I preparativi |
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Pochi giorni prima del
recupero avevo gia' fatto un sopraluogo ed avevo visto che la missione era
possibile, anche se era chiaro che si sarebbero presentate difficolta'
nello smontare il pezzo piu' pesante di questa macchina, l'unita' disco
removibile di tipo phoenix.
Dieci piani sarebbero stati una cosa impossibile senza ascensore, per
cui la condizione indispensabile era che la macchina , una volta
alleggerita, passasse entro l'ascensore, e fortunatamente l'esito fu
positivo.
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Lo smontaggio |
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In una piovosa mattina
di Maggio, ci incamminiamo verso Torino, su quella mulattiera che e' ormai
l'autostrada A4 Torino Milano. Giungiamo sul posto verso le 10,
parcheggiamo senza difficolta' a poche decine di metri, quindi saliamo al
decimo piano di questo palazzo, dove ci attende Renzo, con la macchina
pronta per essere prelevata, in una mansarda ormai completamente vuota.
Iniziamo dalla cosa che sembra la piu' complessa, cioe' il bloccaggio
delle testine dell'unita' disco; l'operazione si rivelera' invece molto
semplice, grazie alle preziose informazioni fornite dagli amici americani
del gruppo Classic Computers. Una volta bloccate le testine, possiamo
tentare di smontare l'unita', dico tentare perche' non sapendo la
procedura corretta, smonteremo praticamente di tutto prima di riuscire a
toglierla, per poi capire che e' di una semplicita' allucinante, basta
ovviamente sapere come fare. Visto che il rack e' ancora troppo pesante,
decidiamo di smontare anche la cpu, ed anche qui l'operazione non e' molto
agevole e sara' chiara la sequenza corretta solo dopo aver praticamente
smontato tutto quello che non serviva smontare. Una volta separata la cpu
dal rack, con i relativi cavi, siamo pronti per trasportare il tutto . Un
piano di scale dobbiamo farlo a mano, perche' l'ascensore si ferma solo
fino al nono piano, ma in quattro persone non e' cosi' scomodo spostare la
macchina ormai sezionata; poi si carica tutto in ascensore e si scende al
piano terra, dove per arrivare a livello strada c'e' ancora una piccola
rampa di scale, che viene superata senza difficolta'. Anche il carico in
auto e' veloce ed indolore, la Mazda sembra costruita apposta per il
trasporto di queste macchine.
Ecco tutte le foto
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Il pranzo |
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Dopo mezzora di giri
ripetitivi in zona c.so Francia, finiamo nel primo posto che troviamo
aperto, anche perche' ormai sono le due e mezza. |
Lo scarico |
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Le operazioni di scarico
sono decisamente veloci, ormai sappiamo bene come movimentare le parti
della macchina, quali sono i punti deboli e sopratutto quelli pesanti.
Grazie all'utilizzo del carrellino degli attrezzi del capannone (un ex
fasciatoio) come supporto temporaneo per l'unita' disco, in poco tempo la
macchina e' scaricata e posizionata nella zona dei mini computer da
sistemare, con accanto la sua stampante. Appena possibile rimonteremo il
tutto, ovviamente dopo una bella pulizia. |
Ringraziamenti |
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Un grazie enorme a Renzo
per aver conservato con amore questa macchina per tutti questi anni e per
averla donata al museo. Grazie ad Andrea ed Elia per la preziosa e forzuta
collaborazione, nelle operazioni di smontaggio e spostamento della
macchina. |
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