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Viaggio ed arrivo |
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Oggi me la prendo abbastanza con comodo, tanto
a queste fiere ormai se si arriva presto si fa solo della gran coda e non
e' che si porta via chissa' quale occasione. Punto la sveglia sulle 7:15,
ma resto poi nel letto a poltrire fino alle 8:50 procedo poi con doccia ed
operazioni di toelettatura quotidiane, quindi un panino col prosciutto e
via. All'alba delle 9:50 imbocco l'autostrada. Il viaggio procede
trafficato ma fluido fino all'imbocco dell'autostrada A4 dopo Milano, ad
Agrate; da qui in poi traffico intensissimo, code in cui si sta anche
fermi, incremento esponenziale del numero di coglioni che saettano tra una
corsia e l'altra per fare prima ed evitare la coda. La parte di viaggio
lungo la A4 e' veramente pesante, frenate ogni due minuti, traffico tipo
tangenziale, idioti che sorpassano a destra ... invece che un'ora e mezza
sembra che ci abbia passato una giornata. Finalmente arrivo allo svincolo
con la A22 del Brennero, e qui anche se l'autostrada e' a due corsie, si
viaggia molto meglio, infatti arrivo tranquillamente a Pegognaga, il
casello da cui si va a Gonzaga. Uscito dall'autostrada, non svolto subito
a sinistra, perche' il cartello e' stato divelto, cosi' faccio un giro
piu' largo, arrivando comunque nel giro di un quarto d'ora in fiera. |
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Arrivando nella zona della fiera, mi accorgo
che sono piene di macchine parcheggiate tutte le vie laterali, cosa
assolutamente mai successa nelle edizioni di qualche anno fa di questa
manifestazione, segno inequivocabile che il numero di partecipanti
aumenta. A mezzogiorno preciso parcheggio, proprio davanti all'ingresso
della fiera, grazie al fatto che molti cominciano gia' ad andarsene,
lasciando liberi i primi posti occupati. Scendo, faccio qualche foto
all'esterno della fiera millenaria, giusto per testimoniare l'affluenza
alla manifestazione, anche se in questo caso bisognerebbe parlare gia' di
deflusso, visto che siamo a mezzogiorno passato. Le persone che escono
hanno tutte qualcosa, pochi a mani libere, molti con un monitor o un pc in
mano, altri addirittura dotati di carrellino; questo e' un chiaro segno di
come, al contrario di quello che vogliono far credere molti espositori, la
fiera renda, e bene. Documentato l'arrivo, pago il salasso del biglietto
ed entro. |
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Il giro di perlustrazione |
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Affronto per primo il padiglione ricavato nella
tensostruttura, piuttosto piccolo ma con le corsie disposte ordinatamente
e lasciando ampio spazio per il passaggio, infatti anche alcuni disabili
presenti non hanno nessuna difficolta' a girare per i banchi con le
carrozzine.Noto subito una grande presenza di cineserie e di utensili
sempre cinesi. Nel primo padiglione, di aziende note, vedo la EMS, che
sembra aver svaligiato un magazzino di livelle laser e teodoliti
elettronici, visto che hanno tonnellate di queste apparecchiature,
decisamente usate sul campo, visto le condizioni delle stesse, e vendute a
prezzi non propriamente di realizzo. Passo poi al padiglione centrale, quello molto grande, che
e' preceduto da una suddivisione con soppalco vicino alla zona
ristorazione, dove vedo pc interessanti. Proseguendo nel giro, noto molti
piccoli pallettari, gente con un 10-20 pc da vendere, oltre ai soliti
pallettari per eccellenza, quelli che hanno interi bancali di macchine e
monitor. Girato anche il terzo capannone, mi rendo conto che cose
interessanti da comprare ce ne sarebbero, ma purtroppo vogliono tutti
soldi in cambio, anche se a volte pochi. Passo dunque agli aquisti. Da
segnalare il fatto che di retrocomputing in questa fiera meno di zero:
