I preparativi |
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Anche quest'anno, per la
terza volta, vado alla fiera di Silvi Marina, che e' giunta alla sua
quarantaquattresima edizione; la fiera di per se' stessa e' come le altre,
forse piu' grande della media, ma ormai strapiena di cineserie e
pochissima elettronica, ma questo appuntamento annuale e' l'occasione per
incontrare gli amici abruzzesi e spesso per portare a casa qualche
macchina salvata durante l'anno da loro. Questa volta ho un handicap non
da poco: la mia auto e' ferma, causa pompa delle frizione a rischio,
sopratutto per farsi 1200km, cosi' mi rimane la panda, 13 anni di vita,
14.000Km appena percorsi: non e' certo l'auto adatta per fare tratte di
600Km, ma visto che l'alternativa del treno, oltre a non piacermi per la
scarsa autonomia, non mi permette di caricare niente di ingombrante,
rimane l'unica soluzione |
In viaggio |
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Come prima cosa, faccio
benzina alla panda, in modo da limitare al massimo le fermate per
rifornimento, che gia' saranno sicuramente maggiori di quando vado in giro
con la Mazda, visto che la panda ha un serbatoio molto piu' piccolo. Nei
giorni precedenti, proprio in previsione di questo viaggio, avevo fatto
fare il tagliando alla Panda, che , anche se non utilizzata quasi mai,
invecchia. Adesso e' quasi perfetta ... dico quasi perche' ci sarebbero da
cambiare le gomme, che pur con pochi km, sono ormai secche per l'eta'; ma
non c'e' tempo per farle sostituire, quindi debbo rischiare. |
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Partenza, finalmente.
Sono le 12:55, non sono proprio riuscito a liberarmi prima dal lavoro. Il
contachilometri segna 14376. Il viaggio si presenta abbastanza fluido, ma
di fatto sono costretto a continui spostamenti di corsia, a causa
dell'altissima presenza di camion. Quando poi le corsie diventano 2, nelle
marche, la marcia diventa veramente faticosa, sopratutto con la poca
ripresa della panda e la necessita', a volte, di sorpassare velocemente
camion in salita. |
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Strada facendo, il
carburante si consuma, ed all'altezza del Conero, sono costretto a fare
una sosta per il rifornimento. Ho percorso poco piu' di 500Km, ma non sono
stanco, per cui, dopo aver fatto rifornimento, riparto immediatamente. Se
non fosse per il buio e per gli interminabili lavori di costruzione della
terza corsia, sarebbe anche piacevole questa parte dell'Abruzzo da
osservare mentre si viaggia. |
A Pescara |
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Finalmente arrivo in
Hotel, quando ormai sono le 20. Purtroppo ho sbagliato l'uscita
dell'autostrada, perche' non avevo ancora tirato fuori il navigatore, e
sono andato a memoria; questo errore mi e' costato mezzora di
ritardo, non tanto per la strada, quanto per la coda in cui mi sono
infilato, uscendo al casello di Pescara Sud. |
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I miei amici questa sera
sono impegnati, cosi' devo arrangiarmi a mangiare da solo: inizialmente,
avevo in mente un locale del tipo "all you can eat", ma grazie
all'aiuto del call center "da Silvio", scopro che a Pescara
praticamente questo locale non esiste ... e comincio a pensare che i
pescaresi, mangino tutti poco, come i due che conosco :) Percorro la via
nazionale da Montesilvano fino a pescara, notando che praticamente e' un
susseguirsi unico di pizzerie, ristoranti, qualche trattoria, kebab, pizze
al taglio, perfino due giapponesi; alla fine ritorno un po' indietro,
verso Montesilvano, finisco per andare in questo ristorante cinese:
non chiedetemi perche', visto che non sono nemmeno un fan del cinese ...
