I preparativi |
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Sapendo che da questa
edizione non e' piu' possibile accedere alla manifestazione prima delle 9,
decido di prendermela con calma, ma nonostante tutto, alle 9 in punto sono
ai padiglioni dell'officina grandi riparazioni delle Ferrovie dello Stato,
ora Trenitalia. Il parcheggio interno e' completamente pieno, con
parecchie auto parcheggiate al di fuori degli spazi previsti, che rendono
ancora piu' difficoltoso il girovagare. Dopo qualche inutile giro in cerca
di un posto libero, esco e parcheggio lungo la strada, non proprio
vicinissimo ma comunque non e' che ci siano tante alternative. |
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Appena entro all'interno
del capannone, mi rendo conto che c'e il pienone totale: non si riesce
nemmeno a camminare, bisogna sgomitare per poter almeno raggiungere una
posizione in cui stazionare. Fortuanatamente questa situazione dura
nemmeno un'ora, dopo la gente inizia a sciamare, pur mantenendo una certa
confusione, ma a questo punto e' possibile iniziare a girare per la fiera.
Nel frattempo mi ha raggiunto Paolo Binotti, con il quale facciamo un po'
di giri, a caccia di qualcosa da portare a casa, giusto per non tornare a
mani vuote. Io prendo un televisorino portatile della Sinclair, Paolo una
calcolatrice programmabile Texas, mi pare la TI84. Purtroppo, gira e
rigira ma non salta fuori niente di convincente. C'e' una tastiera della
Siel per il commodore 64, con la Sound Buggy, ma alla fine rinuncio, senza
nemmeno chiedere il prezzo. |
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Il momento senza dubbio
piu' interessante della fiera e' il pranzo, che al costo di 8 euro e'
decisamente appetibile, considerato anche il fatto che non serve nemmeno
uscire dal capannone, basta spostarsi nell'area mensa. Presenti, come
tradizione, i ravioli al sugo di arrosto, con alternativa lasagne, ottimi
come sempre. Di secondo io prendo lonza al pepe verde con contorno di
patate, ma e' possibile optare anche per roastbeef o arrosto ed insalata.
Dolce il solito tiramisu fatto con il pandoro avanzato dai ferrovieri. |
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