Alessandria
« Alessandria non è stata fondata da un giorno all'altro come vuole la leggenda. È stata una impresa collettiva, lenta, faticosa, risultato di collaborazione da parte di genti diverse". » | |
(Umberto Eco da ...La cittadella da riciclare, in AA.VV., Alessandria è una comoda poltrona: ti siedi e ti addormenti?!, pag.9)
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Alessandria [a-les-sàn-dria] (Lisandria in piemontese comune, Lisondria in dialetto alessandrino) è un comune italiano di 94.646 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia. È la terza città del Piemonte per numero di abitanti dopo Torino e Novara, ma la prima per superficie, seguita dal comune di Vinadio.
Indice
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[modifica] Geografia
Sorge nella pianura alluvionale formata dai fiumi Tanaro e Bormida, in prossimità del loro punto di confluenza. Grazie alla sua posizione al centro del triangolo Torino-Genova-Milano, la città costituisce un importante nodo autostradale e ferroviario con scalo di smistamento di testa, situato nel sud-ovest della stazione viaggiatori. È servita dall'Autostrada A21 e dall'Autostrada A26.
[modifica] Clima
Per approfondire, vedi la voce Stazione meteorologica di Alessandria. |
Alessandria è caratterizzata da un clima tipicamente padano, con inverni freddi e nebbiosi ed estati calde ed afose. Le piogge non sono molto abbondanti (circa 600 mm), e cadono prevalentemente in autunno ed in primavera.
Alessandria ha un clima più continentale rispetto al resto del Piemonte. Gli inverni, a causa del maggior numero di giorni nebbiosi, tendono ed essere più rigidi (media di +0,4 gradi a gennaio), mentre le estati sono afose ma molto più soleggiate e secche: il mese più caldo, Luglio, ha una temperatura media di +24 gradi ed è anche il più siccitoso, con 32 mm di pioggia spesso concentrati in uno o due temporali (al culmine dell'estate le perturbazioni atlantiche tendono a scorrere molto più a nord).
[modifica] Storia
Per approfondire, vedi le voci Storia di Alessandria e Assedio di Alessandria. |
[modifica] Fondazione
La città nacque nella seconda metà del XII secolo con il toponimo di Civitas Nova su un nucleo urbano già esistente costituito dall'antico borgo di Rovereto. La città fu fondata ufficialmente nel 1168 e in quell'anno assunse il nome attuale in onore di Papa Alessandro III, che promulgò in quel periodo le azioni contro il Sacro Romano Impero e che aveva scomunicato Federico Barbarossa. Il 29 ottobre 1174 Alessandria subì un attacco delle forze imperiali che avevano già espugnato nei mesi precedenti Susa ed Asti e che però rimasero bloccate di fronte al fossato che circondava la città: cominciò così un lungo assedio che terminò il 12 aprile 1175, Venerdì Santo, con la resa degli uomini del Barbarossa. Nel 1183 dopo la Pace di Costanza e su ordine dell'Impero, la città assunse il nome di Cesarea, mantenendolo però per un breve periodo. Nel 1198 divenne Libero comune.
[modifica] Medioevo
Nel Medioevo Alessandria per oltre due secoli mantenne la condizione di libero comune entrando in conflitto con le vicine Casale, che era ancora parte del Marchesato del Monferrato, con Asti e con Pavia, le quali temevano una sua possibile espansione. La città, conosciuta allora con il nome di Alessandria della Paglia o Alessandria della palude per le sue fortificazioni in semplice paglia e fango, passò in seguito sotto la protezione dei Visconti e successivamente sotto il Ducato di Milano. Fu probabilmente sul principio del XIII secolo che si stabilirono nella città gli ebrei, dove vi fondarono con l'andare del tempo una sinagoga.
[modifica] Periodo Napoleonico
Nel 1707 fu conquistata dal Principe Eugenio, finendo così, dopo i trattati di Utrecht del 1713, nelle mani dei Savoia. Alla fine del ‘700 l'intero Piemonte fu colpito dalle battaglie conseguenti alle mire espansionistiche di Napoleone Bonaparte e se già dopo l'armistizio di Cherasco l'influenza dell'imperatore corso era tangibile, nel 1802, dopo la battaglia di Marengo (vinta dalle truppe napoleoniche), Alessandria fu ufficialmente annessa alla Francia assieme a tutta la regione, diventando capoluogo del Dipartimento di Marengo. Successivamente, nel 1814, la città venne conquistata dagli austriaci e il 30 maggio di quello stesso anno, dopo i trattati di Parigi, entrò a far parte del Regno di Sardegna in quanto fu restituita ai Savoia.