tante cose interessanti, per la carita', anche a livello di networking, ma
assolutamente nessuna macchina storica, ne' home ne' tantomeno server o
workstation. |
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I primi acquisti |
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Come primo acquisto in assoluto, compro due
dischi SCSI da 2.1G che mi serviranno per rimettere in sesto il server IBM
che ho recuperato qualche anno fa dalla Omron di Milano, grazie al
disponibilissimo Francesco Matassa. Questo banco, la Tecno-Lab, ha molte
parti interessanti, tra cui spicca un server Dell quadriprocessore, con 4
Xeon, 5 dischi SCSI in raid, 1G di memoria, triplo alimentatore
ridondante, molto bello anche esteticamente, ma purtroppo venduto al
prezzo di 500 euro, un prezzo senza dubbio proporzionato all'effettivo
valore dell'oggetto ed alla fascia di utilizzo, ma che chiunque non
pagherebbe ad una fiera, su un banco, da un venditore che puo' essere la
migliore persona del mondo ma che rimane un illustre sconosciuto che alla
fiera dopo potrebbe essere gia' sparito. |
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Dopo aver avuto un quadro completo dei personal
computer a basso prezzo presenti, decido di prendere il primo: per 30 euro
prendo una macchina decisamente ben carrozzata, un PII 350MHz con 128M di
ram, CD-ROM, hard disk da 4.3G, vga,audio,usb ecc on board, scheda di
rete. Diventera' un server linux per la nuova server farm. |
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Il pranzo |
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Avevo addocchiato prima, mentre passavo a
portare il pc in macchina, un banchetto interessante, una specie di
circolo acli ambulante; noto i prezzi piu' bassi rispetto agli altri
ristoratori, quest'anno presenti in grande numero, ma sopratutto la
presenza del panino con cotechino caldo, una specialita' della provincia
di Mantova. Prendo quindi il mio bravo panino ed una mezza di minerale, 2
euro il panino, 1 l'acqua, aspetto che sia pronto e finalmente posso
assaggiarlo: il cotechino e' veramente ottimo, cotto al punto giusto,
caldo al punto giusto, non troppo speziato, come spesso capita di trovare
alcuni cotechini. |
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I giri pomeridiani |
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Numerosi sono i giri che faccio nel pomeriggio,
quando l'afflusso del pubblico diminuisce e quindi e' possibile vedere
meglio cosa c'e' esposto sui banchi. Tante cose interessanti, veramente
tantissime occasioni di PC decenti, al punto che mi lascio tentare e ne
prendo un'altro, un PII 400MHz della IBM, con 96M di ram e completo di
tutto per soli 25 euro. Una nota merita il banco di Giovanni Parpaglione,
di Mantova, figura abbastanza conosciuta nel mondo delle fiere, anche se
non presente da tanti anni: passando e guardando il suo banco, c'e' da
lustrarsi la vista per le belle macchine esposte, specialmente i server,
una nota di alto livello in mezzo spesso a banchi che vendono rottamaglia;
sono presenti macchina PA-Risc, serve HP, IBM, Compaq, quasi tutti con
configurazioni raid. Peccato che i prezzi non siano proprio allettanti,
anche se sicuramente c'e' poca concorrenza in questo settore, non certo
come in quello dei pallettari di pc. |
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Al banco della Recme
vedo offerte interessanti per quanto riguarda i PC, un bel PII a 400MHz,
con purtroppo soli 64M di ram, 4G di disco ed un lettore cd compreso ma da
montare a cura del compratore, viene via a 25 euro. Sono tentato, ma poi
mi trattengo, ed e' un bene, perche' alla corsia dopo trovo la stessa
macchina ma con 96M di ram ed il cd gia' montato allo stesso prezzo, anzi,
mi regalerebbero anche una tastiera e mouse, che rifiuto perche' non so
proprio dove mettere nel laboratorio dove andra' installata la macchina.
