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Alessandria - Wikipedia

Alessandria

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Alessandria
Panorama di Alessandria
Palazzo Rosso (sede dell'Amministrazione Comunale)

Lo stemma del comune di Alessandria riporta il motto della città:
Deprimit elatos, levat Alexandria stratos
Alessandria umilia i superbi ed esalta gli umili

Alessandria - Bandiera
Alessandria - Stemma
Stato: bandiera Italia
Regione: Stemma Piemonte
Provincia: stemma Alessandria
Coordinate: 44°54′48″N 8°37′12″E / 44.91333°N 8.62°E / 44.91333; 8.62Coordinate: 44°54′48″N 8°37′12″E / 44.91333°N 8.62°E / 44.91333; 8.62
Altitudine: 95 m s.l.m.
Superficie: 203,97 km²
Abitanti:
94.646 31/07/2010 
Densità: 464,19 ab./km²
Frazioni: Astuti, Cabanette, Cantalupo, Casalbagliano, Cascina Grossa, Castelceriolo, Gerlotti, Litta-Parodi, Lobbi, Mandrogne, San Giuliano Nuovo, San Giuliano Vecchio, San Michele, Spinetta Marengo, Valle San Bartolomeo, Valmadonna, Villa del Foro 
Comuni contigui: Bosco Marengo, Castellazzo Bormida, Castelletto Monferrato, Felizzano, Frugarolo, Montecastello, Oviglio, Pecetto di Valenza, Pietra Marazzi, Piovera, Quargnento, Sale, San Salvatore Monferrato, Solero, Tortona, Valenza
CAP: 15121(città)-15122(sobborghi)
Pref. telefonico: 0131
Codice ISTAT: 006003
Codice catasto: A182 
Class. sismica: zona 4 (sismicità molto bassa)
Class. climatica: zona E, 2559 GG
Nome abitanti: alessandrini (lissandren) 
Santo patrono: Madonna della Salve
San Baudolino (Sòn Baudulen) 
Giorno festivo: 10 novembre 
Il comune si trova qui
Posizione del comune nell'Italia
Sito istituzionale
« Alessandria non è stata fondata da un giorno all'altro come vuole la leggenda. È stata una impresa collettiva, lenta, faticosa, risultato di collaborazione da parte di genti diverse". »
(Umberto Eco da ...La cittadella da riciclare, in AA.VV., Alessandria è una comoda poltrona: ti siedi e ti addormenti?!, pag.9)

Alessandria [a-les-sàn-dria] (Lisandria in piemontese comune, Lisondria in dialetto alessandrino) è un comune italiano di 94.646 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia. È la terza città del Piemonte per numero di abitanti dopo Torino e Novara, ma la prima per superficie, seguita dal comune di Vinadio.

Indice

[modifica] Geografia

Il fiume Tanaro.

Sorge nella pianura alluvionale formata dai fiumi Tanaro e Bormida, in prossimità del loro punto di confluenza. Grazie alla sua posizione al centro del triangolo Torino-Genova-Milano, la città costituisce un importante nodo autostradale e ferroviario con scalo di smistamento di testa, situato nel sud-ovest della stazione viaggiatori. È servita dall'Autostrada A21 e dall'Autostrada A26.

[modifica] Clima

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Stazione meteorologica di Alessandria.

Alessandria è caratterizzata da un clima tipicamente padano, con inverni freddi e nebbiosi ed estati calde ed afose. Le piogge non sono molto abbondanti (circa 600 mm), e cadono prevalentemente in autunno ed in primavera.

Alessandria ha un clima più continentale rispetto al resto del Piemonte. Gli inverni, a causa del maggior numero di giorni nebbiosi, tendono ed essere più rigidi (media di +0,4 gradi a gennaio), mentre le estati sono afose ma molto più soleggiate e secche: il mese più caldo, Luglio, ha una temperatura media di +24 gradi ed è anche il più siccitoso, con 32 mm di pioggia spesso concentrati in uno o due temporali (al culmine dell'estate le perturbazioni atlantiche tendono a scorrere molto più a nord).

[modifica] Storia

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi le voci Storia di Alessandria e Assedio di Alessandria.

