Angolo Angolo
 Salvataggio a Trieste 
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I preparativi
  possibile tabella di marcia
  • 7:00 partenza da Novara
  • 12:00 arrivo a Trieste
  • 14:00 partenza da Trieste
  • 19:00 arrivo capannone
  • 20:00 finito di scaricare
  • 20:30 cena di festeggiamento - prenotato

Cose da portare

  • Navigatore
  • Macchina fotografica+pile
  • 2 paia di guanti
  • Etichette prestampate

Indicazioni supplementari da Mike

>> vicino ad una uscita della superstrada,

> come si chiama questa uscita ?

Prendere SS202 in direzione di:MOLO VII Servola

Prendere l'uscita in direzione:VIA SVEVO VIA BAIAMONTI

>> Se vai con viamichelin e imposti destinazione Trieste, via

>> Capodistria 3 ti

> fatto, percorso calcolato e memorizzato.

cell 328 8010214 all'uscita dell'autostrada c'e' un semaforo devi andare dritto ma solo per un centinaio di metri, mi mettero' visibile all'incrocio

> scelgo la strada piu' breve come tempo, tanto con il fare tutto di

> corsa, non me lo godrei nemmeno.

essendo sabato credo che il tempo di percorrenza sia esattamente lo stesso, comunque ne parliamo sul posto, a che ora pensi di partire/arrivare??

 

Il viaggio
Alle 7 e pochi minuti, partiamo da Novara; il contachilometri segna 338014, noi siamo svegli, carichi e pronti ad affrontare questa missione. Fa un freddo bestiale, si legge 5 gradi sul termometro, che non sarebbe neanche una temperatura anomala, visto che siamo a novembre, il fatto strano e' che nei giorni precedenti c'erano 15 gradi ! Fortunatamente il viaggio si svolge senza intoppi, una volta tanto; sicuramente i km sono tanti, 460 da Novara a Trieste, ma debbo dire che ho guidato in piena tranquillita', solo qualche rallentamento in zona tangenziale di mestre o milano, qualche goccia di pioggia ogni tanto, ma per il resto un viaggio tranquillo.
Il carico
All'arrivo, ci attende Mike,che senza perdere tempo, visto che siamo in una corsa contro il tempo, ci accompagna al garage, nel seminterrato sotto casa. Posizioniamo l'auto davanti al garage successivo, ed iniziamo a studiare come sistemare il carico. Mike ha gia' preparato il materiale ben disposto, risparmiandoci sicuramente un po' di tempo.Ci sono numerosi Macintosh, tutti completi di monitor, tastiera e mouse, un bellissimo Atari TT030, towerizzato, qualche altra macchina, stampanti, scanner, cavi, documentazione, software ed alcune riviste.  Iniziamo dalle cose piu' pesanti ed ingombranti, monitor, stampanti laser, computers.
Mano a mano che il carico prosegue, ci si rende conto che non ci puo' stare tutto, anche perche', nonostante l'ottimizzazione degli spazi nel bagagliaio della Mazda raggiunga livelli di alto professionismo, il materiale aumenta continuamente, in quanto Mike porta una dopo l'altra scatole di software, di riviste, di documentazione, accessori, che mettono a dura prova il nostro impegno nel compattare.
L'auto ormai e' completamente piena; non possiamo esagerare con gli oggetti piccoli sparsi, perche' renderebbero interminabili le operazioni di scarico, per le quali sappiamo gia' che avremo il tempo contato. Rimangono sul campo due monitor, un bell'AST da 15", ed un noname per il quale non piangera' nessuno. Importanti invece due scatole di documentazione e riviste, che dovremo trovare il modo di salvare, ed un Macintosh, restato a casa di Mike.
Foto ricordo, io sono quello a sinistra, per chi non sa quale e' la sinistra, quello piu' grasso :) Mike e' l'altro :) Purtroppo non abbiamo il tempo fisico nemmeno per fare uno spuntino e nemmeno per chiaccherare un po' con Mike, che conosco da anni perche' frequentiamo entrambi il gruppo del fai-da-te. Ma ci rifaremo la prossima volta.
Il ritorno
Partiamo per il viaggio di ritorno. Facciamo solo una breve sosta, per fare gasolio all'auto ed i nostri bisogni. Fortunatamente anche il viaggio di ritorno si svolge in modo tranquillo; il traffico e' presente, a volte qualche idiota ci obbliga a bruschi rallentamenti, ma nell'insieme riusciamo a mantenerci nei tempi programmati della tabella di marcia. L'ultimo pezzo e' il piu' pesante, perche' ormai e' buio, e la stanchezza dei quasi 1000km percorsi, si fa sentire. Ma arriviamo sani e salvi al capannone, addirittura con una decina di minuti di anticipo sulla tabella di marcia.
Lo scarico
Arriviamo al capannone che ormai e' completamente buio; qualche difficolta' nel fare manovra per posizionare l'auto davanti al portone, visto che il buio rende difficle usare gli specchi laterali, e l'auto piena inabilita lo specchio interno. Ma grazie alla guida di Elia, anche questa difficolta' viene superata, e siamo pronti per scaricare. Le operazioni si svolgono in modo veramente rapido, grazie all'idea avuta di catalogare tutto sul posto e non al momento dello scarico, che sarebbe stato un massacro, al freddo e con poca luce, oltre alla fretta. Posizioniamo tutto il materiale provvisoriamente nella corsia E, dalla quale verra' poi prelevato per essere posizionato nel museo definitivo. Riusciamo anche a terminare con una mezzora di anticipo sulla tabella di marcia, il che ci consente di girare un po' per il capannone a guardare le macchine e lo spazio che praticamente e' quello per camminare.
La cena

