Angolo Angolo
 Fiera di Gonzaga 19/03/2005 
Angolo Angolo
 
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  Viaggio ed arrivo
Oggi me la prendo abbastanza con comodo, tanto a queste fiere ormai se si arriva presto si fa solo della gran coda e non e' che si porta via chissa' quale occasione. Punto la sveglia sulle 7:15, ma resto poi nel letto a poltrire fino alle 8:50 procedo poi con doccia ed operazioni di toelettatura quotidiane, quindi un panino col prosciutto e via. All'alba delle 9:50 imbocco l'autostrada. Il viaggio procede trafficato ma fluido fino all'imbocco dell'autostrada A4 dopo Milano, ad Agrate; da qui in poi traffico intensissimo, code in cui si sta anche fermi, incremento esponenziale del numero di coglioni che saettano tra una corsia e l'altra per fare prima ed evitare la coda. La parte di viaggio lungo la A4 e' veramente pesante, frenate ogni due minuti, traffico tipo tangenziale, idioti che sorpassano a destra ... invece che un'ora e mezza sembra che ci abbia passato una giornata. Finalmente arrivo allo svincolo con la A22 del Brennero, e qui anche se l'autostrada e' a due corsie, si viaggia molto meglio, infatti arrivo tranquillamente a Pegognaga, il casello da cui si va a Gonzaga. Uscito dall'autostrada, non svolto subito a sinistra, perche' il cartello e' stato divelto, cosi' faccio un giro piu' largo, arrivando comunque nel giro di un quarto d'ora in fiera.
Arrivando nella zona della fiera, mi accorgo che sono piene di macchine parcheggiate tutte le vie laterali, cosa assolutamente mai successa nelle edizioni di qualche anno fa di questa manifestazione, segno inequivocabile che il numero di partecipanti aumenta. A mezzogiorno preciso parcheggio, proprio davanti all'ingresso della fiera, grazie al fatto che molti cominciano gia' ad andarsene, lasciando liberi i primi posti occupati. Scendo, faccio qualche foto all'esterno della fiera millenaria, giusto per testimoniare l'affluenza alla manifestazione, anche se in questo caso bisognerebbe parlare gia' di deflusso, visto che siamo a mezzogiorno passato. Le persone che escono hanno tutte qualcosa, pochi a mani libere, molti con un monitor o un pc in mano, altri addirittura dotati di carrellino; questo e' un chiaro segno di come, al contrario di quello che vogliono far credere molti espositori, la fiera renda, e bene. Documentato l'arrivo, pago il salasso del biglietto ed entro.
  Il giro di perlustrazione