[modifica] Fondazione

La città nacque nella seconda metà del XII secolo con il toponimo di Civitas Nova su un nucleo urbano già esistente costituito dall'antico borgo di Rovereto. La città fu fondata ufficialmente nel 1168 e in quell'anno assunse il nome attuale in onore di Papa Alessandro III, che promulgò in quel periodo le azioni contro il Sacro Romano Impero e che aveva scomunicato Federico Barbarossa. Il 29 ottobre 1174 Alessandria subì un attacco delle forze imperiali che avevano già espugnato nei mesi precedenti Susa ed Asti e che però rimasero bloccate di fronte al fossato che circondava la città: cominciò così un lungo assedio che terminò il 12 aprile 1175, Venerdì Santo, con la resa degli uomini del Barbarossa. Nel 1183 dopo la Pace di Costanza e su ordine dell'Impero, la città assunse il nome di Cesarea, mantenendolo però per un breve periodo. Nel 1198 divenne Libero comune.

[modifica] Medioevo

Nel Medioevo Alessandria per oltre due secoli mantenne la condizione di libero comune entrando in conflitto con le vicine Casale, che era ancora parte del Marchesato del Monferrato, con Asti e con Pavia, le quali temevano una sua possibile espansione. La città, conosciuta allora con il nome di Alessandria della Paglia o Alessandria della palude per le sue fortificazioni in semplice paglia e fango, passò in seguito sotto la protezione dei Visconti e successivamente sotto il Ducato di Milano. Fu probabilmente sul principio del XIII secolo che si stabilirono nella città gli ebrei, dove vi fondarono con l'andare del tempo una sinagoga.

[modifica] Periodo Napoleonico

Nel 1707 fu conquistata dal Principe Eugenio, finendo così, dopo i trattati di Utrecht del 1713, nelle mani dei Savoia. Alla fine del ‘700 l'intero Piemonte fu colpito dalle battaglie conseguenti alle mire espansionistiche di Napoleone Bonaparte e se già dopo l'armistizio di Cherasco l'influenza dell'imperatore corso era tangibile, nel 1802, dopo la battaglia di Marengo (vinta dalle truppe napoleoniche), Alessandria fu ufficialmente annessa alla Francia assieme a tutta la regione, diventando capoluogo del Dipartimento di Marengo. Successivamente, nel 1814, la città venne conquistata dagli austriaci e il 30 maggio di quello stesso anno, dopo i trattati di Parigi, entrò a far parte del Regno di Sardegna in quanto fu restituita ai Savoia.

[modifica] I moti del 1821

Il 10 Marzo 1821 l'insurrezione partì da Alessandria. La città per la sua importanza strategica, era il perno intorno a cui dovevano ruotare le operazioni della congiura ed è lì che i patrioti iniziarono a convergere da ogni parte. La scintilla partì proprio dai dragoni del re sabaudo. Promotore del moto costituzionale, Giacomo Garelli, un ex ufficiale dell'esercito napoleonico. Il comandante Isidoro Palma comandante della Brigata Genova, occupò la cittadella nella notte tra il 9 e il 10 marzo con Dragoni del Re, insieme alla Brigata Genova e a un gruppo di volontari armati; il capitano delle porte fu costretto a consegnare le chiavi e venne arrestato il comandante. Guglielmo Ansaldi, comandante in seconda della Brigata Genova, proclamava la liberale Costituzione di Spagna, e sul pennone si innalzò la bandiera tricolore. All’alba del giorno seguente le artiglierie annunciarono la vittoria della libertà: la bandiera tricolore sventolava sulle torri del forte e si creò un comitato governativo provvisorio. È l’episodio che Giosuè Carducci descrive nei versi di “Piemonte”, nelle “Odi barbare”: “Innanzi a tutti, o nobile Piemonte, quei che a Sfacteria dorme e in Alessandria diè a l’autore il primo tricolore, Santorre di Santarosa”[1].

[modifica] Risorgimento

Medagliere del Magg. Tito Giuseppe Viazzi, decorato alla Battaglia di S. Martino del 1859

Durante il Risorgimento, Alessandria fu un importante centro liberale. Nell'ottobre 1859 fu scelta come capoluogo di provincia di una delle prime quattro province piemontesi, per una fetta di territorio che comprendeva anche l'astigiano. Il 25 luglio 1899 diventò la prima città italiana capoluogo di provincia ad essere governata da una Giunta a maggioranza socialista: quel giorno venne infatti eletto sindaco della città l'orologiaio Paolo Sacco.

