L'evento |
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L'Istituto per le Applicazioni del Software e dell'Informatica, che fa parte
del CNR, ha conservato per circa 30 anni le macchine di importanza storica,
dismesse dall'istituto stesso, in uno scantinato. Ora devono trasferirsi,
per cui urge mettere in salvo il materiale. |
Il salvataggio |
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Questo salvataggio e'
veramente enorme, uno di quelli storici e veramente impegnativi, e non potra'
essere compiuto in una sola missione. Decidiamo per un intervento iniziale,
per capire cosa va salvato e cosa invece mandato al macero, e per non
sprecare il viaggio, carico un furgone pieno zeppo di macchine e prezioso
materiale.
L'avventura inizia di mattina presto, con il noleggio del furgone presso la
Maggiore Autonoleggi di Novara. Da qui solita tirata fino quasi a Roma, con
un'unica fermata poco prima della capitale, per fare gasolio.
Arrivo facilmente allo IASI, grazie alle indicazioni di Andrea e di Paola,
che mi guidano fino al cancello. Ho la fortuna di avere l'hotel praticamente
a fianco, con il cortile in comune, il che facilita di molto la logistica.
Dopo un primo giro di ricognizione per vedere i vari locali pieni zeppi di
materiale, mi sistemo in hotel; giusto il tempo di metter giu' la valigia e
sono pronto per tornare allo IASI ed iniziare le operazioni di
inscatolamento del materiale. Non abbiamo molto tempo, per cui si mette
tutto quello che sembra interessante dentro agli scatoloni che ho portato,
in modo da minimizzare le movimentazioni lungo la stretta scala che da
accesso al seminterrato. Preziosissimo l'aiuto di Andrea e di Gianni, che
con me inscatolano e trasportano il materiale. Terminiamo che ormai sono le
8 di sera, e l'istituto deve chiudere.
Cena al ristorante "La villetta", vicino a casa di Andrea. Ottimo locale,
con piatti tipici romani.
Il giorno successivo, inizia la parte pesante dell'operazione, il carico di
tutto il materiale possibile sul furgone. L'operazione portera' via tutta la
giornata, se escludiamo una breve pausa pranzo. Alla sera siamo stanchissimi,
ma il furgone e' pieno oltre l'immaginabile, non rimane neppure posto per
piccole scatolette.
Questa sera sono a cena a casa di Andrea, dove sua moglie ha preparato una
cena coi fiocchi, degna di un ristorante. Peccato che il giorno dopo,
sveglia all'alba e via, partenza per il ritorno.
Arrivato al Museo, mi attendono Giuliano e Gabriele, per scaricare il
furgone, operazione che richiedera' due ore abbondanti, ma che e' resa
facile dalla struttura del museo, adatta al carico e scarico, e dalle
attrezzature che ormai abbiamo a disposizione.
Terminato lo scarico, cena per tutti al Panda Wok di Gaglianico. Ed il
giorno dopo, riconsegna del furgone alle 8 in punto. |
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