[modifica] I moti del 1821
Il 10 Marzo 1821 l'insurrezione partì da Alessandria. La città per la sua importanza strategica, era il perno intorno a cui dovevano ruotare le operazioni della congiura ed è lì che i patrioti iniziarono a convergere da ogni parte. La scintilla partì proprio dai dragoni del re sabaudo. Promotore del moto costituzionale, Giacomo Garelli, un ex ufficiale dell'esercito napoleonico. Il comandante Isidoro Palma comandante della Brigata Genova, occupò la cittadella nella notte tra il 9 e il 10 marzo con Dragoni del Re, insieme alla Brigata Genova e a un gruppo di volontari armati; il capitano delle porte fu costretto a consegnare le chiavi e venne arrestato il comandante. Guglielmo Ansaldi, comandante in seconda della Brigata Genova, proclamava la liberale Costituzione di Spagna, e sul pennone si innalzò la bandiera tricolore. All’alba del giorno seguente le artiglierie annunciarono la vittoria della libertà: la bandiera tricolore sventolava sulle torri del forte e si creò un comitato governativo provvisorio. È l’episodio che Giosuè Carducci descrive nei versi di “Piemonte”, nelle “Odi barbare”: “Innanzi a tutti, o nobile Piemonte, quei che a Sfacteria dorme e in Alessandria diè a l’autore il primo tricolore, Santorre di Santarosa”[1].
[modifica] Risorgimento
Durante il Risorgimento, Alessandria fu un importante centro liberale. Nell'ottobre 1859 fu scelta come capoluogo di provincia di una delle prime quattro province piemontesi, per una fetta di territorio che comprendeva anche l'astigiano. Il 25 luglio 1899 diventò la prima città italiana capoluogo di provincia ad essere governata da una Giunta a maggioranza socialista: quel giorno venne infatti eletto sindaco della città l'orologiaio Paolo Sacco.
[modifica] XX secolo
La nascita delle Ferrovie e l'incremento dei commerci nel Nord-Italia, alla fine dell'Ottocento trasformarono Alessandria in uno dei punti nevralgici per il mercato italiano. Per la sua posizione, al centro dei collegamenti tra Torino, Milano e Genova, in questo periodo la città conobbe un grande incremento demografico. Sotto il Fascismo Alessandria mantenne la sua importanza; negli anni trenta furono eretti importanti edifici pubblici e opere architettoniche, come il Dispensario Antiturbercolare, progettato da Ignazio Gardella e il Palazzo delle Poste e dei Telegrafi, decorato dai mosaici di Gino Severini. Nel corso della seconda guerra mondiale, la città subì ripetuti e pesanti bombardamenti aerei e la sua Sinagoga fu saccheggiata e parzialmente distrutta dai fascisti nel dicembre del 1943. Nel dopoguerra Alessandria seguì le sorti del Nord-Italia, conoscendo inizialmente quello sviluppo e quella forma di benessere che si diffuse nel Settentrione nel corso degli anni sessanta con il boom economico, conoscendo anche l'immigrazione della gente proveniente dalle regioni del Sud e arrivando a superare i 100.000 abitanti nel 1970. Successivamente, quando gli effetti del boom economico rientrarono, Alessandria conobbe un calo demografico. La città venne anche scossa dai fatti di cronaca a sfondo politico che insanguinarono l'Italia degli anni settanta: il 9 e il 10 maggio 1974, una rivolta interna al carcere si risolse tragicamente, con 7 persone morte e 14 ferite: quest'episodio fu ricordato come la "Strage di Alessandria". Inoltre, fu in una cascina nei pressi della città piemontese che si tennero le prime riunioni del gruppo delle Brigate Rosse ed ebbe luogo il sequestro Gancia. Il 6 novembre 1994 Alessandria fu pesantemente colpita da una grave alluvione che la investì per buona parte sommergendo ampie zone residenziali (specialmente i quartieri Orti, Rovereto, Borgoglio, Borgo Cittadella, Astuti e San Michele) e varie frazioni. L'alluvione, che fu causata dallo straripamento del fiume Tanaro, provocò anche la morte di undici persone oltre a danni ingentissimi sia alle abitazioni private che alla struttura economica cittadina. Nel 1998 diventò sede, assieme a Novara e Vercelli, dell'Università degli studi del Piemonte Orientale "Amedeo Avogadro".