[modifica] XX secolo

La nascita delle Ferrovie e l'incremento dei commerci nel Nord-Italia, alla fine dell'Ottocento trasformarono Alessandria in uno dei punti nevralgici per il mercato italiano. Per la sua posizione, al centro dei collegamenti tra Torino, Milano e Genova, in questo periodo la città conobbe un grande incremento demografico. Sotto il Fascismo Alessandria mantenne la sua importanza; negli anni trenta furono eretti importanti edifici pubblici e opere architettoniche, come il Dispensario Antiturbercolare, progettato da Ignazio Gardella e il Palazzo delle Poste e dei Telegrafi, decorato dai mosaici di Gino Severini. Nel corso della seconda guerra mondiale, la città subì ripetuti e pesanti bombardamenti aerei e la sua Sinagoga fu saccheggiata e parzialmente distrutta dai fascisti nel dicembre del 1943. Nel dopoguerra Alessandria seguì le sorti del Nord-Italia, conoscendo inizialmente quello sviluppo e quella forma di benessere che si diffuse nel Settentrione nel corso degli anni sessanta con il boom economico, conoscendo anche l'immigrazione della gente proveniente dalle regioni del Sud e arrivando a superare i 100.000 abitanti nel 1970. Successivamente, quando gli effetti del boom economico rientrarono, Alessandria conobbe un calo demografico. La città venne anche scossa dai fatti di cronaca a sfondo politico che insanguinarono l'Italia degli anni settanta: il 9 e il 10 maggio 1974, una rivolta interna al carcere si risolse tragicamente, con 7 persone morte e 14 ferite: quest'episodio fu ricordato come la "Strage di Alessandria". Inoltre, fu in una cascina nei pressi della città piemontese che si tennero le prime riunioni del gruppo delle Brigate Rosse ed ebbe luogo il sequestro Gancia. Il 6 novembre 1994 Alessandria fu pesantemente colpita da una grave alluvione che la investì per buona parte sommergendo ampie zone residenziali (specialmente i quartieri Orti, Rovereto, Borgoglio, Borgo Cittadella, Astuti e San Michele) e varie frazioni. L'alluvione, che fu causata dallo straripamento del fiume Tanaro, provocò anche la morte di undici persone oltre a danni ingentissimi sia alle abitazioni private che alla struttura economica cittadina. Nel 1998 diventò sede, assieme a Novara e Vercelli, dell'Università degli studi del Piemonte Orientale "Amedeo Avogadro".

[modifica] Monumenti e luoghi d'interesse

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Categoria:Architetture di Alessandria.

Il centro della città è caratterizzato dalla vastità di piazza della Libertà, anticamente Platea Maior. La piazza d'armi voluta da Napoleone fu ottenuta mediante la demolizione, avvenuta nel 1803, dell'antica cattedrale del XIII secolo opera dell'architetto Ruffino Bottino. Recentemente sono stati portati alla luce i resti delle fondamenta per studi di approfondimento e poi ricoperti. Al centro di essa sorge la statua di Urbano Rattazzi, opera di Ferruccio Pozzato, che sostituisce la fusione più antica di Giulio Monteverde, demolita per ricavarne metallo nel 1943, durante la seconda guerra mondiale.

[modifica] Architetture religiose

  • Cattedrale. Quasi adiacente a piazza della Libertà è la piccola ed elegante piazza del Duomo, con la nuova cattedrale neoclassica del (1810-1849) che conserva al suo interno la statua lignea della Madonna della Salve; sul lato sinistro della facciata spicca Gagliaudo che regge una formaggetta lodigiana, scultura romanica raffigurante l'eroe alessandrino che secondo la leggenda si distinse nel corso dell'assedio del Barbarossa. Da notare sul fianco destro della Cattedrale l'altissimo e imponente campanile di gusto eclettico, costruito a più riprese fra l'ultimo decennio dell'Ottocento e il 1922; con i suoi 106 metri di altezza è il terzo più alto d'Italia dopo il Campanile di Mortegliano e il Torrazzo di Cremona.
  • Santa Maria di Castello. La più antica della città (XV secolo), situata presso l'antico borgo Rovereto e che fonde nella sua struttura stili di epoche diverse, come quello tardo - romanico della costruzione con il portale rinascimentale e, al suo interno, diverse opere di epoche successive (il crocefisso, l'altare, la fonte battesimale, la sacrestia); inoltre nei sotterranei, da qualche tempo riaperti al pubblico, si possono osservare i resti di 2 precedenti chiese. Nonostante una fase di decadenza, negli ultimi anni sono stati notevoli i lavori di ristrutturazione.