Affronto per primo il padiglione ricavato nella tensostruttura, piuttosto piccolo ma con le corsie disposte ordinatamente e lasciando ampio spazio per il passaggio, infatti anche alcuni disabili presenti non hanno nessuna difficolta' a girare per i banchi con le carrozzine.Noto subito una grande presenza di cineserie e di utensili sempre cinesi. Nel primo padiglione, di aziende note, vedo la EMS, che sembra aver svaligiato un magazzino di livelle laser e teodoliti elettronici, visto che hanno tonnellate di queste apparecchiature, decisamente usate sul campo, visto le condizioni delle stesse, e vendute a prezzi non propriamente di realizzo. Passo poi al padiglione centrale, quello molto grande, che e' preceduto da una suddivisione con soppalco vicino alla zona ristorazione, dove vedo pc interessanti. Proseguendo nel giro, noto molti piccoli pallettari, gente con un 10-20 pc da vendere, oltre ai soliti pallettari per eccellenza, quelli che hanno interi bancali di macchine e monitor. Girato anche il terzo capannone, mi rendo conto che cose interessanti da comprare ce ne sarebbero, ma purtroppo vogliono tutti soldi in cambio, anche se a volte pochi. Passo dunque agli aquisti. Da segnalare il fatto che di retrocomputing in questa fiera meno di zero: tante cose interessanti, per la carita', anche a livello di networking, ma assolutamente nessuna macchina storica, ne' home ne' tantomeno server o workstation.
  I primi acquisti
Come primo acquisto in assoluto, compro due dischi SCSI da 2.1G che mi serviranno per rimettere in sesto il server IBM che ho recuperato qualche anno fa dalla Omron di Milano, grazie al disponibilissimo Francesco Matassa. Questo banco, la Tecno-Lab, ha molte parti interessanti, tra cui spicca un server Dell quadriprocessore, con 4 Xeon, 5 dischi SCSI in raid, 1G di memoria, triplo alimentatore ridondante, molto bello anche esteticamente, ma purtroppo venduto al prezzo di 500 euro, un prezzo senza dubbio proporzionato all'effettivo valore dell'oggetto ed alla fascia di utilizzo, ma che chiunque non pagherebbe ad una fiera, su un banco, da un venditore che puo' essere la migliore persona del mondo ma che rimane un illustre sconosciuto che alla fiera dopo potrebbe essere gia' sparito.
Dopo aver avuto un quadro completo dei personal computer a basso prezzo presenti, decido di prendere il primo: per 30 euro prendo una macchina decisamente ben carrozzata, un PII 350MHz con 128M di ram, CD-ROM, hard disk da 4.3G, vga,audio,usb ecc on board, scheda di rete. Diventera' un server linux per la nuova server farm.
  Il pranzo
Avevo addocchiato prima, mentre passavo a portare il pc in macchina, un banchetto interessante, una specie di circolo acli ambulante; noto i prezzi piu' bassi rispetto agli altri ristoratori, quest'anno presenti in grande numero, ma sopratutto la presenza del panino con cotechino caldo, una specialita' della provincia di Mantova. Prendo quindi il mio bravo panino ed una mezza di minerale, 2 euro il panino, 1 l'acqua, aspetto che sia pronto e finalmente posso assaggiarlo: il cotechino e' veramente ottimo, cotto al punto giusto, caldo al punto giusto, non troppo speziato, come spesso capita di trovare alcuni cotechini.
  I giri pomeridiani
Numerosi sono i giri che faccio nel pomeriggio, quando l'afflusso del pubblico diminuisce e quindi e' possibile vedere meglio cosa c'e' esposto sui banchi. Tante cose interessanti, veramente tantissime occasioni di PC decenti, al punto che mi lascio tentare e ne prendo un'altro, un PII 400MHz della IBM, con 96M di ram e completo di tutto per soli 25 euro. Una nota merita il banco di Giovanni Parpaglione, di Mantova, figura abbastanza conosciuta nel mondo delle fiere, anche se non presente da tanti anni: passando e guardando il suo banco, c'e' da lustrarsi la vista per le belle macchine esposte, specialmente i server, una nota di alto livello in mezzo spesso a banchi che vendono rottamaglia; sono presenti macchina PA-Risc, serve HP, IBM, Compaq, quasi tutti con configurazioni raid. Peccato che i prezzi non siano proprio allettanti, anche se sicuramente c'e' poca concorrenza in questo settore, non certo come in quello dei pallettari di pc. 

Al banco della Recme vedo offerte interessanti per quanto riguarda i PC, un bel PII a 400MHz, con purtroppo soli 64M di ram, 4G di disco ed un lettore cd compreso ma da montare a cura del compratore, viene via a 25 euro. Sono tentato, ma poi mi trattengo, ed e' un bene, perche' alla corsia dopo trovo la stessa macchina ma con 96M di ram ed il cd gia' montato allo stesso prezzo, anzi, mi regalerebbero anche una tastiera e mouse, che rifiuto perche' non so proprio dove mettere nel laboratorio dove andra' installata la macchina.