[modifica] Monumenti e luoghi d'interesse
Per approfondire, vedi la voce Categoria:Architetture di Alessandria. |
Il centro della città è caratterizzato dalla vastità di piazza della Libertà, anticamente Platea Maior. La piazza d'armi voluta da Napoleone fu ottenuta mediante la demolizione, avvenuta nel 1803, dell'antica cattedrale del XIII secolo opera dell'architetto Ruffino Bottino. Recentemente sono stati portati alla luce i resti delle fondamenta per studi di approfondimento e poi ricoperti. Al centro di essa sorge la statua di Urbano Rattazzi, opera di Ferruccio Pozzato, che sostituisce la fusione più antica di Giulio Monteverde, demolita per ricavarne metallo nel 1943, durante la seconda guerra mondiale.
[modifica] Architetture religiose
- Cattedrale. Quasi adiacente a piazza della Libertà è la piccola ed elegante piazza del Duomo, con la nuova cattedrale neoclassica del (1810-1849) che conserva al suo interno la statua lignea della Madonna della Salve; sul lato sinistro della facciata spicca Gagliaudo che regge una formaggetta lodigiana, scultura romanica raffigurante l'eroe alessandrino che secondo la leggenda si distinse nel corso dell'assedio del Barbarossa. Da notare sul fianco destro della Cattedrale l'altissimo e imponente campanile di gusto eclettico, costruito a più riprese fra l'ultimo decennio dell'Ottocento e il 1922; con i suoi 106 metri di altezza è il terzo più alto d'Italia dopo il Campanile di Mortegliano e il Torrazzo di Cremona.
- Santa Maria di Castello. La più antica della città (XV secolo), situata presso l'antico borgo Rovereto e che fonde nella sua struttura stili di epoche diverse, come quello tardo - romanico della costruzione con il portale rinascimentale e, al suo interno, diverse opere di epoche successive (il crocefisso, l'altare, la fonte battesimale, la sacrestia); inoltre nei sotterranei, da qualche tempo riaperti al pubblico, si possono osservare i resti di 2 precedenti chiese. Nonostante una fase di decadenza, negli ultimi anni sono stati notevoli i lavori di ristrutturazione.
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Il campanile del Duomo visto dal giardino di Villa Guerci
[modifica] Architetture civili
- Palazzo del Municipio o Palazzo Rosso (dal colore della facciata). Eretto nel XVIII secolo è dotato di un particolare orologio a tre quadranti (da notare sulla sommità il galletto sottratto dagli alessandrini ai casalesi nel 1225).
- Palazzo Ghilini, oggi sede dell'Amministrazione Provinciale e della Prefettura, progettato da Benedetto Alfieri nel 1733, di pregevoli forme barocche, considerato il più bello e monumentale della città.
- Palazzo Cuttica di Cassine. Futura sede del Museo Civico e già sede del Conservatorio Statale di Musica "Antonio Vivaldi" e precedentemente del liceo musicale.
- Palazzo Guasco Gallarati di Bisio. Situato in via Guasco la sua storia risale alla fondazione della città. L'attuale conformazione è del secolo XVIII. L'ala destra del palazzo è, oggi, sede di alcune sezioni dell'Amministrazione Provinciale: la Direzione Economia e Sviluppo della Provincia di Alessandria (che comprende l'Assessorato alla Cultura e l'Assessorato al Turismo), la Biblioteca Provinciale di Editoria locale, l'Istituto per la Storia della Resistenza e della Società Contemporanea e la Galleria d'Arte Moderna. In attesa di restauro di alcuni saloni del palazzo che conservano la struttura architettonica settecentesca. L'ala sinistra del palazzo, invece, è tuttora proprietà privata. Degno di nota il piccolo teatro, non aperto al pubblico, presente all'interno dell'ala privata.
- Palazzo dal Pozzo. Situato in piazzetta Santa Lucia, risalente al XVIII secolo di stile prettamente barocco. È stato sede della Società del Casino dal 1862 al 1868, per alcuni decenni dell'Archivio Notarile e dal 1962 al 1982 nuovamente della Società del Casino.
- Arco di trionfo. Situato al termine di via Dante fu eretto nel 1768 a ricordo della visita di Vittorio Amedeo III e di Maria Ferdinanda di Spagna. È un raro esempio di arco settecentesco.
- Cittadella Militare. Sorge sulla sponda sinistra del fiume Tanaro. È un'imponente costruzione militare innalzata su progetto di Ignazio Bertola, una delle principali al mondo per importanza. La costruzione, voluta dai Savoia nel XVIII secolo, comportò l'evacuazione e la demolizione dell'intero quartiere di Borgoglio. Di proprietà del Demanio Militare, è visitabile solo in rare occasioni: è a pianta stellare, con sei baluardi attorniati da fossati. Di notevole interesse architettonico-militare il quartiere militare con gli edifici settecenteschi e ottocenteschi.