[modifica] Architetture civili

  • Palazzo del Municipio o Palazzo Rosso (dal colore della facciata). Eretto nel XVIII secolo è dotato di un particolare orologio a tre quadranti (da notare sulla sommità il galletto sottratto dagli alessandrini ai casalesi nel 1225).
  • Palazzo Guasco Gallarati di Bisio. Situato in via Guasco la sua storia risale alla fondazione della città. L'attuale conformazione è del secolo XVIII. L'ala destra del palazzo è, oggi, sede di alcune sezioni dell'Amministrazione Provinciale: la Direzione Economia e Sviluppo della Provincia di Alessandria (che comprende l'Assessorato alla Cultura e l'Assessorato al Turismo), la Biblioteca Provinciale di Editoria locale, l'Istituto per la Storia della Resistenza e della Società Contemporanea e la Galleria d'Arte Moderna. In attesa di restauro di alcuni saloni del palazzo che conservano la struttura architettonica settecentesca. L'ala sinistra del palazzo, invece, è tuttora proprietà privata. Degno di nota il piccolo teatro, non aperto al pubblico, presente all'interno dell'ala privata.
  • Cittadella Militare. Sorge sulla sponda sinistra del fiume Tanaro. È un'imponente costruzione militare innalzata su progetto di Ignazio Bertola, una delle principali al mondo per importanza. La costruzione, voluta dai Savoia nel XVIII secolo, comportò l'evacuazione e la demolizione dell'intero quartiere di Borgoglio. Di proprietà del Demanio Militare, è visitabile solo in rare occasioni: è a pianta stellare, con sei baluardi attorniati da fossati. Di notevole interesse architettonico-militare il quartiere militare con gli edifici settecenteschi e ottocenteschi.
  • Ponte Cittadella. Il vecchio ponte ottocentesco soprannominato "della Cittadella" (inaugurato nel 1891) che attraversava il fiume Tanaro proprio di fronte alla Cittadella è stato oggetto di parecchie polemiche per quanto riguarda la sua sicurezza e la sua presunta influenza sulle piene del fiume. Si è pensato che il ponte fosse stata una delle cause dell'alluvione del 1994,alcuni ritenevano che avesse delle campate strette e che avrebbero potuto impedire un corretto deflusso delle acque in caso di nuova piena. Altri pareri e di segno opposto, affermarono che il ponte invece non avesse avuto nessuna colpa, come affermato da una perizia di un illustre docente universitario nominato perito durante il processo seguito all'alluvione del '94, Prof. Ing. Luigi D’Alpaos Ordinario di Idrodinamica nell’Università di Padova, e che la soluzione più ovvia per risolvere il problema dell'esondazione sarebbe stato, semplicemente, ripulire ed uniformare il letto del fiume, nonché prevedere e realizzare opportune casse di espansione e laminazione che permettessero un naturale "sfogo" alle piene, limitando e regolando l'afflusso delle acque verso la città. Per quanto riguarda la sicurezza del ponte, ci furono alcuni piccoli cedimenti strutturali che avrebbero potuto causare in seguito gravi danni e vennero sistemati compiendo dei lavori di ristrutturazione. Il ponte venne comunque definitivamente abbattuto (di nascosto, durante la notte) nell'agosto 2009, lasciando gli alessandrini con qualche problema in più di traffico. Nell'accordo firmato da Comune, Provincia di Alessandria, Regione Piemonte, Protezione civile che disponeva l'abbattimento del suddetto ponte, è prevista la realizzazione di un'opera di almeno pari pregio, un ponte a campata unica, progettato dall'architetto Richard Meier. Promessa più volte l'apertura del cantiere, dopo innumerevoli rinvii, non si è ancora dato il via ai lavori, gli Alessandrini aspettano fiduciosi. La vicenda è salita alla ribalta della cronaca nazionale a causa del servizio trasmesso dalla seguitissima trasmissione televisiva "Striscia la notizia" dove si è mostrato il vivace scambio di battute tra il Sindaco Piercarlo Fabbio e il vulcanico critico d'arte Vitorio Sgarbi, quest'ultimo ha espresso profonda tristezza e sconcerto per la distruzione di una importante opera dell'ingegneria militare.
  • Palazzo delle Poste. Edificato tra il (1939 e il 1941) di stile schiettamente razionalista è decorato con un bel mosaico lungo 38 metri di Gino Severini sulla facciata.

[modifica] Musei

[modifica] Evoluzione demografica

Abitanti censiti

[modifica] Cultura

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  • [4] Vita e opere di Giovanni Migliara

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  • [5] Vita e opere di Angelo Morbelli

[modifica] Eventi

[modifica] Rievocazione Storica della Battaglia di Marengo

Rievocazione della Battaglia di Marengo vinta da Napoleone a Spinetta il 14 giugno del 1800. Battaglioni austriaci, francesi e italiani, provenienti da tutta Europa, tornano a fronteggiarsi. Manifestazioni, incontri e mostre trovano spazio in città e al Castello di Marengo. Periodo: prima metà di giugno.