forse e' che nei ristoranti cinesi c'e' piu' casino e meno coppiette,
quindi anche da soli, non ci si sente come pesci fuor d'acqua :) |
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Inizio ordinando delle
polpette di gamberi, che vengono servite con una salsa dolce: non male,
anche se niente di indimenticabile. Passo poi ad una zuppa di polpa di granchio ed asparagi,
servita ad una temperatura da acciaieria, che non mi soddisfa moltissimo,
principalmente per il profumo che e' tutto tranne che invitante. Continuo poi
un'omelette di gamberi, che ho scelto principalmente perche' non sapevo
cosa prendere, che non fosse carne o pesce; mi viene servita tiepida, ma
comunque non da pregiudicarne la consumazione: buona, anche se un'omelette
non e' che richieda chissa' quale competenza, nella preparazione. Piatto
successivo, gamberi saltati in padella con sale e pepe, che la cameriera
chiama spezie cinesi: il piatto migliore della serata, la materia prima e'
notevole, probabilmente fresca, la cottura perfetta, il sapore ottimo. Dopo questo primo giro, non mi sento per niente sazio, percio'
ordino degli spaghetti con gamberi, buoni, nonostante la cottura non fosse
proprio ottimale; passo poi ad un piatto di maiale alla piastra, che
speravo proprio fosse una cosa diversa, visto che nei ristoranti cinesi
delle mie zone, viene servito maiale arrosto, e non in un sughetto con i
soliti funghi e bambu, che avrei volentieri rovesciato in qualche vaso di
piante, se ce ne fossero stati. Concludo con un classico, il gelato fritto,
che avrei voluto misto, ma che l'impassibile cameriera mi obbliga a
scegliere di un gusto solo, che sara' cioccolato. Adesso si che posso dire di aver mangiato :) |
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Dopo cena, ci troviamo
con Silvio e Loris, davanti a casa di quest'ultimo, e nonostante il
freddo, passiamo una mezzora o piu' a chiaccherare. Poi Loris va a casa, o
meglio, nella sua casa/laboratorio, dove si consumano gli smontaggi piu'
incredibili del pianeta, ed io e Silvio andiamo a fare prima un
rottam tour, visto che a Pescara ci sono ancora i cassonetti, e si possono
fare ancora ottimi ritrovamenti. Avvistiamo una sedia da ufficio,
all'apparenza abbastanza bella e non danneggiata, ma non abbiamo spazio
per caricarla e sopratutto per dove metterla poi. Qualche televisore lo si
incontra sempre, anche se molti di essi, vengono aperti e danneggiati, per
asportare il giogo di deflessione, che contiene molto rame, da parte di
extracomunitari.
(la foto e' di repertorio) |
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Salutato Loris, che ha
poca voglia di andare a spasso, ed ha ancora i piatti da lavare, andiamo
a fare un giretto in centro e, dopo aver ammirato cio' che rimane del
monumento del giapponese Toyo, in piazza Rinascita, ci fermiamo a prendere un gelato in un
tristissimo bar che chiude a mezzanotte, e che ci fa' il favore di
servirci due gelati, anche se con una certa svogliatezza. Il gelato di per
se' stesso e' buono, io prendo gianduiotto, torroncino e cocco, in
coppetta, ma l'ambiente e' quanto di piu' decadente ci si possa aspettare,
e parliamo di un bar sulla piazza centrale di Pescara, un locale che ha
anche avuto una certa storia. |
La fiera |
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Dopo una bella dormita,
sveglia ! e' il grande giorno! Ci siamo accordati affinche' gli amici mi
passino a prendere alle 10:30, per cui ho tutto il tempo che voglio per
dormicchiare, lavarmi, vestirmi e fare un'abbondante colazione, anche se
debbo dire che la qualita' lascia un po' a desiderare... Dopo essermi
scofanato, come direbbe un amico, quattro fette di pane spalmate con burro
e marmellata, un croissant con cappuccino, due bicchieri di succo
d'arancia, uno yogurt, due fette di pane con spalmato il formaggino, un
altro cappuccino, una fetta di crostata ed un altro succo d'arancio, salgo
un attimo in camera per il lavaggio denti, quindi mi siedo nella hall per
collegarmi ad internet con il palmare, visto che fino alla mia stanza al
secondo piano il segnale non arriva; Silvio mi telefona dicendomi che ha
una mezzora di ritardo, posso cosi' scaricare la posta di due giorni
e rispondere velocemente a qualche messaggio, tra cui anche uno di una
certa Paola :) |
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Se gli altri anni
avevamo avuto fortuna nel trovare parcheggio, questa volta giriamo a vuoto
per piu' di mezzora, prima nel parcheggio del supermarket, strapieno, poi
attorno al centro commerciale, per finire nella stradina al di la' della
ferrovia, verso la pineta, dove finalmente possiamo parcheggiare, anche se
distanti qualche centinaio di metri. Finalmente, risolto il problema del
parcheggio, possiamo avventurarci verso la fiera, sotto una timida e
leggerissima pioggerella, che non fa preoccupare. |
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Anche quest'anno, grazie
all'ARI, ho l'invito per l'ingresso omaggio |
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Ed ecco il mio
biglietto, dopo una coda praticamente inesistente, giusto 3 o 4 persone
davanti alla biglietteria. |
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Siamo pronti per entrare
in fiera, vista l'ora, c'e' anche poca gente davanti all'ingresso, in
attesa di entrare |
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E finalmente entriamo
nel padiglione della fiera, accolti dalle belle hostess dell'ente fiere. |
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La fiera e' strapiena,
ci addentriamo tra le corsie, ma riusciamo a procedere a malapena.