- Ponte Cittadella. Il vecchio ponte ottocentesco soprannominato "della Cittadella" (inaugurato nel 1891) che attraversava il fiume Tanaro proprio di fronte alla Cittadella è stato oggetto di parecchie polemiche per quanto riguarda la sua sicurezza e la sua presunta influenza sulle piene del fiume. Si è pensato che il ponte fosse stata una delle cause dell'alluvione del 1994,alcuni ritenevano che avesse delle campate strette e che avrebbero potuto impedire un corretto deflusso delle acque in caso di nuova piena. Altri pareri e di segno opposto, affermarono che il ponte invece non avesse avuto nessuna colpa, come affermato da una perizia di un illustre docente universitario nominato perito durante il processo seguito all'alluvione del '94, Prof. Ing. Luigi D’Alpaos Ordinario di Idrodinamica nell’Università di Padova, e che la soluzione più ovvia per risolvere il problema dell'esondazione sarebbe stato, semplicemente, ripulire ed uniformare il letto del fiume, nonché prevedere e realizzare opportune casse di espansione e laminazione che permettessero un naturale "sfogo" alle piene, limitando e regolando l'afflusso delle acque verso la città. Per quanto riguarda la sicurezza del ponte, ci furono alcuni piccoli cedimenti strutturali che avrebbero potuto causare in seguito gravi danni e vennero sistemati compiendo dei lavori di ristrutturazione. Il ponte venne comunque definitivamente abbattuto (di nascosto, durante la notte) nell'agosto 2009, lasciando gli alessandrini con qualche problema in più di traffico. Nell'accordo firmato da Comune, Provincia di Alessandria, Regione Piemonte, Protezione civile che disponeva l'abbattimento del suddetto ponte, è prevista la realizzazione di un'opera di almeno pari pregio, un ponte a campata unica, progettato dall'architetto Richard Meier. Promessa più volte l'apertura del cantiere, dopo innumerevoli rinvii, non si è ancora dato il via ai lavori, gli Alessandrini aspettano fiduciosi. La vicenda è salita alla ribalta della cronaca nazionale a causa del servizio trasmesso dalla seguitissima trasmissione televisiva "Striscia la notizia" dove si è mostrato il vivace scambio di battute tra il Sindaco Piercarlo Fabbio e il vulcanico critico d'arte Vitorio Sgarbi, quest'ultimo ha espresso profonda tristezza e sconcerto per la distruzione di una importante opera dell'ingegneria militare.
- Dispensario antitubercolare e Laboratorio provinciale di igiene e profilassi. Opere di Ignazio Gardella, realizzate tra il 1934 e il 1939, sono considerate capolavori dell'architettura del Razionalismo italiano.
- Palazzo delle Poste. Edificato tra il (1939 e il 1941) di stile schiettamente razionalista è decorato con un bel mosaico lungo 38 metri di Gino Severini sulla facciata.
- Casa Borsalino. Opera dell'architetto Ignazio Gardella progettata tra il 1949 e il 1951 e realizzata nel 1952.
[modifica] Musei
- Museo Civico. Di recente riapertura nella nuova sede di palazzo Cuttica. Conserva tra l'altro, due arazzi fiamminghi di pregevole fattura, un interessante polittico di Gandolfino da Roreto, i paramenti sacri di papa Pio V e i corali destinati al convento di Santa Croce di Bosco Marengo da lui stesso ordinati.
- Museo Etnografico della Gambarina "C'era una volta"
- Museo del Fiume
- Museo di Scienze Naturali
- Marengo Museum
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Cultura
- [4] Vita e opere di Giovanni Migliara
- [5] Vita e opere di Angelo Morbelli
[modifica] Eventi
[modifica] Rievocazione Storica della Battaglia di Marengo
Rievocazione della Battaglia di Marengo vinta da Napoleone a Spinetta il 14 giugno del 1800. Battaglioni austriaci, francesi e italiani, provenienti da tutta Europa, tornano a fronteggiarsi. Manifestazioni, incontri e mostre trovano spazio in città e al Castello di Marengo. Periodo: prima metà di giugno.
[modifica] Concorso Internazionale di Chitarra Classica "Michele Pittaluga"
[modifica] Motoraduno Internazionale Madonnina dei Centauri
Motoraduno storico organizzato dal Moto Club Madonnina dei Centauri Internazionali di Alessandria a partire dal 1946 senza interruzioni. Ogni anno, nella seconda domenica di luglio, convergono ad Alessandria migliaia di motociclisti proveninti da ogni parte d'Italia e d'Europa con l'intento di rendere omaggio alla protettrice dei motociclisti, la Madonnina dei Centauri nel Santuario di Castellazzo Bormida. Caratteristica unica di questo evento è l'ingresso dei "Primi Centauri" con le loro moto, a motore acceso, all'interno del Santuario durante la funzione religiosa della domenica, officiata dal Vescovo di Alessandria, simpaticamente chiamato "Vescovo dei Centauri Internazionali".