[modifica] Concorso Internazionale di Chitarra Classica "Michele Pittaluga"

[modifica] Motoraduno Internazionale Madonnina dei Centauri

Motoraduno storico organizzato dal Moto Club Madonnina dei Centauri Internazionali di Alessandria a partire dal 1946 senza interruzioni. Ogni anno, nella seconda domenica di luglio, convergono ad Alessandria migliaia di motociclisti proveninti da ogni parte d'Italia e d'Europa con l'intento di rendere omaggio alla protettrice dei motociclisti, la Madonnina dei Centauri nel Santuario di Castellazzo Bormida. Caratteristica unica di questo evento è l'ingresso dei "Primi Centauri" con le loro moto, a motore acceso, all'interno del Santuario durante la funzione religiosa della domenica, officiata dal Vescovo di Alessandria, simpaticamente chiamato "Vescovo dei Centauri Internazionali".

[modifica] Salone del Biscotto

Il Salone del Biscotto Piemontese è la principale manifestazione regionale del settore. La terza edizione della rassegna ha avuto luogo, come nel 2006, presso la ex "Caserma Leopoldo Valfrè di Bonzo" di Alessandria. L'evento è dedicato alla scoperta dei sapori del Piemonte attraverso l'opera di grandi e piccoli artigiani del settore. Presso gli stand del Salone oltre cinquanta espositori hanno distribuito e offerto assaggi ai visitatori. Nell'ambito della terza rassegna dolciaria si sono susseguiti talk show dedicati ai dolci piemontesi. Tra gli ospiti hanno partecipato Iginio Massari, pasticcere e Paolo Massobrio, giornalista enogastronomico. Il Salone è organizzato dalla Provincia di Alessandria in collaborazione con la Regione Piemonte, le Province di Cuneo, Novara, Torino, Vercelli e il Comnune di Alessandria. La prima edizione si è svolta nel 2005 a Novara.

[modifica] Alè Chocolate

Manifestazione annuale organizzata dal Comune di Alessandria (Assessorato al Commercio) in collaborazione con diversi enti ed associazioni, per promuovere e rilanciare il cioccolato dell'industria dolciaria e dell'artigianato locale. L'obiettivo della festa è quello di interessare i visitatori e sviluppare il settore ormai secolare per questa provincia. Eventi collaterali di notevole interesse sono stati la mostra di sculture di cioccolato presso il Palazzo Asperia (ora Palazzo Monferrato) ed i massaggi al cioccolato, eseguiti a scopo dimostrativo da personale esperto e con la partecipazione di graziose modelle. Alè Chocolate diventerà un appuntamento fisso annuale. Periodo: ottobre.

[modifica] Salone del Dolce e Salato

Il Salone del Dolce e Salato è una manifestazione provinciale del settore alimentare. La prima edizione ha avuto luogo presso la ex "Caserma Leopoldo Valfrè di Bonzo" nei giorni 17 - 18 e 19 novembre 2008. L'evento è dedicato alla scoperta dei sapori della provincia di Alessandria e della Provincia di Genova, insieme promotrici, attraverso l'opera di grandi e piccoli artigiani del settore. Presso gli stand del Salone gli espositori hanno offerto assaggi delle loro specialità ai visitatori. Il Salone è organizzato dalla Provincia di Alessandria in collaborazione con la Provincia di Genova.

[modifica] Festa del Borgo Rovereto

Nata dalla volontà di pochi privati e continuata grazie all'iniziativa privata degli abitanti del più antico borgo alessandrino, è oggi una delle manifestazioni più sentite e partecipate della città. Dura due giorni di musica, bancarelle, "cortili aperti", poesie dialettali e spettacoli di strada.

[modifica] E Ben Vena Magg

È una rassegna di eventi dedicati alla cultura popolare del Piemonte che ha come palcoscenico piazze, teatri, biblioteche, scuole, musei e circoli ricreativi di Alessandria e dintorni. La cultura popolare piemontese è stata analizzata in molte sue espressioni: il patrimonio dei canti di tradizione orale, le danze etniche, gli strumenti musicali, la poesia popolare, il teatro dialettale. Particolare rilievo hanno avuto le tematiche riguardanti le minoranze linguistiche del Piemonte (la provenzale, la franco-provenzale, la walser), la cultura collinare ed alpina e le influenze che la musica di tradizione orale ha avuto nell'ambito della musica colta. Dalla sua nascita la manifestazione è stata curata dall'Associazione Culturale Trata Birata/Tre Martelli.