Molto interessante il banco della <?>, sia per la quantita' e la
varieta' del materiale esposto, sia per la presenza di qualche apparato di
rete un po' datato, macchine che ultimamente mi appassionano. Purtroppo i
prezzi sono tutt'altro che bassi, considerato che nella maggioranza dei
casi si tratta di merce che viene recuperata a titolo di rottame, a volte
anche con guadagno. Spesso ho visto proprio questa ditta portare di fiera
in fiera le stesse cose, senza riuscire a venderle e senza nemmeno ridurne
i prezzi. In particolare noto degli hub della HP, modelli a 48 porte, non
tanto belli esteticamente ma dotati di management a bordo; vengo attirato
inotre da un rack di modem della telena, probabilmente posto in qualche
vecchia centrale telecom, visto che si tratta di apparecchi con velocita'
massima di 14.4K |
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Il banco della
Radiosurplus e' sempre uno tra i piu' interessanti, in quanto questa
azienda mette spesso in vendita apparecchiature di alta qualita' ed
estremamente interessanti a prezzi ragionevoli. Questa volta ci sono una
serie di hub della Synoptics e molte altre apparecchiature di rete,
inizialmente esposte a 10 euro, ma poi verso la seconda meta' del
pomeriggio, scese a soli 5 euro. Si tratta per la maggior parte di sistemi
a 10M, quindi obsoleti, e di standard poco usati, ma il prezzo di 5 euro
giustifica l'acquisto anche solamente per il recupero del contenitore a
rack o dell'alimentatore. Sotto la pila, anche un analizzatore di
protocollo, se non ricordo male della HP. Sono tentato di prendere piu' di
un oggetto, ripasso almeno tre volte, nell'arco di successivi giri,
davanti al banco, ma alla fine scelgo di non prendere nulla, non tanto per
risparmiare quei pochi euro, quanto per questioni di spazio, infatti tali
apparecchiature sono da mettere nel centro di calcolo, ed il mio ormai e
praticamente strapieno. Comprarle per portarle al capannone e metterle
sugli scaffali non ha molto senso, non si tratta di oggetti da museo. |
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Questa azienda ha
rilevato la storia attivita' del Sig. Doleatto, persona a dir poco
eccezionale, che ho avuto il piacere di conoscere personalmente a queste
fiere e di andare a trovare anche a Torino, nel suo laboratorio. Purtroppo
i banchi come questo, che vendono strumentazione ricondizionata, stanno
diventando sempre meno, ed e' un vero peccato, perche' all'hobbista fa
molto comodo poter comprare un oscilloscopio o un multimetro per il
proprio mini laboratorio senza dover fare un mutuo. Ma e' un segno
evidente della trasformazione di queste fiere e forse non solo di queste,
ma dell'intero settore hobbistico, la presenza sempre piu' sfrenata di
venditori di oggettistica cinese e sempre meno di banchi di surplus
radiantistico.
Proprio prima di andarmene dalla fiera, compro anche una presiera di
quelle da 5 euro con gli interruttori luminosi blu, sperando che duri
qualcosa e non sia come altri oggetti di questo tipo comprati in
precedenza, che dopo 3 o 4 volte che si usano, cominciano a perdere pezzi
e le spine a non entrare in modo solido. |
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Conclusioni |
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La quantita' di persone che partecipano a
questa fiera e' aumentata in modo enorme, rispetto alla prima edizione che
visitai ormai 6 anni fa, praticamente triplicata. Penso che le fiere
dell'elettronica stiano diventando un business interessante, prima di
tutto per gli espositori, che possono smerciare quantita' notevoli di
materiale sia nuovo che usato senza praticamente l'emissione di un solo
scontrino (l'evasione fiscale e' quasi totale, ma sembra star bene alla
gdf, visto che non ho mai visto un suo rappresentate in quasi 10 anni di
fiere), ma anche per l'ente fiera, che con 7 euro a persona, penso abbia
incassato nella sola giornata di oggi una cifra considerevole. Come
tradizione , riporto qua a fianco le notizie sulle prossime fiere,
raccolte dai volantini
Come al solito, facendo un bilancio, mi accorgo di avere speso almeno
il triplo di quello che avevo preventivato, non tanto per il costo del
materiale acquistato, quanto perche' quando uno e' in mezzo a queste
fiere, finisce per comprare di tutto, attirato dalle offerte interessanti,
pensando che ogni oggetto potrebbe avere un'utilita' per qualche cosa;
fortunatamente dopo anni di frequentazione, ho imparato a dominare questi
bassi istinti :)
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