[modifica] Salone del Biscotto
Il Salone del Biscotto Piemontese è la principale manifestazione regionale del settore. La terza edizione della rassegna ha avuto luogo, come nel 2006, presso la ex "Caserma Leopoldo Valfrè di Bonzo" di Alessandria. L'evento è dedicato alla scoperta dei sapori del Piemonte attraverso l'opera di grandi e piccoli artigiani del settore. Presso gli stand del Salone oltre cinquanta espositori hanno distribuito e offerto assaggi ai visitatori. Nell'ambito della terza rassegna dolciaria si sono susseguiti talk show dedicati ai dolci piemontesi. Tra gli ospiti hanno partecipato Iginio Massari, pasticcere e Paolo Massobrio, giornalista enogastronomico. Il Salone è organizzato dalla Provincia di Alessandria in collaborazione con la Regione Piemonte, le Province di Cuneo, Novara, Torino, Vercelli e il Comnune di Alessandria. La prima edizione si è svolta nel 2005 a Novara.
[modifica] Alè Chocolate
Manifestazione annuale organizzata dal Comune di Alessandria (Assessorato al Commercio) in collaborazione con diversi enti ed associazioni, per promuovere e rilanciare il cioccolato dell'industria dolciaria e dell'artigianato locale. L'obiettivo della festa è quello di interessare i visitatori e sviluppare il settore ormai secolare per questa provincia. Eventi collaterali di notevole interesse sono stati la mostra di sculture di cioccolato presso il Palazzo Asperia (ora Palazzo Monferrato) ed i massaggi al cioccolato, eseguiti a scopo dimostrativo da personale esperto e con la partecipazione di graziose modelle. Alè Chocolate diventerà un appuntamento fisso annuale. Periodo: ottobre.
[modifica] Salone del Dolce e Salato
Il Salone del Dolce e Salato è una manifestazione provinciale del settore alimentare. La prima edizione ha avuto luogo presso la ex "Caserma Leopoldo Valfrè di Bonzo" nei giorni 17 - 18 e 19 novembre 2008. L'evento è dedicato alla scoperta dei sapori della provincia di Alessandria e della Provincia di Genova, insieme promotrici, attraverso l'opera di grandi e piccoli artigiani del settore. Presso gli stand del Salone gli espositori hanno offerto assaggi delle loro specialità ai visitatori. Il Salone è organizzato dalla Provincia di Alessandria in collaborazione con la Provincia di Genova.
[modifica] Festa del Borgo Rovereto
Nata dalla volontà di pochi privati e continuata grazie all'iniziativa privata degli abitanti del più antico borgo alessandrino, è oggi una delle manifestazioni più sentite e partecipate della città. Dura due giorni di musica, bancarelle, "cortili aperti", poesie dialettali e spettacoli di strada.
[modifica] E Ben Vena Magg
È una rassegna di eventi dedicati alla cultura popolare del Piemonte che ha come palcoscenico piazze, teatri, biblioteche, scuole, musei e circoli ricreativi di Alessandria e dintorni. La cultura popolare piemontese è stata analizzata in molte sue espressioni: il patrimonio dei canti di tradizione orale, le danze etniche, gli strumenti musicali, la poesia popolare, il teatro dialettale. Particolare rilievo hanno avuto le tematiche riguardanti le minoranze linguistiche del Piemonte (la provenzale, la franco-provenzale, la walser), la cultura collinare ed alpina e le influenze che la musica di tradizione orale ha avuto nell'ambito della musica colta. Dalla sua nascita la manifestazione è stata curata dall'Associazione Culturale Trata Birata/Tre Martelli.
[modifica] Fraskettando SkaBluesJazz Festival
Fraskettando SkaBluesJazz Festival[2] è stato uno dei principali appuntamenti musicali estivi organizzato, dal 1998 al 2007 dal Circolo Culturale "Il Ghilino" di San Giuliano Nuovo associazione che si è occupata di promozione culturale ed organizzazione di eventi e manifestazioni sul territorio alessandrino. Dal 2004 al 2006 l'organizzazione del festival ha visto la collaborazione tra il Circolo Culturale "Il Ghilino" e il Circolo ARCI "Paolo Rossi" di San Giuliano Nuovo. Ecco alcuni artisti che hanno partecipato alle varie edizioni: The Blues Brothers Band, Eddie Floyd, Taj Mahal, Mario Biondi, Soft Machine, Mick Abrahams & Clive Bunker, Rezophonic, Cristina Scabbia, Roy Paci & Aretuska, Persiana Jones, Statuto, Trio bobo, Claudio Capurro, Paolo Bonfanti.