[modifica] Fraskettando SkaBluesJazz Festival

Fraskettando SkaBluesJazz Festival[2] è stato uno dei principali appuntamenti musicali estivi organizzato, dal 1998 al 2007 dal Circolo Culturale "Il Ghilino" di San Giuliano Nuovo associazione che si è occupata di promozione culturale ed organizzazione di eventi e manifestazioni sul territorio alessandrino. Dal 2004 al 2006 l'organizzazione del festival ha visto la collaborazione tra il Circolo Culturale "Il Ghilino" e il Circolo ARCI "Paolo Rossi" di San Giuliano Nuovo. Ecco alcuni artisti che hanno partecipato alle varie edizioni: The Blues Brothers Band, Eddie Floyd, Taj Mahal, Mario Biondi, Soft Machine, Mick Abrahams & Clive Bunker, Rezophonic, Cristina Scabbia, Roy Paci & Aretuska, Persiana Jones, Statuto, Trio bobo, Claudio Capurro, Paolo Bonfanti.

[modifica] Gastronomia

I piatti più rappresentativi di Alessandria, oltre alle portate di tipica matrice piemontese come gli agnolotti e il brasato, sono:

  • il pollo alla Marengo (pollo condito con gamberi di fiume e uova, il cui nome deriva dalla famosa battaglia di Marengo);
  • i rabaton (rotolini di spinaci, ricotta ed erbette bolliti in acqua calda e successivamente gratinati al forno con formaggio, burro e salvia);
  • la farinata (chiamata anche bela cauda, è una torta di ceci di antica origine genovese, qui sviluppatasi per merito degli intensi rapporti tra la pianura e il mare).

Fra i dolci tipici, che hanno ricevuto la denominazione comunale d'origine, si trova il Lacabòn, a base di miele e albume, venduto durante la festa di santa Lucia e sant'Antonio; cannoncini e bignè, tartufata ed amaretti, polenta dolce di Marengo, meardini, e gallinotti al rum, mandrugnin, nugatelli, torta albanese e farciò[3].

[modifica] Personalità legate ad Alessandria

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Categoria:Personalità legate ad Alessandria.

A

B

C

D

E

  • Umberto Eco, scrittore, filosofo, accademico, semiologo, linguista e bibliofilo

F

G

H -
I

L

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P

Q -
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U -
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[modifica] Geografia antropica

[modifica] Suddivisioni amministrative

Alessandria è suddivisa in cinque differenti circoscrizioni:

Alessandria Nord

Mappa della provincia di Alessandria. In rosso l'area del comune di Alessandria

Alessandria Centro

Alessandria Sud

Alessandria Europista

  • Europa (quartiere)
  • Pista Vecchia
  • p.zza Mentana (rione)
  • spalto Gamondio
  • c.so IV Novembre

Alessandria Fraschetta

[modifica] Sport

[modifica] Ciclismo

La città ha una grande tradizione ciclistica: Il primo velocipede venne portato in Italia proprio ad Alessandria dall'industriale birraio Carlo Michel, proveniente dalla Esposizione Internazionale di Parigi del 1867. Nel 1876 il numero degli appassionati al nuovo mezzo di locomozione era così cresciuto da consigliare la costituzione di una Società Velocipedistica poi C.V.A. (Circolo Velocipedisti Alessandrino). Venne organizzato il Gran Premio Città di Alessandria e numerose corse su pista. La nuova pista con curve rialzate fu costruita nel 1890 a Porta Savona. In seguito al piano regolatore dei primi anni del Novecento la pista venne eliminata. Rimase però, all'intero quartiere, il nome "Pista". Ad Alessandria crebbero grandissimi campioni come Costante Girardengo, Fausto Coppi, Giancarlo Martini e Giorgio Zancanaro. Per 6 volte Alessandria è stata sede di arrivo di tappa del Giro d'Italia: la prima nel 1929, l'ultima nel 1984. Nel 1956 e nel 1967 vi giunse la prima tappa della "corsa rosa". In altre due edizioni, nel 1979 e nel 2006, Alessandria ha ospitato il Giro come sede di partenza di tappa.

Tappe del Giro d'Italia con arrivo ad Alessandria
Anno Tappa Partenza km Vincitore di tappa Maglia rosa
1929 13ª Parma 152 Bandiera dell'Italia Mario Bianchi Bandiera dell'Italia Alfredo Binda
1956 Milano 210 Bandiera dell'Italia Pierino Baffi Bandiera dell'Italia Pierino Baffi
1964 18ª Santa Margherita Ligure 204 Bandiera dell'Italia Bruno Mealli Bandiera della Francia Jacques Anquetil
1967 Treviglio 135 Bandiera dell'Italia Giorgio Zancanaro Bandiera dell'Italia Giorgio Zancanaro
1968 Sanremo 223 Bandiera della Spagna José Antonio Momeñe Bandiera dell'Italia Michele Dancelli
1984 14ª Lerici 204 Bandiera dell'Italia Sergio Santimaria Bandiera dell'Italia Francesco Moser