Facciamo un giro estremamente a casaccio tra i banchetti, perche' non si
riesce a proseguire continuamente in una stessa direzione, causa blocchi
di persone qua e la'. Piano piano effettuiamo una prima perlustrazione,
che gia' rende un'idea di come sara' la fiera : strapiena di cineserie,
qualche banco di elettronica, solo due o tre veramente interessanti. |
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Dopo qualche giro,
riesco anche a fare il mio primo acquisto, un modulo con tre chip ad alta
densita', e dall'altra parte un array di pin tipo pin grid, che assomiglia
ad un microprocessore con cache o qualcosa di simile. Per 1 euro, non
posso lasciarlo in uno scatolone ai piedi di un banco, assieme ad
alimentatori di notebook ed altri oggetti piu' o meno inutili. La
speranza e' che sia una qualche parte accessoria di una delle workstation
presenti nel museo, altrimenti vorra' dire che avro' comprato per
l'ennesima volta un oggetto inutile. |
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E' ormai ora di pranzo,
cosi' saliamo sopra su una specie di balconcino, molto utile per scattare
foto. Il pranzo e' a cura di Silvio, due pizzette, giusto per spezzare la
fame. Segue una bottiglietta d'acqua. Nel frattempo, la ressa sta un po'
calando, e dopo la nostra mezzoretta di pausa, possiamo finalmente
iniziare un giro decente per la fiera. |
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Fortunatamente, in mezzo
ai tanti banchi pieni di dvd, ricevitori satellitari o simili, cinesate
completamente inutili, lampadine, accessori per pc, si trova anche qualche
banco di quelli che ormai aspettiamo con ansia : un signore ha diverse
riviste esposte, tra cui cq elettronica, fare elettronica, ed alcuni
libri, che vende a prezzo simbolico. Uno attira la mia attenzione,
"Introduzione al microcomputer", un libro del 1980, edito dalla
Jackson, molto bello perche' completo di parecchie foto d'epoca. Lo
acquisto per 1,5 euro, un regalo, piu' che un acquisto; l'unico neo e' che
uno spigolo del libro e' polverizzato, probabilmente e' marcito ed e'
stato successivamente asciugato. Un altro libro interessantissimo da
mettere nella biblioteca del museo. |
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Dopo aver fatto un po'
di foto, la mia macchina fotografica inizia a lamentarsi, segnalando che
ha le batterie scariche. Non avendo con me le ricaricabili, e non potendo
comprarne cariche, sono costretto a comprare un blister di pile, dopo aver
passato in rassegna diversi banchetti: le zinco carbone le si trovano al
prezzo standard di 1 euro per 4 pile, anche di marche blasonate, ma
preferisco le alkaline, che trovo al miglior prezzo di 2 euro, marca
Varta. Debbo dire che funzionano egregiamente, e mi permettono di
proseguire nel fare foto alla fiera. |
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Facciamo numerosi giri
per la fiera, ma nonostante la ressa sia calata ed e' quindi possibile
osservare meglio quello che c'e' sui banchi, sono veramente pochi quelli
che possono interessare un appassionato di elettronica. Mi rendo conto
che, perche' la fiera si mantenga, e' necessario che ci siano tanti
espositori, paganti, oltre che tanti visitatori, ma ad ogni edizione
diventa sempre piu' simile a girare per il centro commerciale, piuttosto
che per il paese dei balocchi, come avveniva anni fa. Come vedete nella
foto a fianco, ci sono banchi strapieni di dvd vergini |
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Una delle cose positive
del passare degli anni invece, e' che ci sono sempre piu' belle ragazze ai
banchi e meno omaccioni :) |
La donazione |
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Un collega di Silvio,
Paolo Amico, si e' interessato al museo, e ci dona due bellissime
stampanti IBM Visto che l'amico non viene in fiera, dobbiamo recarci a
prenderle a Pescara, il che vorrebbe dire meno di un'ora in tutto, se non
fosse che di sabato ed alle 18, ci vuole praticamente un'ora di strada
solo per andare a Pescara, ed altrettanto per tornare indietro; questo ci
causera' qualche problema con gli appuntamenti, e ritorneremo praticamente
a fiera chiusa. |
Tutti a cena |
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Al termine della fiera,
e' tradizione la cena con i soci dell'ARI, che dopo la fatica della
giornata, si concedono il meritato riposo. Questa volta, non si va in un
ristorante, ma viene preparata una cena direttamente al self service
interno alla fiera, che mi dicono ha un cuoco molto bravo. La cena sara'
composta da un piatto di antipasti, costituiti da una fetta di prosciutto
crudo, una di salame crudo a grana fine, una di coppa e qualche sottaceto.