[modifica] Gastronomia
I piatti più rappresentativi di Alessandria, oltre alle portate di tipica matrice piemontese come gli agnolotti e il brasato, sono:
- il pollo alla Marengo (pollo condito con gamberi di fiume e uova, il cui nome deriva dalla famosa battaglia di Marengo);
- i rabaton (rotolini di spinaci, ricotta ed erbette bolliti in acqua calda e successivamente gratinati al forno con formaggio, burro e salvia);
- la farinata (chiamata anche bela cauda, è una torta di ceci di antica origine genovese, qui sviluppatasi per merito degli intensi rapporti tra la pianura e il mare).
Fra i dolci tipici, che hanno ricevuto la denominazione comunale d'origine, si trova il Lacabòn, a base di miele e albume, venduto durante la festa di santa Lucia e sant'Antonio; cannoncini e bignè, tartufata ed amaretti, polenta dolce di Marengo, meardini, e gallinotti al rum, mandrugnin, nugatelli, torta albanese e farciò[3].
[modifica] Personalità legate ad Alessandria
Per approfondire, vedi la voce Categoria:Personalità legate ad Alessandria. |
A
B
C
D
E
F
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G
H -
L
M
N
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O -
P
Q -
S
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U -
Z
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[modifica] Geografia antropica
[modifica] Suddivisioni amministrative
Alessandria è suddivisa in cinque differenti circoscrizioni:
Alessandria Nord
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Alessandria Centro
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Alessandria Sud
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Alessandria Europista
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Alessandria Fraschetta |
[modifica] Sport
[modifica] Ciclismo
La città ha una grande tradizione ciclistica: Il primo velocipede venne portato in Italia proprio ad Alessandria dall'industriale birraio Carlo Michel, proveniente dalla Esposizione Internazionale di Parigi del 1867. Nel 1876 il numero degli appassionati al nuovo mezzo di locomozione era così cresciuto da consigliare la costituzione di una Società Velocipedistica poi C.V.A. (Circolo Velocipedisti Alessandrino). Venne organizzato il Gran Premio Città di Alessandria e numerose corse su pista. La nuova pista con curve rialzate fu costruita nel 1890 a Porta Savona. In seguito al piano regolatore dei primi anni del Novecento la pista venne eliminata. Rimase però, all'intero quartiere, il nome "Pista". Ad Alessandria crebbero grandissimi campioni come Costante Girardengo, Fausto Coppi, Giancarlo Martini e Giorgio Zancanaro. Per 6 volte Alessandria è stata sede di arrivo di tappa del Giro d'Italia: la prima nel 1929, l'ultima nel 1984. Nel 1956 e nel 1967 vi giunse la prima tappa della "corsa rosa". In altre due edizioni, nel 1979 e nel 2006, Alessandria ha ospitato il Giro come sede di partenza di tappa.
- Tappe del Giro d'Italia con arrivo ad Alessandria
Anno | Tappa | Partenza | km | Vincitore di tappa | Maglia rosa |
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1929 | 13ª | Parma | 152 | Mario Bianchi | Alfredo Binda |
1956 | 1ª | Milano | 210 | Pierino Baffi | Pierino Baffi |
1964 | 18ª | Santa Margherita Ligure | 204 | Bruno Mealli | Jacques Anquetil |
1967 | 1ª | Treviglio | 135 | Giorgio Zancanaro | Giorgio Zancanaro |
1968 | 6ª | Sanremo | 223 | José Antonio Momeñe | Michele Dancelli |
1984 | 14ª | Lerici | 204 | Sergio Santimaria | Francesco Moser |
[modifica] Calcio
Alessandria fu una delle prime città a vedere la nascita di squadre calcistiche già sul finire del XIX secolo. La maggiore squadra di calcio cittadina è l'U.S. Alessandria, nata nel 1912, dalla caratteristica maglia grigia. Gioca le sue partite casalinghe allo Stadio Giuseppe Moccagatta, in Spalto Rovereto. Attualmente la squadra, dopo un periodo economicamente poco felice, si trova in Serie C1, ma vanta un passato onorevole: tra le altre cose, sfiorò la vittoria dello scudetto nel 1927-1928 e partecipò, nel 1929-1930, al primo campionato di Serie A, giungendo sesta; nel vivaio della squadra crebbero campioni come i campioni del mondo Luigi Bertolini e Giovanni Ferrari, oltre al Pallone d'oro Gianni Rivera. Nella stagione 2007-2008, l'Alessandria Calcio, prima in classifica del girone A della Serie D, ha raggiunto l'obiettivo della promozione in C, vincendo il campionato con 6 giornate di anticipo. Nella stagione 2008-2009, pur non avendo superato i play off, dopo un lungo periodo alla testa della classifica di C2, si è avvantaggiata di un ripescaggio ed ha ottenuto una nuova promozione. Alessandria ha anche una squadra di calcio femminile, che ha militato nel campionato di Serie B, ottenendo matematicamente, con giornate d'anticipo, la promozione in Serie A2.