[modifica] Calcio

Alessandria fu una delle prime città a vedere la nascita di squadre calcistiche già sul finire del XIX secolo. La maggiore squadra di calcio cittadina è l'U.S. Alessandria, nata nel 1912, dalla caratteristica maglia grigia. Gioca le sue partite casalinghe allo Stadio Giuseppe Moccagatta, in Spalto Rovereto. Attualmente la squadra, dopo un periodo economicamente poco felice, si trova in Serie C1, ma vanta un passato onorevole: tra le altre cose, sfiorò la vittoria dello scudetto nel 1927-1928 e partecipò, nel 1929-1930, al primo campionato di Serie A, giungendo sesta; nel vivaio della squadra crebbero campioni come i campioni del mondo Luigi Bertolini e Giovanni Ferrari, oltre al Pallone d'oro Gianni Rivera. Nella stagione 2007-2008, l'Alessandria Calcio, prima in classifica del girone A della Serie D, ha raggiunto l'obiettivo della promozione in C, vincendo il campionato con 6 giornate di anticipo. Nella stagione 2008-2009, pur non avendo superato i play off, dopo un lungo periodo alla testa della classifica di C2, si è avvantaggiata di un ripescaggio ed ha ottenuto una nuova promozione. Alessandria ha anche una squadra di calcio femminile, che ha militato nel campionato di Serie B, ottenendo matematicamente, con giornate d'anticipo, la promozione in Serie A2.

[modifica] Pallavolo

Alessandria ha anche un sua tradizione pallavolistica; ospitò la prima gara interna della Nazionale maschile, il 16 luglio 1948 e l'esordio assoluto della Nazionale femminile, il 7 aprile 1951. Per diversi anni la città fu la sede centrale della Lega Nazionale Pallavolo Serie B. Nei primi anni cinquanta la Borsalino Pallavolo sfiorò più volte la conquista del campionato maschile. Anche la squadra femminile, la Saves mancò di poco lo scudetto nei primi anni sessanta. È di Alessandria Matteo Martino, pallavolista della nazionale italiana.

[modifica] Pallacanestro

La Delta Basket 92, squadra di basket femminile, partecipò nel 2002 all'Eurocoppa, diventando così la prima squadra di Alessandria a disputare una competizione europea di alto livello. La storia della società si concluse però nel 2004, con il fallimento. Sul finire degli anni settanta anche il basket maschile aveva vissuto esperienze di qualche rilievo con l'approdo in Serie A2 della Superga Alessandria. Per motivazioni interne alla società si optò poi per la cessione dei diritti alla partecipazione al campionato al Basket Club Mestre. Attualmente la maggiore realtà cestistica alessandrina milita in Serie C2.

[modifica] Football americano

I Centurions Alessandria, attivi dal 1984, militano attualmente in Serie A.

[modifica] Rugby

La squadra di rugby del Dopolavoro Ferroviario milita in Serie B con la storica maglia rosso blu. Le giovanili Under-15 sono arrivate lo scorso campionato alla fase interregionale tra Liguria-Piemonte.

[modifica] Amministrazione

Sindaco: Piercarlo Fabbio (FI) dal 29 maggio 2007 (1º mandato)
Indirizzo della casa comunale: piazza della Libertà, 1 - 15121 Alessandria

[modifica] Gemellaggi

Alessandria è gemellata con:

[modifica] Gallerie fotografiche

[modifica] Chiese e luoghi religiosi

[modifica] Angoli della città

[modifica] Immagini d'altri tempi

[modifica] Note

  1. ^ Il sogno della Libertà - I moti del marzo 1821 in Alessandria, a cura di G.Massobrio, Alessandria 1991
  2. ^ Un evento come Fraskettando SkaBluesJazz Festival ha consentito di affrontare una tematica cruciale della musica contemporanea: il ruolo dell'appartenenza ad una tradizione e il suo codificarsi nei linguaggi odierni. Se riflettiamo sulle attuali contaminazioni estetico-musicali, sull'impeto multi stilistico spesso circoscritto nella terminologia del cosiddetto crossover (da intendersi nel suo significato puro, ossia nell'attraversamento degli stili), possiamo rintracciare un continuum attitudinale-sonoro in seno al progressivo (jazz, blues, ska, rock, psichedelia, tracciati sinfonici e via dicendo). Non un caso quindi, ma riflesso temporale di una necessità: quella di rendere vitale, eclettica, totale, l'esperienza artistica umana, al di là delle ottuse barriere di genere. Fraskettando SkaBluesJazz Festival ha voluto essere espressione concreta di questo processo in corso con i suoi attori e colori. In fondo la musica è come un dipinto dalle infinite e molteplici sfaccettature, amante costantemente criptica e fuggevole nella sua intima essenzialità.
  3. ^ Scheda dei prodotti a denominazione comunale di Alessandria

