Partiamo di buon'ora, io ed Elia Bellussi, noto retroman torinese. Il viaggio e' abbastanza tranquillo, anche se il traffico non e' certo assente. Decidiamo di fare la Cisa, visto che e' bella, ma il risultato e' solo di spendere piu' soldi, visto che l'autostrada e' molto piu' cara, rispetto agli appennini.

Non e' facile trovare posto da qualche parte, di sabato sera, senza avere prenotato prima. Poi ormai si e' fatto tardi, causa le prolungate operazioni di scarico, cosi' non abbiamo molta scelta.

Fortunatamente alla Badia di San Nazzaro Sesia c'e' quasi sempre posto, essendo il locale veramente molto ampio e trovandosi decisamente fuori mano, per cui chi ci va, lo conosce e ci va di proposito, non vi passa sicuramente davanti.

Ci accomodiamo al tavolo, che ci viene fatto scegliere tra quelli da due disponibili, poco dopo ci viene portato il cestino del pane, i grissini e viene un cameriere a prendere le ordinazioni per le bevande: scegliamo un bonarda dell'oltrepo' pavese e acqua minerale frizzante. Iniziamo con gli antipasti, composti da un buffet piu' un piatto di salumi, precisamente lardo e salamino sotto grassa. Il buffet comprende insalata russa, insalata di riso, caprino, zucchine impanate, fagioli con cipolle, spinaci lessati, carote, peperoni, patate. Arriva poi successivamente un piatto con una versione ridotta del fritto misto, solamente semolino dolce e polpettine. Passiamo ai primi, trenette al pesto per me, ravioli con ripieno di carne d'oca per il mio commensale. Come secondo, costata di manzo per entrambi, vista l'insistenza della proprietaria sulle loro carni, provenienti dal loro allevamento a pochi passi dal ristorante. Dolce i tradizionali biscotti con il vin santo, veramente ottimi. Conclude il tutto un buon caffe. La spesa totale e' stata di 25 euro a testa, decisamente poco se si considera la qualita' delle materie prime.

Ad Elia Bellussi, per aver diviso con me il carico di questo recupero