[modifica] Pallavolo
Alessandria ha anche un sua tradizione pallavolistica; ospitò la prima gara interna della Nazionale maschile, il 16 luglio 1948 e l'esordio assoluto della Nazionale femminile, il 7 aprile 1951. Per diversi anni la città fu la sede centrale della Lega Nazionale Pallavolo Serie B. Nei primi anni cinquanta la Borsalino Pallavolo sfiorò più volte la conquista del campionato maschile. Anche la squadra femminile, la Saves mancò di poco lo scudetto nei primi anni sessanta. È di Alessandria Matteo Martino, pallavolista della nazionale italiana.
[modifica] Pallacanestro
La Delta Basket 92, squadra di basket femminile, partecipò nel 2002 all'Eurocoppa, diventando così la prima squadra di Alessandria a disputare una competizione europea di alto livello. La storia della società si concluse però nel 2004, con il fallimento. Sul finire degli anni settanta anche il basket maschile aveva vissuto esperienze di qualche rilievo con l'approdo in Serie A2 della Superga Alessandria. Per motivazioni interne alla società si optò poi per la cessione dei diritti alla partecipazione al campionato al Basket Club Mestre. Attualmente la maggiore realtà cestistica alessandrina milita in Serie C2.
[modifica] Football americano
I Centurions Alessandria, attivi dal 1984, militano attualmente in Serie A.
[modifica] Rugby
La squadra di rugby del Dopolavoro Ferroviario milita in Serie B con la storica maglia rosso blu. Le giovanili Under-15 sono arrivate lo scorso campionato alla fase interregionale tra Liguria-Piemonte.
[modifica] Amministrazione
Sindaco: Piercarlo Fabbio (FI) dal 29 maggio 2007 (1º mandato)
Indirizzo della casa comunale: piazza della Libertà, 1 - 15121 Alessandria
[modifica] Gemellaggi
Alessandria è gemellata con:
- Argenteuil, Francia, dal 1960
- Gerico, Palestina, dal 2004
- Hradec Králové, Repubblica Ceca, dal 1961
- Karlovac, Croazia, dal 1963
- Rosario, Argentina, dal 1988
- Alba Iulia, Romania, dal 2009
[modifica] Gallerie fotografiche
[modifica] Chiese e luoghi religiosi
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Chiesa di San Giovannino.La chiesa è sede della Veneranda Confraternita del Santissimo Crocifisso
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Chiesa di San Giovannino - Notturno
[modifica] Angoli della città
[modifica] Immagini d'altri tempi
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9 Via Umberto I.jpg
Via Umberto I (già "Cuntrà Larga", ora via dei Martiri) nel 1910
[modifica] Note
- ^ Il sogno della Libertà - I moti del marzo 1821 in Alessandria, a cura di G.Massobrio, Alessandria 1991
- ^ Un evento come Fraskettando SkaBluesJazz Festival ha consentito di affrontare una tematica cruciale della musica contemporanea: il ruolo dell'appartenenza ad una tradizione e il suo codificarsi nei linguaggi odierni. Se riflettiamo sulle attuali contaminazioni estetico-musicali, sull'impeto multi stilistico spesso circoscritto nella terminologia del cosiddetto crossover (da intendersi nel suo significato puro, ossia nell'attraversamento degli stili), possiamo rintracciare un continuum attitudinale-sonoro in seno al progressivo (jazz, blues, ska, rock, psichedelia, tracciati sinfonici e via dicendo). Non un caso quindi, ma riflesso temporale di una necessità: quella di rendere vitale, eclettica, totale, l'esperienza artistica umana, al di là delle ottuse barriere di genere. Fraskettando SkaBluesJazz Festival ha voluto essere espressione concreta di questo processo in corso con i suoi attori e colori. In fondo la musica è come un dipinto dalle infinite e molteplici sfaccettature, amante costantemente criptica e fuggevole nella sua intima essenzialità.