Molto interessante il banco della <?>, sia per la quantita' e la varieta' del materiale esposto, sia per la presenza di qualche apparato di rete un po' datato, macchine che ultimamente mi appassionano. Purtroppo i prezzi sono tutt'altro che bassi, considerato che nella maggioranza dei casi si tratta di merce che viene recuperata a titolo di rottame, a volte anche con guadagno. Spesso ho visto proprio questa ditta portare di fiera in fiera le stesse cose, senza riuscire a venderle e senza nemmeno ridurne i prezzi. In particolare noto degli hub della HP, modelli a 48 porte, non tanto belli esteticamente ma dotati di management a bordo; vengo attirato inotre da un rack di modem della telena, probabilmente posto in qualche vecchia centrale telecom, visto che si tratta di apparecchi con velocita' massima di 14.4K

Il banco della Radiosurplus e' sempre uno tra i piu' interessanti, in quanto questa azienda mette spesso in vendita apparecchiature di alta qualita' ed estremamente interessanti a prezzi ragionevoli. Questa volta ci sono una serie di hub della Synoptics e molte altre apparecchiature di rete, inizialmente esposte a 10 euro, ma poi verso la seconda meta' del pomeriggio, scese a soli 5 euro. Si tratta per la maggior parte di sistemi a 10M, quindi obsoleti, e di standard poco usati, ma il prezzo di 5 euro giustifica l'acquisto anche solamente per il recupero del contenitore a rack o dell'alimentatore. Sotto la pila, anche un analizzatore di protocollo, se non ricordo male della HP. Sono tentato di prendere piu' di un oggetto, ripasso almeno tre volte, nell'arco di successivi giri, davanti al banco, ma alla fine scelgo di non prendere nulla, non tanto per risparmiare quei pochi euro, quanto per questioni di spazio, infatti tali apparecchiature sono da mettere nel centro di calcolo, ed il mio ormai e praticamente strapieno. Comprarle per portarle al capannone e metterle sugli scaffali non ha molto senso, non si tratta di oggetti da museo.

Questa azienda ha rilevato la storia attivita' del Sig. Doleatto, persona a dir poco eccezionale, che ho avuto il piacere di conoscere personalmente a queste fiere e di andare a trovare anche a Torino, nel suo laboratorio. Purtroppo i banchi come questo, che vendono strumentazione ricondizionata, stanno diventando sempre meno, ed e' un vero peccato, perche' all'hobbista fa molto comodo poter comprare un oscilloscopio o un multimetro per il proprio mini laboratorio senza dover fare un mutuo. Ma e' un segno evidente della trasformazione di queste fiere e forse non solo di queste, ma dell'intero settore hobbistico, la presenza sempre piu' sfrenata di venditori di oggettistica cinese e sempre meno di banchi di surplus radiantistico.

Proprio prima di andarmene dalla fiera, compro anche una presiera di quelle da 5 euro con gli interruttori luminosi blu, sperando che duri qualcosa e non sia come altri oggetti di questo tipo comprati in precedenza, che dopo 3 o 4 volte che si usano, cominciano a perdere pezzi e le spine a non entrare in modo solido.

  Conclusioni



La quantita' di persone che partecipano a questa fiera e' aumentata in modo enorme, rispetto alla prima edizione che visitai ormai 6 anni fa, praticamente triplicata. Penso che le fiere dell'elettronica stiano diventando un business interessante, prima di tutto per gli espositori, che possono smerciare quantita' notevoli di materiale sia nuovo che usato senza praticamente l'emissione di un solo scontrino (l'evasione fiscale e' quasi totale, ma sembra star bene alla gdf, visto che non ho mai visto un suo rappresentate in quasi 10 anni di fiere), ma anche per l'ente fiera, che con 7 euro a persona, penso abbia incassato nella sola giornata di oggi una cifra considerevole. Come tradizione , riporto qua a fianco le notizie sulle prossime fiere, raccolte dai volantini

Come al solito, facendo un bilancio, mi accorgo di avere speso almeno il triplo di quello che avevo preventivato, non tanto per il costo del materiale acquistato, quanto perche' quando uno e' in mezzo a queste fiere, finisce per comprare di tutto, attirato dalle offerte interessanti, pensando che ogni oggetto potrebbe avere un'utilita' per qualche cosa; fortunatamente dopo anni di frequentazione, ho imparato a dominare questi bassi istinti :)

  Questo e' un MUSEO : il materiale visibile nelle foto o elencato in queste pagine NON e' in vendita. Se avete necessita' di qualche macchina o qualche parte, tutto quello che possiamo fare e' aiutarvi a riparare la vostra oppure a trovarne una funzionante.  
 
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