[modifica] Bibliografia

  • Gustavo Strafforello, La Patria - Geografia d'Italia - Provincia di Alessandria, Unione Tipografico-Editrice, Torino, 1890
  • Nicola Basile, La città mia, Ferrari-Occella & C., II edizione, Alessandria, 1959
  • Fausto Bima, Storia degli Alessandrini, Tipografia Ferrari - Occella, Alessandria, 1965
  • Ugo Boccassi, Viaggio fantastico in una Alessandria che fu, WR Editoriale e commerciale, Alessandria, 1979
  • Ugo Boccassi, Il Giro d'Italia e Alessandria, Nuova Alexandria, Alessandria, 2006
  • Claudio Zarri, Alessandria da scoprire, WR Editoriale e Commerciale, Alessandria, 1986
  • Sandro Locardi, La Sghiarola, Edizioni Maxmi - Dieffe, Castelnuovo Scrivia, 1989
  • Giovanni Sisto, Alessandria - Una provincia diversa, Sagep Editrice, Genova, 1990
  • Paolo Zoccola, a cura di, Enciclopedia alessandrina Vol. I, I Personaggi, Soged - Il Piccolo, Alessandria, 1990
  • Tony Frisina, Album Alessandrino - Cartoline e Cronache d'Epoca, Maxmi, Castelnuovo Scrivia, 1992
  • Rino Tacchella, Artisti alessandrini tra Ottocento e Novecento. Dizionario bio - bibliografico, Edizioni dell'Orso, Alessandria, 1992
  • Paolo Zoccola, Tony Frisina ha raccolto in volume le sue cartoline d'epoca - Album dedicato alla nostalgia - Le immagini di un'Alessandria elegante e gentile insieme con le cronache dell'epoca, Il Piccolo pag. 8, Alessandria, 24 dicembre 1992
  • Mario Marchioni, Autore Tony Frisina, prefazione del prof. Sisto - Cartoline e cronache d'epoca in un "Album Alessandrino", recensione in Notes pag. 95, Alessandria, marzo 1993
  • Lucio Bassi, Tony Frisina - Album Alessandrino - Maxmi Editore, Castelnuovo Scrivia, 1992, Pagine 216, in "La Provincia di Alessandria", pp. 41-43, Editore Provincia di Alessandria, Alessandria, gennaio 1993
  • Francesco Trisoglio, Straordinario nell'ordinario, in "La Provincia di Alessandria", pp. 43-44, Editore Provincia di Alessandria, Alessandria, gennaio 1993
  • Franco Castelli, Tony Frisina, Album Alessandrino, Cartoline e Cronache d'epoca, Castelnuovo Scrivia, Maxmy Editore, 1992, pp. 216, in "Quaderno di Storia Contemporanea", Alessandria, 1993
  • Tony Frisina, Andrea Canestri - Poesie e rubriche dialettali nel centenario della nascita, Maxmi, Castelnuovo Scrivia, 1996
  • Roberto Livraghi, Alessandria, Electa, Milano, 1997
  • Manrico Punzo, Storia minima della fondazione di Alessandria, in "Nuova Alexandria" Anno III N°10, Ugo Boccassi Editore, Alessandria, 1997
  • AA.VV., Alessandria è una comoda poltrona: ti siedi e ti addormenti?!, Ugo Boccassi - Cesarino Fissore partners editori, Alessandria, 1997
  • Aldo Perosino, Gli ebrei di Alessandria - una storia di 500 anni, Le Mani - Isral, Recco, 2002
  • Carlo Gilardenghi, Canton di rus e dintorni, Le Mani - Isral, Recco, 2004
  • Alberto Ballerino, a cura di, 80 anni di storia alessandrina - 1925-2005, Il Piccolo, Alessandria, 2005
  • Alberto Ballerino, Ottant'anni di "Piccolo" - Un giornale e la sua città, Rassegna Economica della Provincia di Alessandria, Alessandria, 2/2005
  • Antonella Perin, Carla Solarino, Chiese, conventi e luoghi pii della citta di Alessandria/schede per la conoscenza degli edifici censiti nel Catasto sabaudo, (per la Collana Biblioteca Civica di Alessandria - Studi e ricerche), Edizioni dell'Orso, 2007

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