I preparativi |
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Sveglia alle 6:00, per
fare in tempo a fare tutto ... doccia, barba, colazione. Alle 7:20 sono in
strada. Alla prima stazione di servizio, mi fermo,cosi' mi tolgo il
pensiero di fare rifornimento, visto che sono ad un quarto di serbatoio
scarso. Il benzinaio tenta prima di rifilarmi il gasolio excellium, della
Total, poi tenta di controllarmi i livelli, acqua olio, poi vuole
controllare le gomme ... alla fine gli dico che la mia auto e' ormai da
rottamare, e che quindi non guardo piu' quelle cose e gli metto il gasolio
peggiore,cosi' la smette di farmi il filo per cercare di estorcermi
qualche euro, oltre il gia' costosissimo carburante.
L'autostrada e' sgombra, veramente poche macchine in circolazione, cosi'
in un attimo, nonostante i lavori sempre presenti sulla A4 da anni,
raggiungo Torino. Anche in centro, poco traffico, veramente poche auto,
vuoi per l'ora, vuoi perche' si tratta di un sabato ed e' il sabato dopo
ferragosto. La citta' appare comunque ampiamente svuotata, nonostante
tutti lamentino una terribile crisi ... evidentemente i soldi per le
vacanze, non mancano mai. Ci metto un mucchio di tempo a percorrere tutto
viale Giulio Cesare, perche' non c'e' traffico ma trovo tutti i semafori
rossi, veramente tutti, e tra l'altro con tempi di rosso molto alti,
completamente diversi da quelli abituali; non conosco il motivo di questa
genialata da parte dell'amministrazione torinese.
Arrivo al Balun con largo anticipo, parcheggio a spina di pesce su viale
Regina Margherita, a pochi metri da piazza della repubblica. Telefono ad
Elia, che e' ancora a casa, cosi' nell'attesa, mi faccio un giro del
mercato in piazza della repubblica, che tratta principalmente vestiti: e'
impressionante il fatto che praticamente non incontro un solo italiano,
tutti extracomunitari, in prevalenza nordafricani e cinesi. Sulle
bancarelle capi d'abbigliamento di tutti i tipi con prezzi spesso attorno
a pochi euro. |
Il Balon |
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Arrivato Elia, si inizia
a percorrere la prima strada del Balon, quella che inizia dal negozio di
biciclette, oggi chiuso. I banchi sono ancora pochi, molti sono assenti,
altri stanno disponendo il materiale in quel momento. In tutta la zona
vecchia del Balon, quella riservata ad antiquari e venditori
professionisti, non troviamo praticamente nulla, tranne una calcolatrice
Summa 20, che pero' non acquistiamo perche' penso di possedere gia', ed
anche perche' voglio vedere se c'e' modo migliore di spendere quei 10
euro. La zona piu' prolifica si dimostra come sempre quella nella stradina
parallela al canale dei molini, rimesso a nuovo ma tristemente pieno di
rifuti. Dopo un giretto tra le varie bancarelle nella parte iniziale della
strada, dove vediamo piu' che altro tante consoles, per terra, in mezzo a
cose di tutti i generi, scorgiamo una Olivetti M40. Quasi sicuro che il
tipo voglia una marea di soldi, nonostante appare subito rovinata, non
chiedo nemmeno cosa costa, e si prosegue oltre. Nel primo giro,
addocchiamo cosa c'e' di interessante, nel secondo invece trattiamo ed
acquistiamo. Io prendo un router Cisco 1750, completo di alimentatore e
con ancora attaccato il DCE telecom per la 2 megabit, poi una calcolatrice
olivetti Summa Prima, manuale, bellissima, peccato solo per la foderina
che puzza di piscia di gatto. Elia compra invece due consoles, pagandole
cifre ridicole, alla faccia di quelli che si azzannano per una Nintendo 64
su ebay.Quasi senza fiducia, pensando che sia gia' stata venduta,
ripassiamo dove c'e' l'M40: la guardo, la sollevo, vedo come e'
danneggiata, poi chiedo quanto vuole al proprietario, che sentenzia 40
euro, visto che e' del 1925. Evidentemente non sa minimamente che cosa ha
in mano. Si scende rapidamente a 35 euro, ma poi al momento di comprarla,
si arriva a 30, con lui che dice che l'ha pagata 25. Contentissimo, la
trasportiamo a mano fino alla macchina, con immensa fatica e con piu'
soste per scambiarsi di posto. |
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Arrivati felici
all'auto, presidiata da un nugolo di cittadini nordafricani, che poi si
sono rivelati anche simpatici, troviamo pero' una brutta sorpresa : una
multa per divieto di sosta, perche' a quanto pare ho interpretato male il
cartello, cioe' anche nei prefestivi non si puo' posteggiare in
quell'area. A parte che non stavo creando nessun disturbo, visto che
quelli che fanno mercato posteggiano i loro mezzi da tutt'altra parte, ma
il cartello non era per niente chiaro, sto meditando se fare o no una
contestazione. Mi consolo pensando alla mia M40, che in questo caso mi e'
costata 36 euro in piu' di tassa al comune. |
Pausa pranzo |
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L'occasione di trovarci
in zona e' l'ideale per un buon kebab presso il ristorante Al Jazira, che
ho gia' collaudato in altre visite al Balun, e che ricordo sempre con
piacere per la qualita' del cibo ma anche per la gentilezza del personale.