IL LAGO DEGLI ELFI
Agriturismo Cargandino
Tipologia: Ristorante
Indirizzo: Via Suno 12/A,
28047 Oleggio (NO)
Telefono: 0321976625
Coordinate   45 36'21.85"N - 8 36'36.86"E
Prezzo Min/Max: € 20.00 / € 40.00
Coperti (esterni): 90 (-)
Comodità parcheggio: Discreta
Prenotazione: Consigliata
Avevo prenotato la sera precedente, trovando posto senza difficolta', e gentilezza, sin dalla prenotazione. Arriviamo in perfetto orario, qualche minuto prima delle 20:30, ora della prenotazione. Raggiungere il Lago degli Elfi non e' semplicissimo, non auguro a nessuno di doverlo fare in una serata di nebbia. L'agriturismo si trova quasi in aperta campagna, e lo si raggiunge mediante una stretta strada asfaltata, ma ad un certo punto bisogna deviare su una stradina sterrata, sino al cortile del locale, unica indicazione un cartello, che al buio pero' non e' certo visibile. I navigatori portano tutti in un punto vicino, ma non esatto. Per chi le sa usare, indico le coordinate esatte del locale : 45 36'21.85"N - 8 36'36.86"E. Comunque vale la pena di compiere questa ricerca, perche' verrete ricompensati dalla serata. Alla nostra entrata, veniamo accolti da una delle due sorridenti cameriere, due ragazze sicuramente molto giovani, ma con un'abilita' nel servizio non certo comune; ci viene fatto scegliere il nostro tavolo, tra quelli da due disponibili. Il tavolo e' apparecchiato, con tovaglia bianca di cotone, posate di metallo ed un coltello di quelli che tagliano, non che fanno finta. Troviamo gia' presenti una brocca di acqua lievemente frizzante, il cestino del pane ed una bottiglia di vino etichettata da loro come rosso da tavola, che si rivelera' essere un buon freisa. Nel cestino del pane, poche fette di un buon pane fresco, non certo fatto in casa, ma nemmeno industriale, il classico pane di un panettiere come si deve; il cestino verra' riempito ogni volta che rimarremo senza pane, senza nemmeno doverlo chiedere e senza quasi accorgercene; stessa cosa per l'acqua, denotando un servizio molto attento e per nulla invadente. Mentre attendiamo l'inizio della cena, possiamo osservare il locale: e' semplice, ma trasmette un'atmosfera molto calda, con la perlinatura in legno, pochi semplici quadri alle pareti, il soffitto con travi a vista, anche se posticce. I tavoli sono pochi, ben distanziati, divisi su due sale, nella prima delle quali e' presente anche il bancone da bar e la cassa. Iniziamo le danze, con l'antipasto: qui il menu e' fisso, e quindi non c'e' nemmeno da perdere tempo a scegliere, si inizia subito a gustare le prelibatezze che la sig.ra Tania ha preparato. La prima ad arrivare sulla nostra tavola e' l'insalata russa, che gia' dal profumo e dal colore, dimostra di essere fatta in casa, ed il palato lo conferma, majonese per nulla grassa, nessun sapore delle verdure copre gli altri, tutti presenti ma amalgamati, un piccolo capolavoro. Seguono due piatti di affettati, divisi tra quelli delicati e quelli forti. Abbiamo tra i saporti forti, due tipi di salame, uno il classico salame crudo affettato, quello che potrebbe essere il classico cacciatore brianzolo, l'altro molto piu' stagionato, probabilmente con una componente equina; assieme ai salami, il lardo, un tipo con una stagionatura avanzata e speziato,con vena rossa marcata. Tra i delicati abbiamo invece coppa, molto magra e stagionata, ed un prosciutto crudo, di perfetta stagionatura, ma di sapore e profumo poco marcati, nonostante siamo ampiamente sopra la sufficienza. Proseguiamo con gli altri antipasti, che sono degli ottimi funghi porcini sott'olio, veramente buoni, pomodori seccati sott'olio, con spezie, piccoli peperoni interi, piccanti, cipollotti in agrodolce: tutte preparazioni che non nascondono la loro origine casalinga. Dopo una breve pausa, si passa ai primi: iniziamo con dei raviolini al sugo di arrosto, veramente saporiti, con un ripieno del quale si distingue perfettamente il sapore della carne, ed un condimento per nulla unto, molto saporito; anche la pasta, probabilmente fatta in casa, e' cotta al punto giusto. Segue un risotto con funghi porcini, che mi restera' nel cuore a lungo: riso con cottura perfetta, e con il riso non e' facile come con la pasta; i porcini dominano con tutto il loro sapore, mantecatura da manuale, la consistenza giusta, ne' troppo solido, ne' liquido, la sensazione al palato di chicchi in una crema di porcini: penso il pezzo migliore della serata. Altra breve pausa, ed arrivano i secondi, preceduti dai contorni, che sono patate al forno ed insalata mista. Apre le danze un brasato al vino rosso, sublime, carne morbidissima nonostante la compattezza, per nulla filosa; il sapore della carne, una di quelle carni che hanno ancora un sapore, l'aroma del vino ad esaltare e non a coprire. Seguono delle braciole di maiale alla griglia, magre, con cottura perfetta, saporite. Ormai sazi, viste anche le quantita' sulle quali nessuno ha lesinato, affrontiamo l'ultima battaglia, il dolce. Una cosa curiosa, che abbiamo visto essere messa in atto anche per gli altri tavoli, vengono portati piatti con dolci diversi, ed i commensali scelgono. A me e' toccata una consistente fetta di una torta di crema di cioccolato con panna, una preparazione squisita, per nulla stucchevole, come avrei immaginato alla vista. Conclude la cena un bicchiere di limoncello ed un caffe'; il tutto per un prezzo che da quanto ho capito e' fisso, di 30 euro, veramente poco, per la qualita' delle materie prime utilizzate e per la cordialita' e precisione del servizio, svolto dalle due cameriere ed a volte anche dalla titolare. Unico neo, non vengono accettate ne' carte di credito ne' bancomat, che al giorno d'oggi, e' una penalizzazione non da poco, per il cliente.
Ringraziamenti
Missione compiuta; il contachilometri segna 338995, e sono passate solamente 14 ore, non una settimana :) A questo punto posso solo fare i ringraziamenti :

