I preparativi |
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Oggi giro di recuperi a
Padova e dintorni. Partenza alle 8 passate da poco, con il mio nuovo
mezzo, la Kia Carnival, che spero mi accompagnera' per tanti anni di
missioni di salvataggio, come e' stato per la gloriosa Mazda 626. |
Salvataggio terminale
Wang |
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Andrea Fasson, di Este,
qualche anno fa ha salvato un terminale Wang, un modello decisamente raro,
sopratutto in italia. Ora ha deciso di donarlo al museo, cosi' ci siamo
accordati per incontrarci al casello autostradale di Monselice. |
Pausa pranzo |
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Me ne ritorno a Padova,
guardo l'orologio, vedo che ho ancora molto tempo, per cui decido di
concedermi una pausa. Quando sono in giro, al contrario della mia vita di
tutti i giorni, mangio qualcosa anche a mezzogiorno. Non ci sono molte
alternative, restando in autostrada, per cui in un autogrill, prendo un
menu con patatine ed un panino, stile Mc Donald. Niente che assomigli a
qualcosa di buono, ma almeno non tossico :) |
Giro per mercatini |
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Visto che sono a Padova,
ed ho del tempo a disposizione, faccio un giro per un paio di mercatini
dell'usato, assieme a Lorenzo Carlin, che abitando poco distante, mi
raggiunge e mi accompagna in questa attivita'. |
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Il secondo mercatino,
poco distante, ha i prezzi decisamente piu' alti, alcuni oltre il limite
del buonsenso, ma facciamo un giro, perche' a volte e' divertente anche
solamente curiosare. L'unica cosa interessante e' un'interfaccia
registratore per un fantomatico computer TI74, che non conosco, ma il
proprietario del mercatino, nonostante mezzora di ricerca, non riesce a
risalire al prezzo dell'oggetto, per cui lasciamo perdere e ce ne andiamo. |
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Cena alla trattoria
Piave
Arriviamo nel locale quando ormai sono le 20:30, dopo aver trovato
parcheggio non molto facilmente, lungo la via. Purtroppo il locale e'
piccolissimo, e la gente viene compattata su tavoli inadeguati. Il nostro
tavolo, apparecchiato per 8 persone, ne poteva contenere con tutta la
buona volonta' solo sei, ma in un locale serio sarebbe stato utilizzato
per 4 persone. Da qui si capisce gia' quella che poi sara', purtroppo la
mia conclusione: uno di quei posti dove non si guarda al cliente, ma solo
al suo portafogli, piu' bestie entrano, piu' soldi si fanno, avanti
signori. Dopo molto tempo, riusciamo a sederci tutti, grazie al fatto che
si libera un tavolo accanto al nostro, occupato da alcune anziane signore.
L'ambiente e' sopportabile a fatica, caldissimo, molto umido, al punto che
si appannano gli occhiali, troppe persone presente, senza dubbio oltre i
limiti consentiti dalla sicurezza; la gente non parla, grida, cosi' forte
che non riesco nemmeno a sentire cosa dicono le persone che ho di fianco,
e questo per tutta la serata.
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