- ^ Scheda dei prodotti a denominazione comunale di Alessandria
[modifica] Bibliografia
- Gustavo Strafforello, La Patria - Geografia d'Italia - Provincia di Alessandria, Unione Tipografico-Editrice, Torino, 1890
- Nicola Basile, La città mia, Ferrari-Occella & C., II edizione, Alessandria, 1959
- Fausto Bima, Storia degli Alessandrini, Tipografia Ferrari - Occella, Alessandria, 1965
- Ugo Boccassi, Viaggio fantastico in una Alessandria che fu, WR Editoriale e commerciale, Alessandria, 1979
- Ugo Boccassi, Il Giro d'Italia e Alessandria, Nuova Alexandria, Alessandria, 2006
- Claudio Zarri, Alessandria da scoprire, WR Editoriale e Commerciale, Alessandria, 1986
- Sandro Locardi, La Sghiarola, Edizioni Maxmi - Dieffe, Castelnuovo Scrivia, 1989
- Giovanni Sisto, Alessandria - Una provincia diversa, Sagep Editrice, Genova, 1990
- Paolo Zoccola, a cura di, Enciclopedia alessandrina Vol. I, I Personaggi, Soged - Il Piccolo, Alessandria, 1990
- Tony Frisina, Album Alessandrino - Cartoline e Cronache d'Epoca, Maxmi, Castelnuovo Scrivia, 1992
- Rino Tacchella, Artisti alessandrini tra Ottocento e Novecento. Dizionario bio - bibliografico, Edizioni dell'Orso, Alessandria, 1992
- Paolo Zoccola, Tony Frisina ha raccolto in volume le sue cartoline d'epoca - Album dedicato alla nostalgia - Le immagini di un'Alessandria elegante e gentile insieme con le cronache dell'epoca, Il Piccolo pag. 8, Alessandria, 24 dicembre 1992
- Mario Marchioni, Autore Tony Frisina, prefazione del prof. Sisto - Cartoline e cronache d'epoca in un "Album Alessandrino", recensione in Notes pag. 95, Alessandria, marzo 1993
- Lucio Bassi, Tony Frisina - Album Alessandrino - Maxmi Editore, Castelnuovo Scrivia, 1992, Pagine 216, in "La Provincia di Alessandria", pp. 41-43, Editore Provincia di Alessandria, Alessandria, gennaio 1993
- Francesco Trisoglio, Straordinario nell'ordinario, in "La Provincia di Alessandria", pp. 43-44, Editore Provincia di Alessandria, Alessandria, gennaio 1993
- Franco Castelli, Tony Frisina, Album Alessandrino, Cartoline e Cronache d'epoca, Castelnuovo Scrivia, Maxmy Editore, 1992, pp. 216, in "Quaderno di Storia Contemporanea", Alessandria, 1993
- Tony Frisina, Andrea Canestri - Poesie e rubriche dialettali nel centenario della nascita, Maxmi, Castelnuovo Scrivia, 1996
- Roberto Livraghi, Alessandria, Electa, Milano, 1997
- Manrico Punzo, Storia minima della fondazione di Alessandria, in "Nuova Alexandria" Anno III N°10, Ugo Boccassi Editore, Alessandria, 1997
- AA.VV., Alessandria è una comoda poltrona: ti siedi e ti addormenti?!, Ugo Boccassi - Cesarino Fissore partners editori, Alessandria, 1997
- Aldo Perosino, Gli ebrei di Alessandria - una storia di 500 anni, Le Mani - Isral, Recco, 2002
- Carlo Gilardenghi, Canton di rus e dintorni, Le Mani - Isral, Recco, 2004
- Alberto Ballerino, a cura di, 80 anni di storia alessandrina - 1925-2005, Il Piccolo, Alessandria, 2005
- Alberto Ballerino, Ottant'anni di "Piccolo" - Un giornale e la sua città, Rassegna Economica della Provincia di Alessandria, Alessandria, 2/2005
- Antonella Perin, Carla Solarino, Chiese, conventi e luoghi pii della citta di Alessandria/schede per la conoscenza degli edifici censiti nel Catasto sabaudo, (per la Collana Biblioteca Civica di Alessandria - Studi e ricerche), Edizioni dell'Orso, 2007
[modifica] Voci correlate
- Storia di Alessandria
- Assedio di Alessandria
- Comunità ebraica di Alessandria
- Diocesi di Alessandria
- Stazione di Alessandria
- Provincia di Alessandria
- Alluvione del Tanaro del 1994
- Stazione meteorologica di Alessandria
- Rete tranviaria di Alessandria
- Rete filoviaria di Alessandria
- Famiglia Trotti
- Famiglia Viazzi
[modifica] Altri progetti
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[modifica] Collegamenti esterni
- Comune di Alessandria
- Alessandria su Google Maps
- La Cittadella di Alessandria
- Marengo Museum
- [6] S.Ugo Canefri e la fondazione di Alessandria
- [7] [8] Comune di Alessandria. Mostre