Segue un primo a base di pasta d'uovo, del quale non ricordo il nome, poi
un altro primo, spaghetti con le polpettine, dei quali praticamente avro'
doppia razione, grazie al un commensale poco mangione. Quindi, dopo una
lunga attesa, il piatto forte della serata: gli arrosticini abruzzesi,
famosi in tutto il mondo, e cucinati in modo impeccabile: ne mangio 17, 10
miei e 7 di Silvio, che mangia pochissimo, al punto che in piscina va a
fondo, tanto e' magro :) Conclude un dolcetto, il caffe' ed un amaro.
Un'ottima cena, con una bella compagnia. |
Il ritorno |
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Mi alzo di buona
mattina, alle 7:30, faccio colazione, anche se il buffet disponibile non
e' che sia il massimo, in quanto costituito, salvo poche eccezioni, da
cibo preconfezionato da supermercato, e macchinetta per caffe' o succo
d'arancio. Ma ci si accontenta. A meta' colazione, irrompe una squadra di
calcio femminile, alloggiata nell'hotel probabilmente da oggi, visto che
ieri non c'era, che pare essere stranament di Pescara; in poco tempo si
crea un notevole casino, con le atlete, in alcuni casi con scuri occhiali
da sole (e fuori il cielo e' nuvoloso...), che spazzano tutto quanto c'e' di
commestibile, costringendo l'unica cameriera presente a continui
rifornimenti di cibo: in un attimo se ne vanno tre vassoi di croissant. |
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Durante il viaggio di
ritorno, come prevedevo, si rende necessario un rifornimento. Purtroppo,
come al solito, capita in un tratto in cui non c'e' un'area di servizio
ne' Agip ne' Total, cosi' sono costretto a sostare in un'area api e pagare
senza carte carburante. Purtroppo non conosco esattamente l'autonomia
della panda da quando si accende la spia della riserva, cosi' preferisco
non rischiare di rimanere a piedi, anche perche' sull'autostrada A14 i
distributori di carburante sono assurdamente molto distanziati. |
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Alle 14:45 arrivo a
novara, ed il contachilometri segna 15715. Ho percorso in tutto questo
giro, 1339Km. Grazie pandina, di avermi riportato sano e salvo fino a
casa. |
Ringraziamenti |
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Prima di tutto, un
grazie enorme a Silvio Nisi e Loris Damiani, che mi
accolgono sempre facendomi sentire a casa, e fanno di tutto per mettermi a
mio agio durante la mia permanenza.
Grazie alla sezione ARI di Pescara, della quale sono ospite, che mi
accoglie come un amico di vecchia data.
Grazie a Paolo Amico, che ha donato due bellissime stampanti al
museo.
Un ringraziamento va anche all'ARI di Portogruaro, sempre presente,
che ci ha donato un computer con tastiera storica IBM
grazie anche all'Hotel Prestige, che mi ha accolto per un prezzo
molto modico in una stanza favolosa.
Ed un grazie anche alla mia pandina, che mi ha portato avanti ed
indietro per 1300km fedelmente.:) |
Bilancio |
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Resoconto spese di
questo recupero
Data |
Descrizione |
Importo |
27/11/2009 |
Autostrada Novara Ovest - Milano Tang NW |
4,20 |
27/11/2009 |
Autostrata Milano sud - Pescara-Chieti |
32,30 |
27/11/2009 |
Benzina |
42,00 |
27/11/2009 |
Cena ristorante Hay Yen |
28,00 |
28/11/2009 |
Pile macchina
fotografica |
2,00 |
29/11/2009 |
Hotel Prestige (2 notti) |
80,00 |
29/11/2009 |
Autostrada Citta' S.Angelo - Milano Sud |
31,50 |
29/11/2009 |
Autostrada Milano Tang NW - Novara ovest |
4,20 |
29/11/2009 |
Benzina |
47,00 |
30/11/2009 |
Benzina |
33,00 |
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Totale |
304,20 |
Se volete aiutarci in queste imprese, potete contribuire alle spese che sosteniamo con una donazione
al museo, anche piccola.
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