatti alla fine io parcheggio in divieto
di sosta in via Cigna. Finalmente ci accomodiamo a tavola, ordiniamo da
bere, acqua minerale gasata e naturale, ed un ottimo lambruso della casa,
leggermente ambabile. Dopo poco ci vengono portate delle bruschette, da
guarnire con salsa all'aglio e salsa alle olive, entrambe ottime.Arrivano
quindi gli antipasti, gnocco fritto con prosciutto crudo in abbondanza, ed
uno sformato di zucchine e formaggio con sughetto di panna. Si passa
poi ai primi, con ravioli di magro, spinaci e ricotta, poi tagliatelle al
radicchio, quindi zuppa di farro, tutto ottimo. Di secondo l'immancabile
stinco di maiale, uno stinco a testa, tradizione di questo locale;
presenti anche delle scaloppine ai funghi, che pero' passano in secondo
piano di fronte allo stinco. Arrivati al dolce, possibilita' di scelta tra
4 portate, io prendo gelato con crema di marroni, spettacolare. Un caffe'
per chiudere la serata, ed e' gia' cosi' tardi che ci viene fatto capire
molto gentilmente che e' ora di andare a casa. |
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