Naturalmente al grande Mike, che ha conservato tutto questo ben di dio per tanto tempo, e debbo anche aggiungere in perfetto stato, come poche volte ci capita (basta guardare le foto e leggere i racconti, per rendersi conto che spesso portiamo a casa macchine sporche, disastrate ed incomplete).

Poi ad Elia, senza il quale una missione del genere non la si puo' fare di certo.

Ed infine alla sig.ra Tania ed alle due gentili cameriere dell'agriturismo Lago degli Elfi, che ci hanno ricompensato di tutta la fatica di una giornata da 12 ore di lavoro e 1000Km.

Bilancio
Ormai prendo l'abitudine di fare un bilancio economico di ogni missione
Autostrada Novara Est - Milano Ghisolfa 2,60
Autostrada Milano Est - Venezia Mestre 13,90
Autostrada Venezia Est - Trieste 6,40
Gasolio 43,01
Autostrada Trieste - Venezia Est 6,40
Autostrada Venezia Mestre - Milano Est 13,90
Autostrada Milano Ghisolfa - Novara Est 2,60
Gasolio 42,00
Cena 60,00

Totale

190,81
  Questo e' un MUSEO : il materiale visibile nelle foto o elencato in queste pagine NON e' in vendita. Se avete necessita' di qualche macchina o qualche parte, tutto quello che possiamo fare e' aiutarvi a riparare la vostra oppure a trovarne una funzionante.  
 
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