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Arriviamo a mezzogiorno
da poco passato, e troviamo il locale abbastanza pieno: tutti i tavoli
all'aperto sono occupati, per cui siamo costretti ad accomodarci
all'interno, che e' molto carino, intimo, ben arredato, ma non ha l'aria
condizionata, per cui in pieno agosto e' la seconda scelta , rispetto a
pranzare all'aperto sotto l'ombrellone. |
Il recupero a San
Bartolomeo al Mare |
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Gia' partiamo tardi dal
Balun, causa protrarsi della pausa pranzo, poi ci mettiamo tantissimo
tempo per uscire dalla citta', causa semafori rossi. Parcheggiamo l'auto
di Elia alla fine di corso Unione Sovietica, trasbordiamo un po' di
computers sulla sua auto, per avere piu' spazio, in previsione di chissa'
quale recupero, poi partiamo alla volta della liguria, imboccando la
Torino Savona. Il traffico e' presente ma non sostenuto, e nonostante sia
una due corsie, si viaggia senza difficolta, fino a quando cominciano le
curve: qui bisogna ridurre la velocita' e convivere con i lumaconi che si
piazzano a velocita' assurde o con quelli che non sono ancora capaci di
impostare una curva e tenerla fino alla sua fine, sbandando a destra e
sinistra. Troviamo coda solo in prossimita' di Spotorno, perche'
nell'altra carreggiata c'e' stato un incidente, ed in prossimita' dello
stesso, tutti rallentano per guardare, come da pessima usanza tutta
italiana. Arriviamo alle 15:30 a San Bartolomeo, dove in poche mosse
raggiungiamo la ditta di Franco. |
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Franco e' , come me , un
appassionato di elettronica, ma piu' ampiamente di tecnologia, di tutto
quello che e' il magico mondo della scienza applicata. All'interno della
sua azienda, ha un capanno, dove all'interno ci sono stoccati tutti i suoi
cimeli elettronici, computers, strumentazione, parti ricavate da
smontaggio. Tra il materiale presente, un registratore di cassa degli anni
50, pesantissimo, da non riuscire a sollevarlo; proprio per il suo peso,
decido per adesso di lasciarlo a Franco, che promette di non farlo a pezzi
almeno prima di due anni, in modo che se noi trovassimo nel frattempo uno
spazio espositivo serio, si possa tornare a caricarlo. Passiamo due ore a
chiaccherare di elettronica, ma non solo di gatti, di tante cose. Alla
fine pero' dobbiamo ripartire, perche' ci sono due ore di strada che ci
attendono |
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Ci mettiamo in strada
quando ormai sono le 17:30, sperando che la coda per l'incidente, trovata
all'andata, in queste due ore di tempo si sia dileguata : probabilmente
cosi' e' stato, solamente che sono presenti code per il traffico intenso.
D'altronde e' una due corsie questa autostrada, strapiena di gallerie e
curve pericolose, quindi basta un rallentamento da nulla per creare coda;
se poi ci si aggiunge anche qualche pirla che cambia corsia a caso,
inchioda, oppure viaggia a 50 all'ora ... e' presto spiegato come mai c'e'
sempre coda. |
La cena |
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Mentre torniamo da San
Bartolomeo, passiamo in rassegna tanti possibili ristoranti dove andare a
cena. Decidiamo di tentare la fortuna e sentire se il Ciacolon e' aperto.
Risposta positiva, quindi prenotiamo al volo. |
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Arriviamo puntuali alle
20:30, come da prenotazione. Ci attendono due dolcissime cameriere in
abito tipico veneto, che ci accolgono, accompagnandoci al tavolo, e che ci
seguiranno con una gentilezza a dir poco squisita, durante tutta la cena.
Ci accomodiamo al tavolo che ci viene assegnato, purtroppo non vicinissimo
al bancone degli antipasti, peccato.
- polpettine con riso all'interno
- frittata con le erbette
- fetta di pane con formaggio fuso
- frittata alla cipolla
- voulevant con formaggio
- tartina con pomodoro,origano e basilico
- prosciutto cotto
- prosciutto crudo con melone
- speck
- salame cotto a grana grossa
- pancetta coppata arrotolata
- involtino di formaggio con ripieno di pere
- cubetti di formaggio di capra al peperoncino
- pomodorini seccati sott'olio
- acciughe in bagnetto con menta
- peperoni gratinati con acciuga
- gamba di sedano con formaggino
- mousse di baccala' montato a neve
- salmone scottato su letto di insalata
- uovo sodo con salsina a base di tonno ed olive
- olive verdi con peperoncino
- tonno all'olio e peperoni in insalata
- insalata russa
- salsa a base di tuorlo d'uovo sodo e salmone
- alici marinate con pinoli
- polpettone di tonno con maionese
- insalata capricciosa
- pollo in insalata con rucola
- straccetti di carne impanata
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